CAPITOLO 7

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Per la seconda volta mi ritrovo davanti alla porta del dottor Collins.

Osservo la lucida e metallica targhetta fissata alla porta che riporta la scritta 'Dottor Chris Collins'.

Busso alla porta qualche volta, senza ricevere però risposta.
Ribatto la mano sulla porta con ancora più forza. E ancora una volta, non sento niente.

Abbasso la maniglia ed apro lentamente la porta, dopodiché do una sbirciata alla stanza totalmente vuota.

'Lo aspetterò qui' penso entrando totalmente nella stanza.

Mi avvicino alla scrivania, dove ci sono appoggiati solo un bicchiere di cartone con dentro del caffè ed un libro: I fiori del male.

Prendo il libro ed osservo la copertina, poi lo giro per leggere la trama sul retro.
Un suono di passi risuona nella stanza.

"Signorina Smiths?" chiede Chris avvicinandosi alla scrivania, asciugandosi velocemente le mani sui jeans blu scuro.

"Scusi, avevo bussato e non aveva risposto nessuno" dico riposando subito il libro dove l'avevo trovato.

Ci manca solo che pensi che sono una ladra!

"Non preoccuparti".
Il suo tono è tranquillo e rassicurante.
"Le piace leggere?" chiedo totalmente a caso, forse per rompere il silenzio che si stava formando.

"Certo, sono dell'idea che leggere sia migliore di ogni altra terapia. Sa, questo è un libro molto interessante. Una raccolta di poesie ambientate in una Parigi come nessuno vorrebbe vederla. "

"Non sembra male come libro, proverò a leggerlo, un giorno" dico sedendomi davanti a lui.
"Possiamo iniziare" annuncia, tirando fuori dallo zainetto il suo astuccio e la solita agenda rossa.



Dopo poco meno di un'ora esco dalla stanza pensando al tempo appena trascorso con Chris Collins.

Alla fine, abbiamo passato la maggior parte del tempo a parlare di libri e di quanto leggere sia rilassante e confortante.

Li ho parlato dei miei generi preferiti, di libri preferiti e del motivo per cui ho iniziato a leggere: per distrarmi dopo la morte di papà.

Leggere era l'unico modo per levarmi dalla testa i ricordi sbiaditi di quel giorno.

Finita l'ora di matematica, esco in giardino con Tessa e parliamo di tutto e di più: nuovi pettegolezzi su Josh, dei programmi che abbiamo nel fine settimana e un altro mucchio di cose.

La campanella suona e insieme a tutti gli altri studenti rientriamo a scuola.
Entro nella classe di scienze, dove dovrei avere lezione, e sul mio banco trovo qualcosa di insolito.

Un libro abbastanza spesso con in copertina dei fiori, grandi e piccoli, di varie tonalità di viola. Una scritta bianca occupa la parte alta della copertina: I fiori del male. Stacco il post it attaccato sopra di essa e lo leggo.

'Per quando vorrai leggerlo.
Dottor C. C.'.
All'improvviso mi sento avvampare.
Chris Collins mi ha appena prestato un suo libro.

'Penso che lo leggerò molto presto' penso prendendo il libro e posandolo nello zaino.

IL DOTTORE DEI CUORI INFRANTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora