«𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒔𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒖𝒐𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆...»
«𝑶 𝒇𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒔𝒐𝒏𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 è 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒅 𝒂𝒔𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂𝒓𝒆.»
Questa è la storia di Livia Stone, una ra...
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"And the heartache, the heartbreak, all the pain I went through, it's nothing compared to the joy I'm gonna feel." - "The Climb" di Miley Cyrus
Mi svegliai con un sussulto, il cuore ancora intrappolato nei ricordi e nei sogni agitati della notte appena trascorsa. La luce delicata del mattino filtrava attraverso le tende socchiuse, tingendo le pareti della mia stanza di sfumature dorate e accarezzando il pavimento freddo sotto i miei piedi scalzi. Mi sentivo stanca, come se il peso delle mie preoccupazioni avesse reso ogni movimento pesante.
Quando sei nel tuo letto e vieni colpito da un'enorme ondata di solitudine o da ricordi pesanti, tutto ciò che puoi fare è semplicemente affogare nei tuoi pensieri...
Ma sapevo che dovevo alzarmi e affrontare il nuovo giorno.
Era il mio quinto anno di liceo, un nuovo inizio dopo anni di tormento e bullismo che avevano segnato la mia infanzia e adolescenza. Dall'elementare, fino a qualche mese prima, avevo dovuto lottare contro i soprusi dei miei compagni di classe e dei professori, cercando disperatamente di trovare il coraggio di andare avanti nonostante il dolore, la solitudine e soprattutto il senso di colpa.
Mi avvicinai alla finestra, tirando leggermente le tende per osservare il panorama familiare che si stendeva di fronte a me. Le case in fila lungo la strada, i giardini curati e i vicini che iniziavano a uscire dalle loro abitazioni per affrontare la giornata. Era una scena tranquilla, ordinaria, eppure per me rappresentava un rifugio familiare in un mondo di incertezze.
Il sole appena sorto colorava il cielo con sfumature calde di arancio e oro, mentre l'aria fresca dell'autunno portava con sé il profumo delle foglie bagnate e della terra umida, creando un'atmosfera di quiete che sembrava sussurrare il segreto di un nuovo inizio. Chiusi gli occhi per un istante, assorbendo la pace di quel momento e cercando di raccogliere la forza per affrontare il nuovo giorno.
La scuola, le lezioni, le interazioni con i compagni di classe. Ogni giorno era una nuova sfida da affrontare, un'altra battaglia da combattere. Eppure, nonostante tutto, c'era una fiamma di speranza che ardeva dentro di me, alimentata dalla consapevolezza che ogni giorno portava con sé la possibilità di un nuovo inizio.
Mi preparai lentamente, cercando di mettere da parte i pensieri tumultuosi che mi assalivano. La mia mente era una girandola di emozioni contrastanti, ma sapevo che dovevo trovare la forza per affrontare la giornata che mi attendeva.
Scendendo le scale verso la cucina, fui accolta dal profumo del caffè appena fatto e dal calore familiare della mia casa.
"Mamma, che profumo delizioso!" esclamai, sorridendo mentre mi avvicinavo alla tavola imbandita.
Liz, mia madre, era una donna indonesiana di media statura, con capelli corti neri con e occhi scuri che riflettevano saggezza e gentilezza perché è una donna forte, nata in una famiglia numerosa. Crescendo in un ambiente impegnativo, ha appreso l'importanza del dovere e della dedizione. Nonostante le difficoltà, ha sempre dimostrato una grande capacità di affrontare le sfide con coraggio e determinazione. Il suo sorriso era radioso, illuminando il viso segnato dal tempo con un'aura di calma e amore materno.