PROLOGO

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"Pestai la terra con forza, e andai avanti.

Correvo come non mai in un bosco pieno di alberi.

Le foglie mi arrivavano in faccia e mi tagliavo, ma dovevo continuare a correre. Il mio respiro non voleva smetterla di aumentare, i miei capelli erano raccolti in una coda che rimbalzava sulla mia schiena.

Stavo perdendo fiato. Sentivo di star perdendo la mia anima.

Come se, tra pochi battiti, il mio cuore potesse uscire fuori dal mio petto e urlare tutta la rabbia che mi bolliva e ribolliva dentro.

La mia testa scoppiava, la mia mente ribolliva.

Ma non potevo permettermi di fermarmi.

Non avrei potuto fermarmi, non potevo fermare la mia ira. Era lei che parlava, era lei che urlava.

La mia ira mi stava comandando. Non potevo pensare, in quel momento.

Stavo correndo, ma dentro sentivo come se fossi ancora ferma sullo stesso punto.

Stavo correndo, ma sapevo che, anche se avessi girato il mondo, lui mi avrebbe trovato.

Mi avrebbe catturato, come una farfalla. Quando le si toccano le ali, non può più volare.

Sentivo tutta la mia vita stretta, mi stringeva il collo come una corda e io non riuscivo più a respirare. Sentivo lui, dappertutto.

Mi bloccai improvvisamente sotto ad un albero. Non persi tempo a riprendere fiato, no.

Urlai tutto il fiato che avevo dentro, tutta la mia voce. Un urlo strozzato.

Si sarebbe sentito anche a kilometri di distanza.

Urlai, urlai e dentro di me si stava rompendo il mio cuore di vetro.

Nel mio collo smise di passare aria, ansimavo.

Le lacrime scesero, ma io ero consapevole della verità.

Niente sarebbe cambiato."

𝐿𝑜𝑣𝑒  𝑆𝑡𝑜𝑟𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora