XV

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- ASIA!!- urló per prima Noah saltandomi letteralmente addosso

-ciao Noah, sono felice di rivederti!- dissi con un po' di fatica visto che mi stava letteralmente stritolando

-eh, posso salutarla anche io o ti sei impossessata di lei?- chiese giulia

-no, va via tu- disse scherzando Noah

-giulia ti prego aiutami, mi sta soffocando- dissi tendendo un braccio verso di essa

in tutto ciò dadda, richi ed awed se la stavano ridendo alla grande

-che cazzo ridete bastardi- dissi ridendo

nel mentre giulia era riuscita a staccarmi di dosso Noah e ad abbracciarmi. mi strinse forte anche lei, ma meno.

io e giulia ci conoscevamo dall'asilo, e il nostro é sempre stato un rapporto parecchio strano. all'asilo andava tutto bene. elementari e inizio medie no, poi é cambiata drasticamente di carattere ed é diventata la persona più dolce del mondo, pur sempre una stronza, ma con me é un orsacchiotto e ci volevamo un mondo di bene, per me lei é la mia ancora di salvezza.

con Noah in realtà non so come sia nata la nostra amicizia. ci siamo conosciute alle superiori, ma sin da subito ci odiavamo, poi dalla terza non so cosa sia successo. abbiamo iniziato a parlare per non so quale motivo e ora eccoci qua.

-scusa non mi sono presentata, sono giulia- disse a dadda

-io daniel, ma chiamami anche dadda-

-oh ok- disse stringendo la sua mano

-io sono Noah- si presentò

-piacere- disse stringendo la mano anche a lei

-hai una bella casa- disse giulia rivolgendosi a me

-oh no questa non é casa mia, é casa sua- spiegai indicando dadda alla fine

-ah ok, mi sembrava strano che avessi rincominciato a suonare la chitarra- disse noah

-guarda che c'è la mia vecchia chitarra a casa eh, chiusa nell'armadio, ma c'è- dissi infastidita

mi dava fastidio quell'argomento.

amavo suonare la chitarra, mentirei se dicessi che non la suono da anni, ogni tanto mi ritrovo a suonare cose confuse. non sono più allenata da anni, non sono più abituata. ho dovuto smettere per tutte le prese in giro che ho ricevuto quando ero ragazzina, non so il motivo ma ero sempre presa di mira per tutto.

"non voglio che dadda scopri questo mio lato"

-suonavi?- mi chiesero in sincro dadda e awed

-andiamo, voglio vedere casa tua- disse giulia prendendomi sotto braccio capendo la situazione

lei sapeva tutto della mia infanzia e adolescenza siccome siamo cresciute assieme, e sapeva benissimo che mi faceva male parlarne.

-ok, é la porta a destra, non dobbiamo uscire da sto palazzo- la avvisai quando mi accorsi che stava andando verso il portone

-dillo prima- disse girandosi e tirandomi in uno strattone unico ma deciso

a momenti mi lancia per terra

gli indicai la porta e lei ci si fiondò dentro. avevo lasciato la porta chiusa ma non a chiave perché tanto ero lì vicino

in tutto ciò i ragazzi erano rimasti a guardare la scena ridendo, noah compresa

giulia perlustrò per tutta casa, e appena finito disse che era carina

-é carina, ma un po' spoglia, non me lo aspettavo da te- disse...delusa?

il filo che ci unisce~ dadda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora