5• buonanotte🥀

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Christopher's pov:
Era così tranquilla. Senza problemi si è tolta i pantaloni di fronte a me. Non riesco a smettere di guardarle le gambe.

Y/n: Perché mi guardi così?
Chris: Così come?
Y/n: Non so, così..

Si lascia scappare una risata seguita dalla mia.
Decido di accendere lo stereo lasciando della musica soft jazz di sotto fondo. Apro il gioco da tavolo e sistemo tutto per iniziare il gioco.
Prendo una carta e la leggo ad alta voce iniziando la partita.
Finiamo dopo un'oretta.
Ovviamente ho vinto io, lasciandole scegliere per se stessa la penitenza.

Y/n: Ahh come hai fatto però? Non è giusto.
Chris: Ti darò la rivincita, un giorno.

Prese un bicchiere dalla cucina riempiendolo di succo di limone.
Era la sua penitenza.

Y/n: Beh, salute!

Butta giù tutto d'un sorso il succo aspro e comincia a fare delle facce buffe. Prendo a ridere quasi cadendo per terra per la sua reazione.
Si avvicina tirandomi dei colpetti nella schiena.
La prendo di peso e la porto sul divano, adagiandolo dolcemente.

Chris: Ti va di finire la bottiglia di vino chiacchierando?
Y/n: E se mi ubriaco?
Chris: Ti porto in bagno a vomitare, ti lego i capelli e aspetto che tu stia meglio per prepararti da mangiare.

Erano rimasti poco più di due calici, impossibile ubriacarsi con così poco. Sorseggiandolo lentamente tra chiacchiere e risate il massimo che sarebbe successo era il sonno che arrivava a bussare nei nostri corpi.

Y/n: Va bene.. di cosa vorresti parlare?
Chris: Non saprei, della tua infanzia, di qualcosa che sia più di cosa ti piace in fatto di libri, musica e film.

Le dico mentre verso nei bicchieri il vino. Le porgo il suo e mi avvicino a lei.
Iniziò ad accarezzarle il polpaccio con la mano libera per cercare di renderla tranquilla e sentirsi sicura di raccontarmi del suo passato.

Y/n: Beh come sai non sono nata qui, quando ero piccolina ero più rotonda, mi piaceva tanto mangiare.
Mio padre era uno chef stellato, mia madre è sempre stata avvocato.
Solo che mio padre aveva atteggiamenti un po' bruschi.
Non con noi, lui era il meglio. È sempre stato mangiato letteralmente dal lavoro. Lavorava quasi tutti i giorni, anche 15/16 ore al giorno e lo vedevamo poco.
Lui era stufo di sentirsi male, credo, e aveva iniziato a bere. Per sentirsi forse meglio.
Per questo tendo o a esagerare nel bere o a negare proprio di berlo. Non so quali sono i miei limiti perché non li ho mai superati e non so nemmeno quanto è il giusto per non ubriacarsi.
Chris: Capisco, cavolo mi dispiace, deve essere brutto vivere così.
Y/n: Beh, come ho già detto, non lo vedevamo molto.
Una notte mio padre tornò a casa da lavoro prima, ormai ubriaco. Tornato a casa prese in braccio mio fratello facendolo cadere poco dopo. Lui si ruppe un braccio e mia madre furiosa allontanò mio padre.
Litigavano da quando lui iniziò a bere.
Si infuriò a sua volte con mia madre e la spinse a terra, dispiaciuto o comunque spaventato per ciò che aveva fatto uscì di casa.
Probabilmente per recarsi in qualche pub a bere di più. Non so se fosse sul tragitto di casa o stava andando da qualche parte ma fece un bruttissimo incidente in auto che lo portò ad essere ricoverato in coma per undici mesi.

Fece una piccola pausa per sorseggiare un po' di vino e prese un respiro profondo. Cercai di avvicinarmi per tranquillizzarla.

Y/n: Dopo i lunghi mesi di coma, morì. Il cuore si fermò, non voleva combattere abbastanza il trauma. Il corpo non lo reggeva. Ero piccola all'incirca sui 7/8 anni.
Mio fratello capiva ciò che succedeva in casa e cercava sempre di proteggermi da ciò che poteva ferirmi ma ero abbastanza grande per comprendere. Caddi in depressione, molto brutta. Non mangiavo, non uscivo dalla mia camera. Avevo attacchi di panico durante la notte e a scuola. Così mia madre mi portò da uno psicologo e passai tre anni in terapia tra pastiglie e visite psicologiche.
Riuscii a superare il trauma rinascendo. Da lì mio fratello iniziò a lasciarmi di più i miei spazi, cominciando ad allenarsi. È sempre stato un patito della palestra. Poi un paio di anni fa convinse anche me a cominciare a fare massa, così adesso ho un corpo tonico e molto definito.
I seguenti anni dopo la mia depressione ormai finita, mia madre cominciò a lavorare di più per poter farci vivere meglio. Solo che si ritrovava a dover viaggiare molto per lavoro. Finché un anno fa prese la decisione di cercare un appartamento spazioso in centro qui a Seoul per venirci a vivere, lo comprò, lo arredò e pochi mesi fa iniziammo il trasloco.
Adesso sono qui e cerco di fare amicizia, di aprirmi con la gente e di essere grata per ciò che ho.
Chris: Avevi amici prima di trasferirti?
Y/n: Oddio si, avevo due migliori amiche che non mi si scrollavano di dosso, mai. E il mio migliore amico con cui poi ho avuto una piccola relazione. Poi non ha funzionato e siamo rimasti amici.
Ho deciso di troncare i rapporti venendo qui. Per renderlo meno doloroso per me. Nuova vita insomma.
Chris: Oh come ti capisco.

I think I need someone older | Christopher Bangchan🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora