Quattro.

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Eyes don't lie,
Isabel LaRosa


La nave con lo stemma Targaryen attraccò a Roccia del Drago.  Maegelle saltellava sulla nave in trepidante attesa.

«Maegelle! Vieni» la chiamò sua madre tendendole una mano.

Maegelle si avvicinò di corsa e le strinse la mano, mentre si avvicinava e dava un bacio veloce sul pancione di sua madre.

«Quando andiamo mamma?» pregò Maegelle.

Rhaenyra e Laenor si scambiarono sguardo ridacchiando.

«Subito

Gli occhi di Maegelle brillavano come mai prima di quel momento.

Scesero insieme nel Monte dei Draghi, mentre Maegelle canticchiava la vecchia canzone dedicata ad Aegon il Conquistatore. Hāros Bartossi, era stato suo zio Daemon a parlarle di quella canzone e suo nonno Viserys ad insegnargliela.

I suoi genitori non le dissero niente, lasciarono che fosse lei a decidere dove andare, con alle loro spalle sia Syrax che Seasmoke, nel caso qualcosa andasse storto.

Finché ella non si bloccò di botto, avevano già superato diverse grotte, contenenti probabilmente diverse uova e una di quelle più nascoste certamente Vermithor.

Si addentrò in una di quelle grotte in silenzio finché non vide il drago che cercava lei, che aveva sentito ancora prima di entrare.

«Ciao Gēliotīkun» sussurrò e quella aprì un occhio rimanendo però ferma dov'era, intenta a comprendere fin dove si sarebbe spinta quella piccola umana. «Lykiri Gēliotīkun.»

Alzò una mano in direzione del drago argentato appartenuto un tempo ad Alysanne Targaryen la Buona, moglie di Jaehaerys.

«Ali d'Argento.» mormorò Laenor e Rhaenyra si avvicinò di un passo alla figlia svegliando completamente la bestia che ringhiò leggermente completamente destata dal suo sonno.

«Stai indietro madre. È il mio momento.»

Così Rhaenyra arretrò con il cuore in gola, appoggiandosi a Syrax.

«Non preoccuparti, voglio solo essere tua amica. Lykirī Gēliotīkun. Dohaerās

Ali d'Argento emise un verso e si avvicinò a Maegelle inspirando il suo odore ed espirando poco dopo, spostandole i capelli con quell'aria calda che fece ridacchiare la bambina.

«Zaldrīzes rȳbus, lo mērī udrirzi Valyrio eglio ȳdrassua» le ricordò sua madre, dato che a breve sarebbe salita a dorso di drago. E se fino ad ora l'aveva fatto, non sapeva ciò che potesse succedere una volta salita sopra.

(Un drago ascolta solo se parli in Alto Valyriano.)

«Il mio nome è Maegelle, comunque. Figlia dell'erede al trono Rhaenyra.» spiegò al drago arrampicandosi sul suo dorso e quando si sedette un enorme sorriso prese vita sul suo volto.

Aspetto che anche i suoi genitori la imitassero così da dare i comandi a Silverwing.

«Rȳbās Gēliotīkun, Sōvēs

𝙂𝙧𝙚𝙚𝙣 𝙖𝙨 𝙒𝙖𝙧 // 𝘼𝙚𝙜𝙤𝙣 𝙄𝙄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora