Capitolo 25

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Harry pov
Mentre ero in auto ad aspettare mio fratello che se n'era andato non so dove visto che all'uscita era sparito senza dirci niente, mi arrivò un messaggio da parte di Camille.

Camille: Harry, scusa ma oggi non posso venire a ripetizioni. Ho un impegno che non posso proprio rimandare. Ci vediamo lunedì ,d'accordo?

Sospirai pensieroso volendo cercare delle spiegazioni ma non mi sembrava opportuno quindi mi limitai a rispondere con un secco "Ok" prima di chiudere la chat.

Era tutto il giorno che sembrava evitarmi e non riuscivo a non preoccuparmi, quindi avevo sperato di incontrarla almeno per le ripetizioni prima di uscire così da poter finalmente incontrarla, ma dopo questo messaggio le mie speranze si infransero definitivamente. Guardando il lato positivo: almeno avevo il pomeriggio libero e potevo passarlo con i ragazzi.
Liam notò la mia reazione e mi chiese "Tutto bene Harry? C'è qualcosa che non va?"
Io scrollai le spalle e rimisi un sorriso in volto "No anzi. Oggi niente ripetizioni, finalmente ho un pò di tempo libero." Il mio tono fu abbastanza convincente da tranquillizzarlo e sinceramente anche io ero più sereno, potevo avere un pò di pausa e rilassarmi senza dover pensare a lei. Anzi mi sarei sforzato di lasciarla fuori dai miei pensieri per oggi.

Dopo che Edward tornò e salì a bordo della vettura, misi in moto e andammo tutti a casa nostra per un pomeriggio tra amici prima di uscire al luna park la sera stessa.

Avevo preparato degli snack da mangiare mentre ce ne stavamo stravaccati sul divano a giocare a d un nuovo gioco di sparatorie mentre parlavamo del più e del meno.
"Ragazzi, dovevate vedere la faccia del prof Thompson quando Niall ha fatto volare in aria tutte le schede del compito! Era diventato rosso ,sembrava stesse per esplodere!" Disse Louis ridendo.
"Sono inciampato!" Si difese Niall ridendo a sua volta.
"SI certo. E io sono Obama." Rise sotto i baffi Zayn.
"A proposito di Thompson...Harry non dovevi essere a dare ripetizioni alla reginetta a quest'ora ?" Chiese ancora Louis.
"No. ha rimandato con un messaggio mentre eravamo in auto." Gli ricordò Liam prendendo un'altra pugno di patatine ma tenendo lo sguardo fisso sullo schermo.
Notai che solo mio fratello, mi guardò con un sopracciglio alzato per scrutare e leggere la mia reazione visto che lui mi conosceva meglio di chiunque altro ma io cercai di non far trasparire quel briciolo di delusione che infondo infondo provavo. Quindi adottai la tecnica migliore per sfuggirgli cioè: mi alzai con la scusa di dover andare a prendere qualcos'altro dalla cucina.

Per quanto fossero diffidenti nei confronti di Camille apprezzai il fatto che non vollero approfondire la faccenda lasciandomi i miei spazi. Non c'era molto da dire comunque, erano solo ripetizioni che le servivano per avere la sua amata festa di compleanno. A cui mi aveva invitato, ma questi erano dettagli che preferivo non condividere se non volevo ricevere una bella ramanzina dallo scorbutico che chiamavo fratello.
Lo capivo, non si fidava di nessuno e tanto meno delle persone come lei ma non stava a lui proteggermi. Eppure da quando i nostri genitori se n'erano andati lui si era fatto carico di questa responsabilità. Sospirai tristemente prima di portare altra soda in salotto.
Notai che i ragazzi avevano cambiato discorso.
"Parliamo invece di che figura mi avete fatto fare oggi con Caroline. Louis ti odio! Mi volevo sotterrare per la vergogna!" Scherzo Zayn dando una spallata a Louis per farlo perdere.
"Ehi! Amico volevo solo aiutarti a metterti in gioco. Giulia ti ha servito l'opportunità di conoscerla su un piatto d'argento, volevo che la sfruttassi al meglio."
"Mi fate pentire di avervelo detto." Il moro mise una mano in fronte.
"Stando ai miei calcoli, se ti giochi bene le tue carte potresti avere una possibilità con lei dopo stasera." Concordò Niall entusiasta.
"Ditemi se non sono stato un genio ad avere questa idea." Si unì al discorso Liam vantandosi di aver proposto l'uscita.
"Certo come no." Disse Zayn."Ed, tu che ne pensi? Non ti da fastidio vero?"  Continuò rivolgendosi all'amico che stava prestando più attenzione al videogioco.
"Cosa? Ma stai scherzando? Non sono interessato a lei, fai pure amico." Disse Edward scrollando le spalle e sorridendo per incoraggiarlo.
"Ma come non lo sapete? Con tutto quello che si dice su lui e Giulia non può mostrarsi interessato alla sua amica! Non ne capite niente di ragazze voi eh?" Si schiaffeggiò la fronte in modo teatrale Louis.
"Ah, perché tu saresti un esperto! Nostra sorella non sarebbe d'accordo. Da quando è che ci provi con lei? Dalle elementari?" Lo punzecchiai io,giusto per il gusto di infastidirlo.
Appena sentì nominare Gemma,la sua cotta storica, infatti si imbronciò come un bambino.
"Per la cronaca non mi sono ancora arreso. Quest'anno tornerà per le vacanze? Ho in mente di farle una sorpresa a cui non saprà resistere." Disse ghignando.
"Lou!Giù le mani da nostra sorella." Li diede un colpo Edward,con un espressione disgustata.

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