"-Pronto a vedere una cosa che nemmeno la grande New York ha?-
Mi voltai verso di lui nel vicolo buio.
-Attenta a come parli- rispose, con il suo solito sorrisetto.
-Guarda, sono proprio curioso di sapere dove Scarlett Ever mi sta portando- disse, andando avanti e voltandosi verso di me, camminando all'indietro.
-E fai bene-
Avanzai e poi, mi fermai davanti ad un portone.
Bussai.
-Claire? Claire, sono io- dissi.
Bussai ancora e continuai a bussare finché la mia amica aprí il portone.
-Dio, Scarlett, ma che stai facendo?-
Quando si accorse della sagoma alta alle mie spalle, mi guardò confusa.
-Dobbiamo entare. Mi faresti questo piccolissimo favore?- chiesi, supplicandola.
-Lo sai che è l'orario di chiusura-
-Ti prego, giuro che ti porto a teatro a vedere la tua opera preferita- le dico.
Claire aveva sempre amato il teatro, ma non essendo ricca faticava ad andarci.
Io, però, ci andavo quasi tutti i venerdì e procurare un biglietto anche a lei non mi faceva nessun problema.
Claire, come previsto sospirò e ci fece entare.
Mi fiondai su di lei e le mollai un bacio sulla guancia.
-Grazie-
Poi mi voltai verso Blake.
-Adesso preparati, perché voglio proprio vedere come resisti- gli dissi, puntandogli il dito contro.
Misi piede sul primo scalino.
-Ti sfido. Chi arriva ultimo, offre il gelato- proposi.
-Mi vuoi sfidare, francesina?- chiese.
-Si, esatto- dissi alzando il mento.
Lui mi guardò, con quel sorrisetto.
E poi, improvvisamente, iniziò a correre su per gli scalini, spiazzandomi del tutto.
-No! Bastardo!- dissi ridendo e iniziando a correre.
Lo superai, ma lui non me lo permise e mi acchiappò, spostandomi indietro e portando lui avanti.
-Non vale!- dissi, ma non mi arresi.
Pestai gli scalini ridendo, mi faceva male la pancia dalle risate.
E aumentarono, quando Blake si acciaccò e cadde inciampando su uno scalino.
Scoppiai a ridere, superandolo e facendogli la linguaccia.
Arrivai e l'aria del vento si infiltrò tra i miei capelli.
-MUOVITI!- urlai a Blake che stava ancora salendo.
Arrivò su con il fiatone.
-È ingiusto, io mi sono ferito, non vale anche perché—
-Dio, stai zitto e guarda!- dissi ridendo.Lui si sistemò i capelli con la mano e spostò lo sguardo da me a quello che aveva davanti.
Il suo sguardo si fece più intenso, più profondo. Come quando vedi qualcosa che non ti aspettavi, proprio davanti a te.
-Ma cos'è?- chiese, sorridendo.
-È la terrazza della Torre di Montparnasse- dissi.
Lui si avvicinò al panorama.
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𝐿𝑜𝑣𝑒 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑦
ChickLitScarlett Ever aveva 19 anni, quando capì di non sopportare più la vita. Una vita monotona, la sua. Una semplice vita, senza divertimento. Obbligata da suo padre a fidanzarsi con uno sconosciuto ed a studiare per diventare medico, non avrebbe mai s...