"No artist tolerates reality."
- Friedrich Nietzsche .♡︎︎──⊹ ࣪ ˖𝜗ৎ ISMENE𝜗ৎ˖ ࣪⊹──♡︎
Secondo mia madre, il modo in cui mi approcciavo alle persone e alla realtà che mi circondava era profondamente sbagliato.
Diceva che ero troppo diffidente e che quella paura di fidarmi degli altri non mi avrebbe portato da nessuna parte, ma solo a una solitudine devastante.
Quello che mia madre non sapeva era che sua figlia era sempre stata sola, e l'unica cosa che era cambiata nel tempo era che avevo iniziato a scegliere quella solitudine di mia spontanea volontà.
Non potevo cambiare le cose; ogni mio rapporto finiva male e, già da qualche anno, avevo smesso di cercare qualsiasi tipo di relazione umana.
Mi consolava pensare che, in fondo, tutti eravamo un po' soli e che nessuno ci conosceva davvero.
Stavo proprio riflettendo su questo quando Eloise mi presentò un ragazzo, suo amico. Era lo stesso di cui aveva parlato un'ora prima, quando mi aveva svegliata facendo cadere quei glitter e quelle grucce
«Lui è il mio migliore amico, è colpa sua se ti ho svegliata».
«Scusami?»
Il ragazzo dai tratti asiatici e le punte dei capelli neri tinte di rosso fuoco la guardò, indignato e un po' offeso. Si morse il piercing al labbro inferiore e scosse la testa nella mia direzione, come per difendersi e rimuovere quella responsabilità dalle sue spalle.
Sospirò, tirò fuori le mani dalle tasche dei suoi jeans larghi e neri, decisamente troppo grandi per lui. Allungò il braccio verso di me e, con un'espressione rassegnata, sembrò abbandonare l'idea di spiegarsi o rispondere a Eloise.
«Sono Yukichi Tolliver, ma puoi chiamarmi Yuki» il suo sorriso vacillò quando impiegai più tempo del dovuto a stringere la sua mano.
«Ismene Iverson» ricambiai il sorriso e la stretta di mano un po' titubante.
Mi appoggiai contro la parete e giocai distrattamente con la tracolla della mia borsa. Alla fine, Eloise mi aveva mostrato le due sale giochi e i tavoli da biliardo erano effettivamente presenti, insieme a mensole cariche di scatole e libri e tavoli sparsi qua e là.
Mi aveva trascinata con sé verso l'edificio di fronte ai dormitori e mi mostrò quello che mi aveva detto essere chiamato Student Union. Facemmo un giro veloce, concentrandoci principalmente sui laboratori in cui si radunavano i club delle Arti Visive: facoltà di teatro, arte, musica e danza.
Raggiungemmo Yuki all'ingresso principale del college e, una volta entrati e finite le presentazioni, non capivo bene cosa stessimo aspettando.
Forse dovevo dirigermi già in classe e lasciarli da soli, oppure avrei dovuto invitarli a fare colazione con me, dato che il mio stomaco iniziava a brontolare e la barretta di cioccolato nella borsa non sarebbe stata sufficiente.
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𝑪𝑨𝑵𝑽𝑨𝑺𝑬𝑺 𝑺𝑻𝑨𝑰𝑵𝑬𝑫 𝑾𝑰𝑻𝑯 𝒀𝑶𝑼 - 𝑳𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒎𝒂𝒔𝒄𝒉𝒆𝒓𝒆
Romance𝐂𝐚𝐧𝐯𝐚𝐬𝐞𝐬 𝐒𝐭𝐚𝐢𝐧𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐘𝐨𝐮 - 𝐋𝐞 𝐒𝐮𝐞 𝐌𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐞 🎭𝐈 𝐕𝐎𝐋𝐔𝐌𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐑𝐈𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀🎭 • ─── ୨୧ ─── • Ismene Ophelia Iverson ha una famiglia apparentemente perfetta, insegnanti che la stimano e voti impeccabil...