Ventiquattro ore dopo ero di nuovo alla piazza della Torre, pronta per la prossima missione. Gli altri guardiani passeggiavano tra i chioschi: c'era chi si faceva consegnare le proprie armi riparate, chi riscattava ricompense dalle taglie, e c'era persino qualcuno – un titano – che inveiva contro il maestro Rahool a proposito di un engramma. Quando si allontanò, quasi mi sfiorò il braccio e stava ancora borbottando tra sé ancora indignato.
Quando mi presentai alla Sala dei Guardiani, i tre rappresentanti dell'Avanguardia discutevano tra loro, ma ero troppo lontana per carpire la loro conversazione; solo avvicinandomi a sufficienza capii infine quale fosse il loro argomento...
— Bene, bene... impara in fretta. – si stava complimentando il Comandante Zavala, leggendo uno dei miei rapporti di missione: — Per quanto ancora timorosa, questa "Irina" ha dimostrato una forza di volontà notevole.
— È una guardiana giovane, Zavala. – intervenne la mia maestra Ikora – Si sta affacciando per la prima volta al mondo. Un cuore così puro è merce rara di questi tempi.
— Awww, la Frittellina di mele è una principessa... che storia romantica! – commentò Cayde con la sua solita verve umoristica, senza distogliere lo sguardo dalle sue preziose mappe.
— Questa è una cosa seria, Cayde! – lo rimproverò il comandante – E al momento abbiamo questioni più urgenti: una squadra di guardiani mi informa che ci sono stati problemi alla Tana dei Diavoli, nel Cosmodromo...
— Parli di Sepiks Primo, l'Alto-servitore? Non preoccuparti, ci abbiamo già pensato io e Frittellina di mele...
— COSA?!?
Il cacciatore exo tentò un sorriso tremante: — Ehm... cioè... l'hanno ucciso la guardiana e la sua Squadra d'assalto. Io ho solo fornito supporto via radio...
Zavala spalancò gli occhi e il suo sguardo divenne minaccioso, sentendo già puzza di menzogna. Cayde tentò un altro sorrisino: — No, aspetta... ora che ci penso, Frittellina di mele non ha ancora una Squadra d'assalto, e così...
— Ecco perché ieri non rispondevi alle mie chiamate! – esplose il titano insonne, interrompendolo – Cosa ti è saltato in mente di uscire dalla Torre senza autorizzazione?!? Abbiamo delle regole, nell'Avanguardia!
— Mi stavo annoiando...
— È la giustificazione più stupida che io abbia mai sentito! Non sei un guardiano qualunque, Cayde! Il Protocollo parla chiaro: siamo autorizzati a intervenire personalmente sul campo solo contro qualsiasi minaccia che possa mettere in pericolo l'Ultima Città! E, per una volta, ficcatelo bene in testa... sei l'Avanguardia dei Cacciatori, le tue "passeggiate" nelle Lande Selvagge sono finite!
Sapevo che Cayde si sarebbe messo nei guai per colpa mia! Quanto avrei voluto sprofondare cento metri sotto terra, ma tecnicamente non avevamo fatto nulla di male: l'Avanguardia aveva messo una taglia sulla testa (per così dire) di Sepiks Primo, una grave minaccia per i guardiani. Una volta eliminato, i Diavoli sarebbero diventati più gestibili. Il comandante doveva premiare il suo collega per l'ottimo lavoro svolto, non sgridarlo per essere uscito dalla Torre senza permesso. Non aveva senso tenergli il guinzaglio così corto, così decisi di fare qualcosa.
Mi presentai davanti a Zavala e, dopo aver schiarito la voce, gli riassunsi la buona riuscita della missione svolta il giorno prima – in particolare la girandola di emozioni nel vedere l'Avanguardia dei Cacciatori affrontare a sangue freddo i Diavoli in spettacolari evoluzioni e il suo piccolo sacrificio per salvarmi da una pioggia di rottami per una granata lanciata male.
— Sarò sincera, comandante. – conclusi – Cayde-6 è un vero eroe. Se fosse per me, meriterebbe un encomio, non una ramanzina.
Il diretto interessato rimase con gli occhi spalancati per l'incredulità, guardandomi in modo infantile... mi faceva gli occhioni dolci, insomma, implorando in silenzio il mio aiuto. Zavala invece fu costretto a sospirare profondamente e si addolcì, con gran sollievo per Ikora. Il clima teso che prima si respirava nella sala era finalmente sparito.
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DESTINY: La storia di Irina - Vol. 1
Ciencia FicciónUna voce sintetica mi chiamava dal buio. Guardai avanti e vidi solo un minuscolo puntino bianco luminoso. Ero immobile, non emettevo alcun suono. I sensi si stavano riaccendendo, l'ambiente circostante iniziò ad apparire più nitido e concreto nel gi...