Nel mondo della Formula 1 conta solo una cosa: essere vincenti. Competizione, finzione e adrenalina sono alcuni degli elementi che alimentano questo sport, e Adhara, Altair e i loro amici lo sanno molto bene.
Adhara Memphis, una ragazza riservata e...
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Mentre mi trovo alla guida, percorrendo le strade cittadine di Montecarlo, ripenso alla festa appena trascorsa.
Dio, ma cosa è successo?
Demetra che nasconde qualcosa, Altair e Isadora, la chiacchierata con Cole e le parole di quest'ultimo sussurrate al mio orecchio...
«Ad altri momenti così.» Erano state le parole di saluto che Cole mi aveva rivolto, ed io avevo perfettamente intuito che facesse riferimento alla nostra conversazione.
Ma la cosa che aveva colpito il mio cuore maggiormente era stata la reazione di Altair. Per tutta la durata della festa aveva mantenuto uno sguardo infastidito, come se qualcosa lo turbasse. A mio avviso uno sguardo insensato visto la notizia che era stata comunicata da Isadora.
«Io e Altair usciamo.»
Parole che devo essere riposte in un angolo lontano della mia mente; parole che incatenano ancora di più la mia speranza alla rassegnazione.
Non voglio in nessun modo rivivere le sensazioni che quelle quattro mi hanno dato; quindi, mi concentro pienamente sulla guida ed in pochissimo tempo raggiungo la casa di Alhena. Le faccio uno squillo, che siamo solite fare quando una è sotto casa dell'altra.
Mentre aspetto, osservo la facciata bianca e curata della casa di Alhena. Da fuori appare come una normale villa, ma se solo si osasse superare la soglia d'ingresso un'ondata di tristezza e nostalgia ti stringerebbe il cuore.
Oh, la mia Hena.
Appena termino questo pensiero, la vedo uscire di casa per avvicinarsi alla mia auto con il miglior sorriso che possa avere.
«Ciao mio nuovo ragazzo.» Io la guardo stranita e lei, dopo aver chiuso la portiera, mi osserva sbuffando.
«Eddai Hara, ma arrivaci alle battute! Mi sei venuta a prendere sotto casa in macchina, classica cosa che fanno i ragazzi nei film, nei libri e forse nella vita reale.» Conclude allacciandosi la cintura per poi tornare ad osservarmi, ed entrambe scoppiamo a ridere.
Solo Alhena può dire queste cose, penso e nel mentre accendo la macchina e ci dirigiamo verso la casa di Demetra.
«Secondo te, che nasconde Dem?» Rompe il silenzio Hena, ponendomi uno dei quesiti che occupano la mia mente.
«Non lo so Hena.»
Spero niente di brutto.
«Hara, io ho visto la sua espressione e ho visto sofferenza, e tu sai bene quanto io riconosca quell'espressione; sei consapevole per quanto io ci abbia vissuto con quell'espressione. Quindi alla festa mi sono domandata se avesse passato quello che ho vissuto io?» Fa una piccola pausa per prendere fiato.
«Hara, se così fosse sarei pronta ad aiutarla e forse, questa volta, riuscirei nel mio intento.» Conclude con voce lieve, dovuta all'eccessiva nostalgia che sta provando.
