Capitolo 16

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Edward pov

Cosa mi aveva spinto ad andare a giustificarmi con Giulia per quello che aveva visto? Cazzo, non lo so. So solo che allora di pranzo non vedendola arrivare sono andato io di mia spontanea volontà a cercarla. Le avevo detto che ero lì per parlarle di me e Caroline ma non era vero, anche quella era una scusa perché io non sono il tipo che si giustifica per chi si limona durante una festa, avevo superato quell'età da ragazzino immaturo da un pezzo ,però il fatto che avesse dovuto prendere un Uber per tornare a casa, dopo essere rovinosamente caduta dalle scale, mi infastidiva. Forse perché se le fosse successo qualcosa Harry mi avrebbe ritenuto responsabile per non averlo impedito, ma come gli ho detto non ero il suo cazzo di babysitter. Giulia era grande abbastanza ormai per saper badare a se stessa. Ma perché allora la cercavo dalla mattina e ,non trovandola in giro le cose potevano essere solo due : o ci stava evitando, come ormai faceva spesso quando si sentiva in imbarazzo, o le era veramente successo qualcosa. La seconda opzione mi faceva salire un pochino d'ansia che non era un emozione che provavo spesso tanto meno per una persona che conoscevo da così poco.

A mensa le mie gambe si mossero da sole ,impazienti di avere una risposta su quale delle due opzioni fosse, e senza salutare i miei migliori amici mi diressi alla ricerca di Giulia in tutta la scuola. La trovai pochi minuti dopo sugli spalti del campo da football in compagnia di Caroline e vidi che stava bene e si stava godendo la giornata con la sua nuova e strampalata amica. Quindi potevo benissimo girare i tacchi ed andarmene senza che loro si accorgessero di me così non mi sarei reso ridicolo per essermi preoccupato inutilmente ma invece il mio corpo decise di fischiare e attirare la loro attenzione di proposito. A quanto pare avevo scelto di essere masochista perché poi dovetti inventarmi delle scuse per giustificare la mia presenza. Non ero certo mi avessero creduto ma comunque parlai con la ragazza che stavo cercando che mi fece mille scuse per averci interrotto e io scoppiai a ridere, come un cretino, davanti al suo modo di essere così imbranato e sincero allo stesso tempo. E poi per concludere in bellezza feci l'errore più grande della giornata dicendole che se avesse avuto bisogno di qualcosa in futuro avrebbe potuto chiamare me. Così rompevo una delle mie regole ovvero di non mettersi a disposizione di qualcuno perché loro ne avrebbero abusato, era tipico degli esseri umani. Mi schiaffeggiai mentalmente per ricordarmi che: IO-NON-ERO-IL-SUO-CAZZO-DI-BABYSITTER.

Andai via,lasciandola lì. Camminando piantando un po' troppo forte i piedi per terra rientrai velocemente all'interno e ritornai a sedermi al tavolo della mensa.
"Fratello, dove sei andato? Non dirmi che la pizza della mensa ha dato anche a te problemi di stomaco." Mi punzecchiò Louis quando mi vide tornare dicendolo a voce leggermente troppo alta per farsi sentire. Sbuffai lanciandogli uno sguardo assassino, non ero dell'umore, mi ero già imbarazzato abbastanza. "Cosa succede? La tua ragazza del giorno non è cascata immediatamente ai tuoi piedi?" Aggiunse Niall mentre finiva il suo trancio di pizza. Sbuffai di nuovo e feci per alzarmi ma Liam ,da bravo pacifista qual era, mi afferrò per il polso costringendomi a sedermi di nuovo per come diceva lui : "esprimere i miei pensieri.", non che volessi farlo ma se non gli davo ascolto mi avrebbe costretto con la forza e diamine se era forte, più forte di me sicuramente. Come un bambino capriccioso mi rimisi a sedere imbronciato. "Allora? Ci vuoi spiegare cosa hai oggi?" Disse Liam, "Già sei più imbronciato del solito." Concordò Zayn. Portarono tutti e quattro la loro attenzione su di me. Mi uscì un verso strozzato "Non c'è niente che non va." Brontolai "Assolutamente niente. Tutto normale. Nessuna ragazza, nessun problema di stomaco. Sono solo di cattivo umore." Confessai. "Allora perché ti comporti in questo modo?" Continuarono a starmi addosso. "Sono solo di cattivo umore. Mi passerà." Conclusi cercando di allentare la tensione delle mie spalle.

L'arrivo di Harry al tavolo distolse l'attenzione da me e finalmente il quarto grado ebbe fine. "Mi dispiace non c'è più posto per i professori tra noi." Scherzai , mentre lui prendeva dal mio piatto la fetta di pizza che non avevo toccato e la addentò. "Ah-Ah. Ciao anche a te raggio di sole." Mi salutò sarcastico facendomi sbuffare di nuovo. "A proposito di raggi di sole... avete visto Giulia? Mi aspettavo di trovarla qui." Chiese a nessuno in particolare e tutti facemmo cenno di no, io alzai le spalle con il mio solito fare indifferente. "Non è venuta a mensa oggi. Forse avrà fatto amicizia con qualcuno o sarà a studiare da qualche parte." Spiegò Liam. "Come va con Camille?" Cercai di cambiare discorso e diedi un morso alla carota che avevo abbandonato nel vassoio. Lui si fece distrarre troppo facilmente, il che era sospetto e guardandolo meglio anche il suo sorriso deficiente era sospetto. "Abbiamo fissato un altro pomeriggio di studio... A proposito non è che domani mi lasci casa libera?" Eccolo. Aveva invitato la reginetta a casa e voleva pure essere lasciato da solo.
"Posso restare in camera mia." dissi . Lui fece una smorfia. Mi spuntò un sorrisetto sulle labbra "Vuoi restare solo ,ho capito. Louis vengo da te domani. Serata tra uomini." Affermai tenendo lo sguardo su Harry che lui ricambiò guardandomi infastidito, come se non mi sopportasse più. Beh ero suo fratello era costretto a sopportarmi. Però ero curioso di saperne di più su questa faccenda e prima che ci pensassi su troppo scrissi un messaggio a Giulia :
Edward: Ti passo a prendere stasera. Fatti trovare pronta per le sette,andiamo a fare un giro .

Non aspettai una sua risposta immediata e spensi lo schermo, ritornando alla conversazione dei miei amici. Non so spiegare come mai scrissi un messaggio proprio a lei, forse per distrarmi dal fatto che Harry portasse qualcuno del genere a casa, forse perché mi dispiaceva che lui l'avesse allontanata da quando usciva con Camille o forse perché lei era l'unica che sospettava qualcosa di tutto quello studio insieme.

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