6. Regno dei due mari

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"𝐍𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐬. 𝐎𝐧𝐥𝐲 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞𝐬."
-𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨

"-𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨

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Bahrain:

            Etimologia: Baḥrayn è la forma duale del sostantivo arabo baḥr ("mare"), perciò al-Baḥrayn significa "Regno dei due mari."

Oggi direi che l'emozione che caratterizza il mio essere è quella che prende il nome di euforia.
Tutta la mia anima è pervasa da questa emozione, dovuta principalmente al fatto che oggi è finalmente il giorno della mia partenza per l'inizio della stagione di Formula 1. Ed è con questa emozione nelle vene che ho compiuto tutto il volo, nel jet privato della scuderia. E mi convinco che forse è stata questa stessa sensazione di felicità infinita che mi ha portato a scrivere un banale messaggio ad una persona per nulla banale.

«Pensami.»
Una parola ricca di significato.

E dopo aver mandato questo forse non troppo banale messaggio, ho messo il telefono in modalità aereo e mi sono perso nel paesaggio che potevo ammirare dal finestrino. E forse per la prima volta guardando il cielo dal finestrino di questo jet, mi sono sentito parte delle stelle.

Per di più l'attimo esatto in cui i miei piedi hanno toccato il suolo di questo nuovo Stato, la sensazione di infinita felicità ha rafforzato la presa sulla mia mente, annebbiandola.

Questo sarà dovuto a diversi fattori, come il fatto di trovarmi sempre più vicino alla mia prima gara in questa categoria, a cui si aggiunge la bellezza unica di questo Stato: un'unione tra moderno futuristico e desertico. Ed infine l'ultimo fattore, semplicemente il più importante per il mio cuore: il suo messaggio.

«Sì Eric.» Due semplici parole che hanno incendiato la mia mente, rendendomi pronto a dare il meglio di me su quel tracciato, indipendentemente dal fatto che questo non sia ancora il weekend di gara, ma dei meri test.

Una volta arrivato in hotel, mi sono rifugiato in queste quattro mura, come se fossero quelle della mia casa. Attraverso l'enorme vetrata, che caratterizza la mia camera d'albergo, osservo il circuito che mi si mostra davanti.

Sono qui, il momento è finalmente arrivato.
Altair non farlo diventare un fallimento.
Chiudo gli occhi e respiro.
Ci siamo.

Rimango incantato ad osservare il tracciato, cercando di fare mio ogni suo aspetto, imprimendolo in testa. Fino a che il mio momento di memorizzazione non viene interrotto dal campanello che suona. Confuso mi avvicino allo spioncino della porta, e guardandoci attraverso vedo Seth.

Apro la porta e le parole del mio amico riempiono le mie ansie.

«Amico ma non sei pronto? Tra poco dobbiamo andare.» Mi dice con tono sorpreso. Io come se fossi stato risvegliato da un sogno, mi osservo e noto di non essermi ancora cambiato e di non aver nemmeno disfatto le valigie.

Speed of heartbeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora