Stringo il volante tra le mani e sto facendo di tutto per non pensare che accanto a me ci sia Sheilyn Hughes.
Il mio incubo.La grandine scende fitta sul vetro della mia auto, i tuoni si fanno sentire prepotenti e i fulmini, illuminano tutto il cielo.
Nel giro di pochi minuti si è trasformato in un vero e proprio diluvio che ammetto, fa impressione.
Sembra quasi che il tempo rappresenti il mio umore alla perfezione.Se fosse stata una bella giornata, l'avrei lasciata lì a fare autostop, ma in queste condizioni avrebbe rischiato la vita, considerando che dove si trovava, non c'era alcun tipo di riparo nemmeno nelle vicinanze. Era un'area di campagna e so benissimo il motivo del perché si trovasse proprio in quella zona.
Quel maledetto casinò dove lavora e lì vicino.
È una zona isolata, pericolosa, non adatta di certo a una donna da sola in piena notte.
Non molto distante, infatti, si trova anche la strada delle prostitute, il che la dice lunga su quanto sia affidabile stare lì.
Ma lei non lo capisce. Non capisce quanto sia stupido continuare in quello squallore, con uomini assettati solo di gioco e sesso.Ma d'altronde, non sono più affari miei.
Mi importa soltanto che riesca a vivere la mia vita in pace.
Cancellare 8 anni di matrimonio.«Hai intenzione di ripartire di nuovo, o sei tornato per restare?»
La sua voce si fa sentire improvvisamente, dopo vari minuti di tacito silenzio.
Le mie dita si stringono di più al volante, tanto da far diventare le nocche bianche, e rimango con lo sguardo rivolto alla strada.
Nonostante non abbia alcuna voglia o intenzione di parlare con lei, mi costringo a risponderle, ma non nel modo in cui vorrebbe.«Non mi sembra di averti detto che potevi parlare. Sono stato chiaro, no?
Non voglio sentirti.»
La mia voce è dura, gelida.Sospira forte, scocciata.
«In due anni sei diventato uno stronzo. Complimenti per il cambiamento.»Con la coda dell'occhio la vedo incrociare le braccia al petto e guardare il finestrino.
Spengo la radio e lascio che il silenzio ci avvolga ancora un po', il tempo di sbollire per la sua risposta e per il solo fatto di aver ancora a che fare con la sua presenza.
Inspiro, espiro. Parlo con una calma controllata.«Sì, hai ragione. Sono diventato uno stronzo. Tutto merito tuo, del resto.»
«Quindi hai intenzione di non rispondermi? Oppure devo chiedere al tuo migliore amico?»
«Non penso che tuo fratello ti dia informazioni su di me, dato il vostro rapporto. Del resto, come posso biasimarlo, se nemmeno il sangue del tuo sangue, ti sopporta?»
Ride senza gioia. La vedo agitare le braccia. «Dio, che colpo basso. Non ho parole» mormora, sconcertata.
Non dico niente perché ho esagerato e lo so benissimo.
Ho toccato un punto dolente.
Ancora un po' di silenzio, finché decide di parlare, nuovamente.«Mia madre stava male, è vero. Ma non è colpa mia se la odiavo per averci abbandonato e lui, al contrario, no.
L'aveva perdonata dopo anni di silenzio, solo perché un giorno è tornata da noi a chiedere scusa, che era giovane, aveva fatto uno sbaglio e che ormai non le restava molto da vivere.
Ha usato la sua malattia per cercare il perdono, ma io non ci sono cascata.
Tony, invece sì. Mi ha sempre detestato per averla lasciata morire senza un saluto.»È una storia che so benissimo, sentita sia da una parte che dall'altra. Ognuno di loro ha un pensiero diverso riguardo la questione e io ho sempre rispettato quello di entrambi, ma mai dato ragione a nessuno di loro, cercando di essere sempre neutrale.
Gli sono stato vicino a lei, quanto a Tony, in quel periodo dove tutto stava diventando complicato.
![](https://img.wattpad.com/cover/296701360-288-k85815.jpg)
STAI LEGGENDO
Non so se ti amo ancora
RomanceJack Forbs è un uomo ferito, deluso, arrabbiato. È finito tutto quel giorno in cui la ex moglie, Sheylin Hughes, ha distrutto il loro matrimonio, così come il suo cuore, in mille piccoli pezzi. Dopo essere stato via da Houston per due anni, vuole r...