Capitolo 7

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La mattina seguente iniziai la giornata come tutte le altre , abituata ormai a quella non più così nuova routine.
Indossai i vestiti preparati la sera prima : un giacchetto beige, una t-shirt bianca e dei jeans neri con le mie solite sneakers. Presi lo zaino e corsi fuori di casa per non perdere l'autobus.

Una volta raggiunta la scuola con l'autobus cercai d'istinto lo sguardo verde e occhialuto del mio amico ,o per lo meno di qualcuno del gruppo del fratello in modo da farmi dire se fosse già in classe.
Per fortuna non ci volle molto a trovarlo grazie al suo abbigliamento che spiccava rispetto agli altri essendo molto più elegante di quello dei soliti adolescenti.
Indossava un paglio di pantaloni di tessuto neri e delle scarpe eleganti dello stesso colore, sopra intravedevo il colletto di una camicia bianca da sotto ad un maglioncino blu, aveva i capelli perfettamente pettinati in modo tale che i suoi riccioli fossero nascosti a parer mio un vero peccato ma decideva lui il suo stile  perciò chi ero io per dirgli cosa doveva fare e  cosa non? Non eravamo mica così in confidenza.

Appena anche lui mi vide ,lo vidi sorridere in lontananza facendomi segno di avvicinarmi ,cosa che già stavo facendo.
Mi posizionai di fianco a lui "Buongiorno " dissi io sorridente e lui ricambiò educatamente ma in modo più sciolto rispetto alla prima volta, poi gli chiesi "Allora come è andata ieri pomeriggio?" ero curiosa di sapere se fosse stato così terribile come temeva lui. Lui fece uno sguardo pensieroso ma poi fece ritorno sul suo volto un sorriso a labbra chiuse "È andata meglio di quanto mi aspettassi. È stata gentile con me." "Avrei voluto invitarti a prendere qualcosa... mi sento in debito per l'altra volta." dissi imbarazzata "Oh non ti preoccupare. L'ho fatto con piacere, non mi capita di uscire molto spesso ogni tanto mi fa bene." Sorrise e io istintivamente feci lo stesso.
"In ogni caso mi piacerebbe rifarlo." Concluse "Anche a me."

Dopo iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando non ci separammo per andare a lezioni differenti. Mentre percorrevo il corridoio e per caso mi ritrovai Camille e il suo gruppo di amiche, passai di fianco a loro e riuscì a origliare parte della conversazione, non che mi importasse in fondo ma una parola attirò la mia attenzione "Com'è andato il pomeriggio con lo sfigato?" Chiese una ridendo e così che mi insospettì e restai ad ascoltare un altro po' " Come vuoi che sia andata? Ahaha" rispose con voce ovvia ridendo "Non vedo l'ora che possa smettere di portare avanti questa scenata..." sbuffò lamentandosi -scenata?- pensai tra me e me , la cosa iniziava a sembrarmi più strana di quanto già non fosse ma decisi di tenermi dentro ciò che avevo sentito almeno fino a quando non avessi capito meglio la situazione. Harry era sempre gentile con tutti perché prenderlo di mira se non aveva fatto niente di male ?

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Spazio autrice.
Sto facendo un po' di ordine nelle mie storie e questa è l'ultima parte di questa fanfiction che ho scritto 5 anni fa... sto valutando se riprendere a scriverla come passa tempo ma ho comunque bisogno di tempo per recuperare le idee che avevo in mente per la storia (le ho perse quindi devo ricostruire un po' la trama), poi penso che il mio stile sia cambiato dopo tutto questo tempo e si vedrà nel caso decidessi di continuarla. È solo un idea per il momento ma vorrei darle una seconda chance per svilupparsi meglio come storia.

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