🎵𝑩𝒆𝒏𝒗𝒆𝒏𝒖𝒕𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑬𝒍𝒃𝒐𝒎𝒐𝒐𝒓𝒆!!🎵

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"Don't worry about a thing, 'cause every little thing is gonna be alright

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"Don't worry about a thing, 'cause every little thing is gonna be alright."

- "Three Little Birds" di Bob Marley


Questa è Elbomoore, una scuola internazionale, l'unica di questo tipo in città, e anche l'unica scuola, a parte quella in cui andavo prima, che fosse abbastanza vicina a casa mia. In poche parole, si trattava di una scuola per ricchi, o "élite".

Ovviamente, se qualcuno che conoscevo fosse venuto a saperlo, si sarebbe chiesto come avessi fatto ad entrarvi, soprattutto considerando il mio passato e il fatto che, praticamente, ero povera rispetto a queste persone. In realtà, neanche io ci credevo. Ma a quanto pare avevo uno zio ricco da parte di mio padre che non conoscevo. I due avevano litigato in passato e , per questo, non si erano più visti. Recentemente, questo zio era morto in un incidente e, visto che non aveva una famiglia propria, una grande parte dei suoi soldi era stata destinata a noi.

Non riuscivo a credere a come la mia vita fosse cambiata così in fretta. Un giorno ero una ragazza normale che cercava di sopravvivere alla quotidianità, e ora mi trovavo in questa scuola per l'élite, circondata da lussi che non avrei mai immaginato. Entrare a Elbomoore era stato come varcare la soglia di un mondo parallelo.

Il cancello d'ingresso, un'imponente struttura in ferro battuto, si apriva su un viale lastricato di pietra che conduceva a un edificio principale maestoso e affascinante. La scuola si ergeva come un antico castello, con torrette eleganti e finestre ad arco che riflettevano la luce del sole, creando un effetto quasi magico. Intorno, giardini curatissimi si estendevano a perdita d'occhio, con aiuole di fiori colorati e piante esotiche che formavano un mosaico di bellezza naturale.

Camminando lungo il viale, non potevo fare a meno di ammirare le statue di marmo che decoravano i giardini, ognuna con una storia da raccontare, e le fontane zampillanti che aggiungevano un tocco di serenità al paesaggio. Le panchine in legno intarsiato erano posizionate strategicamente sotto gli alberi secolari, offrendo luoghi perfetti per studiare o semplicemente rilassarsi.

L'edificio principale, con la sua facciata in pietra e l'architettura gotica, era maestoso e intimidatorio allo stesso tempo. Le porte d'ingresso, enormi e decorate con intagli dettagliati, si aprivano su un atrio vasto e luminoso. Alti soffitti con affreschi intricati, lampadari di cristallo che pendevano elegantemente e pavimenti in marmo che risplendevano sotto i miei piedi creavano un'atmosfera di opulenza e tradizione.

Mentre mi avvicinavo, sentivo il brusio di conversazioni ovattate provenire dall'interno, mescolato al suono di passi echeggianti. Un senso di storia e prestigio permeava l'aria, e ogni dettaglio, dal design degli arredi alle opere d'arte appese alle pareti, sembrava raccontare una storia di eccellenza e dedizione.

Stare lì, davanti a quel luogo incredibile, mi faceva sentire piccola e sopraffatta. Mi chiedevo come sarei riuscita a trovare il mio posto in un ambiente così grandioso e sofisticato. Ero consapevole che il mio passato semplice, umile e difficile era un segreto che dovevo custodire gelosamente. La paura che qualcuno potesse scoprire la mia vera origine mi accompagnava costantemente, rendendo ogni passo incerto e ogni interazione una sfida.

🎵𝑳𝒆 𝑵𝒐𝒕𝒆 𝑹𝒊𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊 (𝑰𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆)🎵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora