igiene dentale

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"Scusi il ritardo..." dissi alla segretaria "c'era molto traffico." "Non si preoccupi, il dottore la sta aspettando nell'ultima saletta a destra." mi rispose lei educatamente. Annuii e mi incamminai verso il corridoio.

Arrivata nella saletta trovai l'uomo più sexy sulla faccia della terra; alto, biondo cenere, mani venose, occhi color mare che trafiggevano l'anima, abbronzato e con la mascella pronunciata. Entrai e lui era seduto su una sedia accanto al lettino, dove successivamente mi sdraiai. Si avvicinò e mi fece aprire la bocca, non aveva i guanti e si mordeva il labbro inferiore, poi disse "Succhia.", all'inizio non capì, poi con un cenno del capo mi indicò le sue dita ed iniziai a succhiarle e non solo, ci giocavo con la lingua e le leccavo. Lui ansimava e mi guardava dritto negli occhi, cosa che mi fece quasi eccitare. Poi mentre succhiavo sentii la mia gonnellina alzarsi e un dito toccarmi la vagina attraverso il sottile strato delle mutandine, poi il dito andò dentro le mie mutandine dove c'era la mia vagina già umida e quando lo notò gli scappò una risatina. Infilò prima l'indice che muoveva delicatamente e con molta attenzione, e poi anche l'anulare con il quale non riuscì a contenersi e iniziò a muoversi più velocemente. Nel mentre io succhiavo le sue dita ed ogni tanto gemevo per le spinte irregolari, poi levò le dita dalla mia bocca, ed ancora dentro di me si stese sopra di me e iniziò a baciarmi con passione e ferocia, come se aspettasse questo bacio da molto tempo.

Poi mi sfilò completamente le mutandine ed infilò tutta la mano nella mia figa, iniziai a gemere più forte e a muovermi con il bacino verso le sue dita esperte. Iniziò a stuzzicare il clitoride con i polpastrelli compiendo movimenti circolari e in poco vennì sulle sue dita "Sei così sexy." disse tra un bacio ed un altro, poi mi sfilò anche la gonnellina ed infilò la mano libera nel mio reggiseno ed iniziò a palpare la mia terza alta e soda e a stringere i capezzoli già induriti.  Levò anche la mia maglietta e il mio reggiseno ed iniziò a concentrarsi sul mio seno che leccava e tastava senza fermarsi un secondo, succhiava i capezzoli, li mordicchiava e massaggiava i miei seni con una sensualità che in poco mi fece venire di nuovo sulla sua mano, ormai diventata parte della mia figa. Poi levò la mano e me la fece leccare e poi succhiare, sentire il mio sapore su di lui mi eccitava terribilmente e fece aprire le mie gambe, lui lo vide e tolse la mano dalla mia bocca e la rimise dentro.

Iniziai a spogliarlo, gli sbottonai la camicia sotto la quale si trovavano addominali perfettamente scolpiti, poi sbottonai la zip dei suoi pantaloni, dalla quale per poco non fuoriusciva la sua grossa erezione. Gli sfilai i pantaloni e gli massaggiai il cazzo, poi lo misi sotto di me e mentre con la mano continuavo a massaggiare, gli feci dei succhiotti sui pettorali e poi mi struciai sui suoi addominali fin troppo eccitanti. Mi avvicinai alla sua bocca con la figa fradicia mentre mi strusciavo su di lui, e iniziò a leccarmela e ogni tanto spingeva con la lingua dentro ed io gemevo fortemente. Vennì sulla sua lingua, ma lui non si staccò e continuò a leccarmi mentre io muovevo il bacino con urgenza verso di lui e con la mano continuavo a tastargli l'erezione, poi a malincuore mi staccai da quella lingua preziosa e gli sfilai i boxer. È poco dire che era enorme, era già duro ed eccitato come non mai, in più non era meno lungo di 35cm. Mi strusciai prima un pò sopra e poi iniziai a baciarlo delicatamente, come per farlo soffrire prima di prenderlo in bocca, poi lentamente mi inginocchiai e dissi "Mettimelo.", si alzò ed infilò il suo pene nella mia bocca, iniziai a leccarlo come un gelato, poi lo succhiai e lui venne. Ingoiai e continuai a succhiarlo con ancora più desiderio e passione mentre giocavo con le sue palle ormai sudate. Venne di nuovo imprecando sottovoce, poi mi mise a pancia in giù sul lettino, mi alzò il culo, mi baciò le natiche e leccò il mio buco troppo stretto per il suo cazzo, prese un preservativo dalla tasca dei jeans e penetrò dentro di me con forza. Emisi un orgasmo molto forte e le mie gambe iniziarono a tremare, lui non se ne curò e continuò con le spinte anche quando vennì per tre volte di seguito. Poi levò il suo cazzo e mi massaggiò il culo e leccò il mio buco del culo. Poi mi rigirò e limonammo mentre si muoveva dentro di me con delicatezza con le sue dita esperte.

Ci staccammo e rivestimmo come se non fosse successo nulla, poi mi disse con malizia "Hai i denti rovinati, ti prendo un appuntamento per giovedì?" "Molto volentieri dottore", dissi mordendomi il labbro inferiore e guardando il suo pene ancora eretto, mi inginocchiai, lo baciai da sopra il pantaloni e poi ci baciammo.

quei fottutamente bravi ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora