Conoscenze -sezione 2-

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Il salone del Faena Hotel Miami Beach era stato appositamente preparato per quella serata.
Nadezhda era impegnata ad organizzare una sfilata e avrebbe terminato solo verso l'ora di cena. Era solita a quegli orari e Waylen aveva colto l'occasione.
Il Comandante sarebbe dovuto arrivare dopo di lei ma era già alla reception per organizzarle una sorpresa assieme al personale dell'hotel.

Mentre spiegava al cameriere come avrebbe dovuto servire il dolce quella sera, tre figure ne catturarono l'attenzione.
Due uomini e una donna aspettavano pazientemente di potergli parlare.
Waylen concluse e li avvicinò, e quando i tre si presentarono si pentì di aver informato la segretaria del suo cambio di programma.

Sedevano attorno a un tavolino delle tante aree soggiorno in giro per la struttura.
Un cameriera aveva portato loro una vassoio con tè e caffè, senza che avessero chiesto nulla.
-Non mi sono sentito tanto riverito dall'ultima volta che sono stato a casa di mia nonna.
-Io e la mia compagna amiamo il lusso, ispettore Maverick. Lei in special modo, infatti questo servizio è stato richiesto espressamente da lei.
I tre sorseggiarono con il Comandante la loro bevanda. Era di ottima qualità: gli aromi esplodevano in bocca uno dopo l'altro, accentuandosi tra loro. I biscotti serviti assieme erano ancora caldi.

-Sono un attimo perplesso dalla vostra richiesta. Come mai siete venuti proprio da me? Questo serial killer non ha mai operato qui a Miami.- Waylen poggiò il documento sul tavolo.
Makoa trasse dalla borsa altri documenti e glieli porse.
-Sappiamo che è una richiesta strana, ma secondo noi siete la persona più indicata per questo lavoro. Ho controllato personalmente il vostro operato negli anni passati: vi siete distinto per una politica ferrea sia con la criminalità che con i vostri stessi colleghi. Tutti gli incarichi e le operazioni di cui eravate state preposto hanno dato ottimo risultati.
-Ho semplicemente saputo usare bene le mie carte. Ora, esattamente, voi quale volevate chiedere in prestito?
Akili e Makoa si scambiarono uno sguardo.
La donna prese poi la parola.
-Vorremmo che ci desse una mano a mettere assieme una task force per catturare Rose. Avete le risorse e la capacità di scegliere bene i vostri agenti. Noi abbiamo le informazioni necessarie.
-E i fondi.- aggiunse Makoa.
-Questa volta riusciremo a catturarlo.

Il Comandante Nguyen si grattò la tempia con un dito, non nascondendo il suo disagio.
Sorrise prima di riprendere la parola.
-A questo punto sono lusingato dalla vostra proposta, ma ho ancora un paio di domande. Prima di tutto, perché non vi hanno già dato una squadra?
Ci fu un momento di silenzio durante il quale Maverick, che stava aspettando pazientemente che la conversazione finisse, si drizzò di colpo.
Non aveva fatto caso alla mancanza di risorse da quando era arrivato.
Fu Akili, in un tono più grave di quello che avrebbe voluto, a dare spiegazioni: -Durante gli Anni dei Rovi vennero usate molte risorse e uomini ma nulla fu sufficiente anche solo a avvicinarsi al bersaglio. Dall'alto non vogliono sprecare fondi. Preferiscono impegnarli su operazioni più redditizie.
Waylen annuì. Capiva perfettamente la necessità dei governi di apparire rassicuranti agli occhi dei cittadini.
-Eppure voi volete provarci lo stesso.
-Non possiamo permettergli di farla franca solo perché non ha ancora fatto un passo falso. Potremmo star dando la caccia a un emulatore, ma almeno avremo messo dentro un pluriomicida.- esclamò Maverick.
Il Comandante gli rivolse uno sguardo incuriosito.
Non disse una parola ma si chiuse in un silenzio a pensare.
Makoa aspettò un momento prima di iniziare a rimettere i documenti in valigia.
-Aveva un'altra domanda, giusto? Di cosa si trattava?
Waylen scosse piano la testa e agitò una mano: -A questo punto non ha più alcuna importanza. Il fervore del vostro collega è una risposta più che esaustiva. Mi servirà un po' di tempo prima di darvi una risposta. Vediamoci tra un paio di giorni nel mio ufficio.

Mentre il trio si allontanava, il Comandante Waylen guardava nel vuoto, sentendosi per la prima volta tagliato in due dal lavoro e dalla vita privata.
Era una decisione importante che gli avrebbe permesso di dare una svolta alla sua carriera, se fosse riuscito a ottenere dei risultati.
Ma rischiava anche di perdere tutto quello per cui aveva lavorato.
E soprattutto, rischiava di perdere Nadezhda.
La scatolina di legno che teneva nella giacca, gli sembrò terribilmente più pesante rispetto a quella mattina.


    Las Vegas, Nevada, USA 2010

Se fosse stato un poco più inesperto avrebbe già perso la pazienza, ma Hashir ormai era adulto. Era ben conscio di quanto tempo servisse per stanare una persona che nascondeva le proprie tracce ormai da anni.
Doveva solo confidare nella rete di informazioni e di esperti delle forze dell'ordine.
Ormai era tempo che scoprissero la seconda traccia, quella nascosta tra le lettere e i documenti.
Lui nel frattempo doveva solo tenere ben pulito il suo fucile.

Prima o poi gliel'avrebbe fatta pagare a Rose.
Avrebbe distrutto tutto quello che si era costruita, facendole terra bruciata attorno e lasciandola ferita come lei aveva fatto con lui anni prima.

Non credeva sarebbe mai riuscito ad arrivare a quel punto, e ora non vedeva l'ora di ascoltare il suo canto del cigno.


    Seattle, Washington, USA 2010

Harvey terminò la chiamata con Dylan e distrusse il telefono.
Lasciò la macchina all'aeroporto, con le chiavi nascoste dietro la ruota così che i suoi finti parenti potessero recuperarla.

Con le mani si torturava le cuticole.
Era turbata per non essere ancora riuscita a mettersi in contatto con Lennox, ma doveva confidare in suo marito. Se non l'aveva ancora chiamata ci doveva essere un motivo ben specifico.

Ora stava tornando in Scozia.
Non avrebbe ripreso a lavorare, ma sarebbe andata nella loro casa di montagna.
Avevano una casupola nel Parco Forestale di Tay, a Aberfeldy. Vi erano andati diverse volte per stare da soli, ma da quando era arrivata Kora non l'avevano più usata.
Era uno dei primi posti dove Lennox aveva imparato ad aprire un portale.
Così, anche per comodità, Harvey ci aveva portato molte delle sue vecchie cose, trasformandolo in una piccola base segreta con armi e il necessario per camuffarsi. C'erano anche delle provviste e uno sfizio che si era sempre voluta togliere.

L'assistente di volo passò ad assicurarsi che tutti i dispositivi elettronici fossero spenti e Harvey dovette seguire le regole anche se a malincuore.
Sarebbe stata sulle spine per tutto il volo ma almeno avrebbe riabbracciato presto la sua bambina.

Per distrarsi, come le era stato insegnato dal suo maestro, canticchiò a mente Far Away. Non aveva la voce di Chad Kroeger ma il testo e la melodia le diedero ancora un po' di forza per aspettare.

Euphorbia MiliiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora