Capitolo 4

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Jennie non riusciva a scacciare la sensazione che qualcosa di strano stesse succedendo nella sua azienda. Decisa a scoprire la verità, aspettò che i suoi colleghi se ne andassero e si nascose nel magazzino. Il luogo, solitamente rumoroso e pieno di attività, era ora silenzioso, le luci al neon tremolanti che proiettavano ombre sinistre sulle pareti.

Approfittando della quiete, Jennie si mosse furtivamente verso l'area delle spedizioni. Notò un terminale abbandonato e decise di investigare. Accendendo lo schermo, scoprì una serie di registri di spedizione contrassegnati come "speciali". Esaminandoli, vide che questi includevano componenti tecnologici avanzati, alcuni dei quali non dovevano essere nemmeno disponibili sul mercato.

"Cos'è tutto questo?" mormorò Jennie, scorrendo i dati. Il suo cuore accelerava mentre continuava a leggere, scoprendo riferimenti a "operazioni segrete" e a "contatti esterni". Era chiaro che qualcosa di grosso stava accadendo, qualcosa che andava oltre il semplice lavoro di riparazione di droni.

Nel frattempo, al tempio abbandonato, Lisa e Rosé avanzavano con cautela lungo il corridoio oscuro. L'aria era fredda e umida, il silenzio rotto solo dal suono dei loro passi. Le pareti del corridoio erano decorate con antiche incisioni, raffiguranti scene di battaglie e misteriosi rituali.

Finalmente, le due ragazze raggiunsero una grande sala centrale, al cui centro si trovava una scala che scendeva nelle profondità della terra. "Dev'essere lì," disse Rosé, indicando la scala. "L'artefatto che stiamo cercando."

Lisa annuì, sentendo l'adrenalina che aumentava. "Siamo così vicine. Ma dobbiamo essere pronte per qualsiasi cosa."

Scendendo lentamente la scala, Lisa e Rosé si ritrovarono in una vasta stanza sotterranea. Al centro, su un piedistallo, brillava un oggetto luminoso, l'artefatto che avevano cercato. Era un cristallo grande come un pugno, incastonato in una base metallica intricata. Le sue superfici brillavano con una luce eterea, riflettendo i colori in tutte le direzioni.

Ma non appena si avvicinarono, le trappole si attivarono. Dardi vennero lanciati dalle pareti, e il pavimento cominciò a tremare, rivelando trappole nascoste. Lisa reagì prontamente, afferrando Rosé per la mano e tirandola indietro. "Stai indietro!"

Rosé, con la sua calma usuale, valutò rapidamente la situazione. "Dobbiamo trovare un modo per disattivarle o aggirarle."

Con abilità e precisione, Lisa e Rosé evitarono i dardi e i pavimenti trappola. Lisa, usando il suo visore per analizzare le trappole, individuò un pannello di controllo nascosto e riuscì a disattivare le difese. Finalmente, si avvicinarono al piedistallo e Lisa afferrò l'artefatto.

"Ce l'abbiamo fatta," disse, il viso illuminato dalla soddisfazione. "Ora andiamo via prima che succeda qualcosa di peggio."

Ma mentre si preparavano a lasciare il tempio, la Gilda delle Ombre decise che era il momento di agire. I membri della Gilda, armati e pronti, scesero silenziosamente le scale, circondando la stanza. Il loro leader, con il volto nascosto dalla maschera, si fece avanti con un sorriso freddo.

"Sembra che abbiate fatto tutto il lavoro per noi," disse, la voce carica di disprezzo. "Ora, consegnateci l'artefatto e non ci saranno problemi."

Lisa e Rosé si girarono di scatto, pronti a difendersi. "Non pensavamo che foste così codardi da farci fare tutto il lavoro," rispose Lisa, stringendo l'artefatto con forza. "Ma se volete davvero l'artefatto, dovrete prenderlo con la forza."

Il leader della Gilda sorrise sotto la maschera. "Come volete," disse, dando il segnale ai suoi uomini di avanzare.

Nello stesso momento, Jennie, ancora nel magazzino, riuscì a scaricare alcune delle informazioni dal terminale su una chiavetta USB. Mentre stava per andarsene, sentì dei passi avvicinarsi. Senza pensarci, si nascose dietro un grosso scaffale. Pochi istanti dopo, vide alcuni dei suoi colleghi entrare, parlando animatamente di una "consegna speciale" prevista per quella notte.

Jennie rimase immobile, trattenendo il respiro. Quando finalmente si sentirono sicuri che nessuno li avesse sentiti, i colleghi uscirono. Jennie sapeva che doveva scoprire di più su quella consegna, ma per ora, doveva trovare un modo per uscire senza essere vista.

Al tempio, la situazione si faceva sempre più tesa. Lisa e Rosé, con l'artefatto in mano, si prepararono a difendersi. Il conflitto era inevitabile, e le due ragazze sapevano che la Gilda delle Ombre non avrebbe esitato a usare la forza per ottenere ciò che volevano.

La lotta per l'artefatto era appena iniziata, e il destino di Lisa, Rosé e Jennie sembrava sempre più intrecciato con i misteri e i pericoli nascosti sotto la superficie di NeoCity.

NEON CITY || JENLISA FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora