1. A prima vista

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Il mattino seguente la sveglia continuò a suonare

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Il mattino seguente la sveglia continuò a suonare. Allungai una mano per spegnerla e mi precipitai giù dal letto, correndo a pre­pararmi.

«Buongiorno», dissi entrando nella piccola cucina in stile country di casa mia, inebriata dall'odore di biscotti al cacao.

«Buongiorno tesoro, dormito bene?», chiese mia madre, pren­dendo una tazza e adagiandola sul tavolo, su un sottobicchiere dalla fantasia floreale.

«Non proprio. In realtà non ho dormito affatto, sono troppo ecci­tata».

«Immagino. Scommetto che la tua mente è proiettata solo su Lara adesso», disse versandomi del latte e caffè

«Esatto! Mi conosci proprio bene», risposi addentando un croissant.

«Sono tua madre tesoro: se non ti conosco io, chi altri dovrebbe»

«Tutto questo casino per rivedere una ragazzina della tua età?», disse mio padre incredulo. Feci un respiro profondo e restai in silenzio senza dire nulla, continuando a consumare la mia colazione: non mi sarei fatta rovinare la giornata da lui.

«Che domande sono Adam?», chiese mia madre «Lara e Katie si conoscono da quando erano bambine e finalmente dopo tanto tempo hanno l'opportunità di rivedersi. È logico che reagisca così tua figlia. Lara non è solo "una ragazzina della sua stessa età" come la definisci tu»

«E con questo? La sua reazione è insensata» disse mio padre con un tono sprezzante.

«Ecco, ci risiamo», pensai.

I miei genitori litigavano ordinariamente da sempre, per qualun­que cosa. Questo perché mio padre lavorava continuamente tra­scu­rando mia madre, me e mia sorella. Inoltre, quando era a casa, ogni scusa era buona per screditarci. Mia madre era colei che, a mio avviso, subiva di più. Sapeva solo criticarla quando l'unica cosa che doveva fare era apprezzarla per la donna che era: re­sponsabile, accorta, attenta e dolce come nessun'altra.

«Buongiorno», disse mia sorella entrando in cucina, con la voce impastata dal sonno, mentre io la ringraziai mentalmente per aver interrotto la loro discussione.

«Buongiorno tesoro, dormito bene?», chiese mia madre.

«Così bene che ho maledetto la sveglia per avermi svegliato».

«Dai Maddy non sei felice? Oggi inizia la nostra vacanza», dissi entusiasta.

«Certo che sono felice, solo che mi sarebbe piaciuto dormire un altro po'».

«Certo che sono felice, solo che mi sarebbe piaciuto dormire un altro po'»

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