Come tutte le sere ormai da un mese, mio marito alle 23 era ancora al lavoro. Solitamente non riuscivo ad aspettarlo, poiché crollavo prima, ma questa sera era diverso.
Preparai una cena romantica a base di carne, accesi le candele e versai il vino nei bicchieri. Poi mi andai a farmi una doccia, depilarmi tutta e non misi l'intimo, cosa che lo faceva impazzire, ed indossai un vestito che non copriva neanche metà del mio grosso culo e per poco la mia quarta non fuoriusciva dallo scollo.
Verso le 23 e 30 mio marito arrivò a casa. "Scusami amore, ma-." si bloccò dopo avermi visto, morse il labbro inferiore e mi avvicinai per baciarlo. "Siamo eleganti oggi, eh?" disse dopo avermi baciata "Beh, oggi hai lavorato molto" dissi mentre lo avvicinavo ancora più a me tirandolo per la cravatta delicatamente "quindi ti meriti una sorpresina." "E di che sorpresa si tratta?" mi chiese palpandomi il sedere e poi stringedomelo "Lo scoprirai tra poco" dissi ad un soffio dal suo orecchio.
Mangiammo continuando a lanciarci sguardi colmi di passione, mi feci scappare un gemito dovuto dalla tensione che c'era tra di noi. Si alzò e venne verso di me poi mi baciò, mi alzai anche io e con le mani tra i suoi capelli già arruffati mi sedetti sul tavolo. Scese con i baci e creò una scia sul mio collo e poi sulla mia scollatura, ansimavo e la cosa mi piaceva molto. Mise una mano nella scollatura e quando vide che non avevo il reggiseno sussurrò "Mi conosci troppo bene." ricominciammo a baciarci appassionatamente e nel frattempo stringeva nella sua mano il mio seno sinistro. Poi si inginocchiò e mi alzò il vestitino, sorrise quando vide la mia intimità umida e mi guardò negli occhi "Ci conosciamo da così tanto tempo ed ancora reagisci così ad un mio bacio?" non feci in tempo a rispondere che mi ritrovai a gemere. Iniziò a baciare il mio interno coscia e poi la figa, dopo poco la iniziò a leccarla e succhiare il mio clitoride già enorme.
Con una mano mi manteneva le cosce aperte, mentre con l'altra si muoveva dentro di me ed io gemevo finché non venni sulle sue dita che leccò e poi rimise dentro spingendo ancora più forte. Inarcai la schiena e dalla scollatura uscì una mia tetta che subito iniziò a stringere e succhiare il capezzolo ovviamente duro e teso mentre continuava a muoversi velocemente facendomi venire un'altra volta. Dopo poco mi levò il vestito e mi stese sul tavolo ormai quasi vuoto ad eccezione dei calici e della bottiglia di vino che prese e me la versò sui miei seni e sulla mia pancia, poi iniziò a leccarmi tutta continuando a spingere. Vennì di nuovo sulle sue dita che sta volta me le fece succhiare e leccare facendolo eccitare fortemente.
Levò le dita, si slacciò la cintura, fece cadere i pantaloni lungo le caviglie e iniziò a tastarsi il cazzo ormai duro. Si alzò su una sedia, si levò i boxer ed iniziò a masturbarsi, guardai la sua erezione con eccitazione e desiderio. Mi alzai e mi avvicinai al suo cazzo "Aspettavo ti alzassi." disse con voce roca e così sexy da farti scivolare le mutandine. "È tutto tuo piccola." mi prese dalla nuca e mi avvicinò al suo pene enorme e eretto, si masturbò ancora un pò con la mia faccia e dopo lo presi in bocca. Facevo su e giù con la lingua mentre giocavo con le sue palle, mi venne in bocca, ingoiai e continuai succhiandolo più forte di prima, volevo non fargli pensare per un pò al lavoro che lo teneva sempre più distante da me.
Venne 2 volte, poi mi prese in braccio, aprì le mie gambe e mise i miei polpacci sulle sue spalle ed iniziò a leccarla e a stuzzicarmi il clitoride ormai sfinito. Gemevo ed ansimavo molto forte per il piacere che provavo nel sentire la sua lingua esperta dentro di me, mentre leccava iniziò a salire le scale fino a quando non arrivammo nella nostra camera da letto. Mi stese e mi baciò così appassionatamente che mi eccitai e per poco non vennì di nuovo, poi mi rigirò e mi mise a pecorella e fece entrare prima due dita nel mio buco del culo d poi la sua asta di ferro "Piccola sei più stretta del solito" mi disse mentre continuava a spingere sempre più forte ed io vennì sul lenzuolo. Mi rigirò, mi aprì le gambe e ne posizionò una sulla sua spalla e poi ricominciò con le spinte e per poco non cedetti. Uscì da me e misi lui sotto di me, iniziai a leccargli la tartaruga e feci dei succhiotti sul suo petto e sul suo collo, poi passai al suo cazzo; mi strusciai vivamente, lo presi in bocca e succhiai finché non venne, ma non mi bastava, volevo di più. Iniziai a fare su e giù con la lingua e a massaggiargli le palle, venne due volte e io ingoiai sonoramente guardandolo negli occhi. Poi mi strusciai ancora un pò e dopo mi sedetti con il mio sedere morbido sulla sua faccia dove venni di nuovo grazie alla sua lingua che mi conosce più di qualunque cosa al mondo. Feci per alzarmi ma lui mise la mia intimità fradicia davanti a lui e continuò a leccarla anche dopo che venni, mi curvavo con la schiena ad ogni leccata fin troppo eccitante, finché lui non mi lasciò andare. Mi distesi affianco a lui e ci baciammo.
Sentivo il mio sapore sulle sue labbra e sulla sua lingua e ciò mi fece scappare un gemito che cercai di trattenere ma che lui udi comunque. Dopo 10 minuti di baci appoggiò la sua fronte sulla mia e mi disse con voce calda ed eccitante "Grazie per questo, principessina." "Prego mio piccolo principe." e ci addormentammo così, abbracciati ed ancora più innamorati di prima.