Capitolo 6

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"Ma lui non ti ha mai fatto niente!

Un testimone è colpevole come l'assassino. L'assassino uccide,

 il testimone osserva senza fare nulla"

Sono passate due settimane da quando Margareth è uscita dall'ospedale, si sta riprendendo in fretta, dicono i medici. Io vivo ancora da Matt e stranamente mio padre non si è più fatto vivo.

Subito dopo aver fatto colazione, andiamo a casa di Meg, che, dato che è domenica, ci ha invitati a casa sua, doveva parlarci, credo

Mi infilo un top e dei jeans ed esco cercando di non guardarmi allo specchio.

Quando la ragazza ci apre non ha la solita aria spensierata che la contraddistingue <<Cosa è successo?>> chiedo allarmata

Lei fa un sospiro profondo e ci invita a sederci sul divano, davanti alla televisione accesa impostata sul telegiornale, a basso volume 

<<Tanto prima o poi lo verrete a sapere... Bhe... sapete quando sono andata all'ospedale?>> inizia, ma viene interrotta dalla tv

"Incidente sulla New England Thruway, due feriti ed un decesso. Le vittime Arthur Wilson e Rose Smith sono state trasportate dall'ambulanza in urgenza, invece Dylan Johnosn non ce l'ha fatta, morendo sul colpo. Le nostre condoglianze ai figli, Cameron e Charlotte Johnson"

Aspettate, che cosa? 

<<Char, quello... è tuo padre?>> etrambi mi fissano increduli. Il problema è che non lo so nemmeno io...

Il mio telefono squilla, Cameron mi sta chiamando.

<<Non sapevo avessi ancora il mio numero>> Dico acida, 

<<Charlotte non cominciare a fare la bambina, papà è morto>>  

<<Ho visto, e sinceramente godo tantissimo>>

<<Stai zitta, tu devi solo ringraziarmi, visto che ti ho presa sotto custodia fino ai 18>>

Mi sale un conato <<In... in che senso?>>

<<Nel senso che hai 17 anni e non 18, quindi se io non ti avessi diciamo "adottata" tu saresti in un orfanatrofio>> 

<<Posso stare da Matt o da Margareth?>> chiedo speranzosa, ma la mia domanda viene troncata con un "No" secco e deciso, al che stacco la chiamata e mi risiedo sul divano

<<Allora? Tuo padre è veramente morto?>> chiede Meg

<<Sì, ma dato che non sono maggiorenne devo vivere con mio fratello...>> 

<<Ma tuo fratello...>> inizia Matthew facendo un segno con gli occhi, che purtroppo nota anche Meg

<<Tuo fratello cosa?>>

<<Char, diglielo>> mi incita Matt

<<Dirmi cosa?>> Margareth sembra sempre più curiosa. Incenerisco Matthew con lo sguardo e decido di raccontarle tutto

***

<<Quindi tuo padre ti picchiava e tu non me l'hai mai detto?!>> Meg è furiosa, ed un po' la capisco

<<Volevo proteggerti... almeno tu>> mi vengono le lacrime agli occhi. Non mi piace litigare con lei. 

<<E perchè lo hai detto a Matthew  e non anche a me? Avrei potuto aiutarti...>> Sembra... delusa

<<Matt lo ha scoperto da solo. Se così non fosse stato non lo avrei detto neanche a lui. E poi mi ha intimato d non dirlo a nessuno; mi avrebbe riempito di botte...>>

<<Ti... ti faceva tanto male?>> chiede in un sussurro

<<No, non così tanto>> Matt mi rifila un'occhiataccia, ma lo ignoro

<<E allora i lividi sul braccio di chi erano?>>

<<Suoi ma...>> cerco delle scusanti ma non le trovo. <<Bhe, sì, a volte mi faceva un po' male ma...>>

<<Il suo "un po'male" sarebbero calci e pugni su tutto il corpo>> mi interrompe il mio migliore amico

Non avrebbe dovuto dirglielo. Meg è la più sensibile, infatti viene da me con gli occhi lucidi

<<Mi dispiace...>> dice tra le lacrime 

<<Meg, stai tranquilla, non centri nulla, non ti devi scusare>>

Mi siedo più vicino a lei e la abbraccio, facendola raggomitolare contro di me

<<Sì, è colpa mia. Avrei dovuto accorgermene, sei la mia migliore amica>>

Io cerco di tranquillizzarla, accarezzandole la testa, ma lei continua a piangere 

Matt si unisce all'abbraccio e stringe entrambe, cercando insime a me di far smettere di piangere la nostra migliore amica

<<Non pensarci Meg, ormai è morto>> esordisce, poi sembra colto da un'illuminazione

<<Tuo fratello>> inizia squadrandomi <<Lui, ti ha mai picchiato?>>

<<No>> rispondo. È la verità. Lui non mi ha mai toccato; ma non è meno colpevole di mio padre dato che mentre io soffrivo lui se la rideva

Scaccio via quei pensieri dalla testa e mi concentro su Matthew, che mi propone di andare a casa sua, per rifare la valigia. 

Io accetto e ci incamminiamo verso casa 

Ding!  Mi è arrivato un messaggio da Jason

Oggi pomeriggio puoi uscire? Se non puoi fa lo stesso, ti amo!

Inconsapevolmente sorrido e Matt si incuriosisce

<<Chi era?>> chiede anche lui sorridente

<<Jason, mi ha chiesto di uscire e mi ha scritto che mi ama!>>  Esclamo felice buttandogli le braccia al collo

Lui sembra tentennare, ma poi mi stringe a se' con forza

Quando mi stacco vedo che ha gli occhi lucidi

<<Qualcosa non va?>> chiedo ingenuamente

Lui deglutisce, prima di rispondermi <<No, sono solo stanco>>

***

<<Ciao piccola>> dice Jason appena arrivo. Ho appena sistemato di nuovo la mia roba in camera mia, poi sono andata al parco per l'appuntamento

Sorrido a quel nomignolo. Matt lo usa sempre per rassicurarmi, quando piango

<<Hei>>

<<Domani sera c'è il mio compleanno, vuoi venire?>> chiede eccitato

<<Dove lo fai?>> 

<<In discoteca, alle 22 >>

<<Ci sarò>> rispondo sorridente

***

Ciao a tutti! Lo so, questo capitolo è molto corto e fa abbastanza schifo e mi dispiace, ma ho cercato di farlo velocemente, perchè in questa settimana sono stata abbastanza impegnata😢😢

Mi farò perdonare con il prossimo capitolo, che sarà (udite e udite) Il pov di Matt! Lo farò durare per tutto il capitolo e capirete un po' più di cosine anche dal suo punto di vista. ❤️
(Fidatevi, cambieranno molte ship!)

Ho cercato di mettere qualche indizietto in ogni captolo (su quello che scoprirete da Matt) ma non so' in quanti di voi se ne siano accorti, credo quasi nessuno...🤫🤫

Comunque sia ora vi lascio ciaooo!

P.s. secondo voi quando si deciderà Margareth a dire agli altri cio che deve?

Take me awayWhere stories live. Discover now