VII

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pov dadda

sono assorto nei miei pensieri, la testa altrove e il corpo in macchina. asia si é messa a dormire dopo il viaggio largo che abbiamo fatto per cercare di calmarla. si é agitata e calmata ogni due secondi, non capiva come fosse arrivato lì, come mai non era riuscita a difendersi..semplicemente era sconvolta. gli ho detto di non preoccuparsi, che ne avremmo parlato domani e di riposarsi durante il tragitto verso casa.

sono più preoccupato di lei. preoccupato del fatto che l'ha trovata così facilmente pur non sapendo dove fosse, preoccupato del fatto che l'ha picchiata senza pudore, preoccupato perché non so quale sarà la sua prossima mossa...

sono così sovra pensiero che non mi sono neanche accorto di essere arrivato davanti casa, parcheggiato, spento la macchina e di essermi messo a fissare asia.

perché dovrebbe far del male a una persona come lei? ha fatto qualcosa di così orrendo da trattarla così? e se ha fatto qualcosa di brutto, cosa?

non la conosco da molto ma non mi sembra una persona così orrenda da fare una cosa del genere.

-asia..siamo arrivati a casa- tento di svegliarla, ma inutilmente

-asia, dai svegliati- ritento invano.

decido di smuoverla un po' con la mano, magari si sveglia.

fortunatamente, con molta fatica, si sveglia. lentamente apre gli occhi

-dove siamo?- chiede con la voce impastata dal sonno. non so perché ma questa voce mi fa uno strano effetto..

-siamo a casa- rispondo calmo
-sta notte verrai a dormire da me, per sicurezza-

-cosa? non ce n'è bisogno, tranquillo-
si agita sul sedile

-dico davvero asia, non posso fare molto, ma se posso proteggerti anche un minimo lo faccio. tu sta sera dormirai da me punto- dico autoritario

non sono mai stato cosi deciso in vita mia. mai.

-non voglio disturbare...- lo dice con una voce molto flebile, talmente bassa che non so come io l'abbia sentita

-asia. tu non disturbi. te lo sto chiedendo io di venire, più che chiedendo é un ordine in realtà. voglio solo essere sicuro, per favore- gli chiedo molto speranzoso

-va bene, verrò. tu però mi devi spiegare quella cosa che hai lasciato in sospeso in discoteca-

-va bene, un patto eh- dico sorridendo

-un patto- mi sorride con molta tenerezza

distolgo lo sguardo dai suoi occhi. sarò ubriaco ma questa sera asia mi fa uno strano effetto, effetto che conosco molto bene ma non voglio renderlo vero

scendiamo contemporaneamente dalla macchina e ci avviamo al cancello di casa. sfortunatamente la sfiga non gira solo per la ragazza vicino a me, ma ora si é girata verso di me la sfiga

-ah quindi te la fai già con altre ragazze?-

martina.

-non sono affari tuoi martina- rispondo a denti stretti

-non sono affari miei? sono giorni che ti scrivo e chiamo. da due giorni vengo anche sotto casa solo per parlare e chiarire e..-

-e cosa, però poi fare come le ultime due possibilità che ti ho dato? di dare di matto se incontro una fan? se ci parlo e faccio foto? che fai la pazza isterica e non mi lasci uscire di casa? grazie ma no grazie. ora fammi, facci entrare in casa e sparisci dalla mia vita. non ti darò altre occasioni. addio-

sputo fuori con rabbia

-ti prego dadda, mi manchi. e poi non mi mettere in cattiva luce con la tua nuova puttana, io non sono così. io sono molto meglio e non do di matto. mi manchi. torna da me per favore-

mi sono fermato a una parola. 1 parola 7 lettere 1 insulto

-nuova puttana? martina, sparisci. subito- ringhio

-ma..-

-nessun ma, vattene! non puoi spuntare solo per il fatto che i tuoi fan ti chiedono perché sei senza ragazzo e vieni dal primo sfigati che ti ha dato tante possibilità. io sono andato avanti perché non voglio più soffrire per una stanza come te, mai più! e non chiamare mai più lei- dico indicando asia
- non la chiamare mai più puttana. ti avverto- dico ormai mezzo urlando

ho il fiato corto, sono molto agitato e incazzato con martina

-dadda calmo- dice una voce sottile mentre mi prende il braccio

-calmati o avrai un attacco di panico. lascia perdere e entriamo che tu ti devi calmare e io ho freddo- mi dice asia fissandomi dal basso

-va bene- dico serio, troppo serio

sorpassiamo martina ed entriamo nel cancello e poi nel palazzo

-passi solo un secondo a casa per prendere lo spazzolino-

-va bene, non ti preoccupare,io ti aspetto fuori-

-ok- dice sbadigliando ed entrando in casa

io mi attacco al muro e ripenso a cosa é appena successo qua fuori. che pazzia, mi sono messo ad urlare, a milano per difendere asia.

-eccomi- dice chiudendo la porta con un clack

mi avvicino alla mia porta e la apro, per poi indicare l'entrata a asia

entra molto lentamente e inizia a guardarsi attorno molto incuriosita

-é simile alla mia, vabbè sì grazie é lo stesso palazzo- dice dandosi da sola la risposta e rido appena

-il bagno é di là e la camera é subito lì a destra -

-ok grazie- dice sparendo in bagno

io ne approfitto per bere un bicchiere di acqua fresca e di perderti nuovamente nei miei pensieri

-dadda devo tornare a casa, ho dimenticato il pigiama- dice imbarazzata

-no non ti preoccupare, prendi una mia maglia, tanto é comoda per dormire e a te sta larga-

-sicuro? non ci metto tanto a tornare di là-

-sicuro, smettila di preoccuparti. arrivo a darti la maglia-

-ok- dice sparendo in camera mia

mi giro per posare il bicchiere nel lavandino e mi dirigo in camera

prendo una maglietta a caso dal cassetto e glie la lancio sul letto

-ecco questa dovrebbe essere quella più piccola che ho- ammeto

-non ti preoccupare, mi va benissimo-

-io vado a dormire sul divano, se ti serve qualcosa sono di là-

-mh, non é che potresti rimanere di qua? sì ho paura che mi possa trovare-

-va bene non ti preoccupare- dico subito

mi sdraiai di fianco a lei e spensi tutte le luci

- grazie- disse sincera asia

-di cosa?-

-di avermi chiesto di venire da te. effettivamente ho paura. quindi ti ringrazio. non mi devi neanche dare spiegazioni su quello che mi hai detto in discoteca, ho capito tutto qua fuori e mi dispiace tanto-

-non ti preoccupare, ora riposa che é tardi- dissi

presi il telecomando e accesi la tv mettendo un film. dopo poco asia già era nelle braccia di morfeo, e non ci misi tanto ad addormentarmi anche io

il filo che ci unisce~ dadda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora