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Il sole del pomeriggio stava calando, colorando il cielo di sfumature dorate, mentre Splendora si trovava nella torre d'astronomia, sola con i suoi pensieri. Il vento leggero le scompigliava i capelli, ma lei non ci badava. Il panorama mozzafiato che si estendeva davanti a lei non riusciva a distrarla dal tutto quello che la tormentava.

Le lacrime iniziarono a scorrere silenziose lungo le sue guance, le aveva trattenute troppo a lungo, e ora si sentiva incapace di fermarle. L'incontro con Christopher le aveva lasciato un peso insopportabile, e l'angoscia di dover fare una scelta impossibile la stava logorando. 

Non sapeva se rivelare a Remus che Christopher conosceva il suo segreto. La paura che questo potesse distruggere la vita di Remus a Hogwarts la paralizzava. L'immagine di Remus, con il suo sorriso gentile e il suo sguardo pieno di affetto:  come avrebbe potuto guardarlo negli occhi, sapendo di aver nascosto un pericolo così grande?  

Le domande senza risposta si accumulavano nella sua mente, un fardello insostenibile, mentre le lacrime continuavano a scendere, portando con sé tutta la sua frustrazione.

Improvvisamente, il suono di passi  sulle scale di pietra interruppe il suo momento di solitudine. Splendora alzò lo sguardo, asciugando frettolosamente le lacrime con il dorso della mano. Il cuore le batteva più forte, e nel mentre cercava di distinguere la figura che si avvicinava nella penombra.

Splendora riconobbe i capelli scuri e lo sguardo preoccupato di Sirius. Il suo amico si fermò per un momento, osservandola con attenzione, poi si avvicinò lentamente, quasi timoroso di disturbare la sua tristezza.

"Sirius " sussurrò Splendora schiarendosi la voce, cercando di nascondere il tremolio.

"Hey Splendora..Tutto bene? Come mai sei qui tutta sola? - chiese con voce gentile.- Aspetta, ma stai piangendo? Che è successo? Ancora Nott?" Strinse i pugni.

Splendora sentì un nuovo nodo formarsi in gola. "È... è complicato - disse, cercando di controllare i singhiozzi - Christopher sa il segreto di Remus. Minaccia di rivelarlo se non mi unisco ai Mangiamorte e... e se non accetto di stare al suo fianco. Non so se lo farà davvero o è solo per intimorirmi Sirius, ma io non so che cosa fare. Non ho detto niente a nessuno di questa storia, credimi" 

Le lacrime le rigarono nuovamente il viso,  Sirius la guardò, il suo volto si fece scuro di rabbia, ma il suo tono rimase calmo e protettivo, allentando i pugni nelle mani. 

Mentre lei spiegava la situazione, le minacce di Christopher e il suo terrore per il futuro di Remus, Sirius sentì un'ondata di rabbia . Ma sotto quella rabbia, c'era un dolore ancora più profondo. Amava Splendora, e vederla soffrire in quel modo gli spezzava il cuore.

"Quel verme - mormorò tra i denti serrati -  Non permetterò che ti costringa a fare qualcosa contro la tua volontà. E non lascerò che metta in pericolo Remus." Il ragazzo la strinse delicatamente tra le sue braccia.

"Non sei sola in questo - disse con fermezza - Troveremo un modo per affrontare Christopher, iniziando da quel passaggio segreto. Remus merita di sapere la verità, e insieme troveremo un modo per proteggerlo. Non permetteremo a quel serpente di rovinare le nostre vite."

Anche se la strada davanti a lei era ancora incerta e piena di ostacoli, sapeva di avere un amico su cui poteva contare. La presenza di Sirius le dava un po' di speranza, un barlume di luce in mezzo all'oscurità.

"Sirius - mormorò, la voce più ferma - grazie. Non so cosa farei senza di te, sei un amico "

Mentre pronunciava quelle parole, Sirius sentì una fitta di dolore. Voleva dirle quanto lei fosse importante per lui, quanto la amasse, ma sapeva che non era il momento. Doveva mettere da parte i suoi sentimenti per il bene di Splendora e di Remus. Doveva essere forte per lei.

Il ragazzo nascose l'amarezza e le sorrise, un sorriso rassicurante e affettuoso. 

"Andrà tutto bene, Splendora. Affronteremo questo insieme. E non dimenticare che siamo una squadra, nessuno di noi affronterà questo da solo, mai." 

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere Splendora, anche se significava mettere da parte i suoi sentimenti. L'amore che provava per lei lo spingeva a essere il suo sostegno, il suo rifugio, e avrebbe fatto tutto il possibile per farla sentire al sicuro.

In quel momento, mentre le stava accanto, Sirius capì che l'amore non significava solo desiderare qualcuno, ma anche essere disposto a sacrificarsi per il loro bene. E lui era pronto a farlo.

" Questa notte cercherò l'entrata del passaggio segreto." Disse asciugandosi di nuovo le lacrime con il dorso della mano.

" Perfetto, sempre più vicini al nostro obbiettivo! Se lo trovi, comunicacelo tramite gli specchi comunicanti, così lo sapremo anche noi!" Propose entusiasta, cercando di riportare in sù l'umore di entrambi.

Gli occhi di Splendora si soffermarono sul volto di Sirius, notando la serietà e la sincerità del suo sguardo. Per troppo tempo, lo aveva considerato solo come un ragazzo sbruffone e donnaiolo, sempre alla ricerca di attenzioni e avventure frivole. Ma in quel momento, mentre lo guardava, qualcosa dentro di lei cambiò.

Vide la preoccupazione nei suoi occhi, la determinazione di proteggerla e sostenerla. Si accorse delle linee di espressione che segnavano il suo volto, segni di tutte le volte che aveva sorriso, riso, ma anche affrontato le difficoltà. Si rese conto che Sirius non era solo l'immagine superficiale che aveva creato nella sua mente del ragazzo ribelle, ma quella di un ragazzo altrettanto fragile e con un grande cuore. 

La luce del tramonto gli donava un'aura quasi penetrante, mettendo in risalto i suoi lineamenti scolpiti e la profondità dei suoi occhi scuri. C'era qualcosa di irresistibile in lui, un'energia magnetica che non aveva mai percepito prima.

"Sirius - mormorò, sentendo un leggero rossore salire sulle guance, e il ragazzo si voltò verso di lei - mi dispiace se in passato ti ho giudicato troppo in fretta. Sei molto più di quello che pensavo."

Sirius la guardò, sorpreso dalle sue parole. Un sorriso un po' timido si formò sulle sue labbra. 

"Non devi scusarti, Splendora. All'inizio non ho fatto molto per farti pensare il contrario, ma sono felice di ciò che pensi ora."

I ragazzi si sorrisero a vicenda, per poi decidere di dirigersi verso la Sala Grande, in previsione della cena che si sarebbe tenuta tra pochi minuti.

🖤

La notte avvolgeva il castello di Hogwarts in un silenzio profondo, nel dormitorio delle ragazze di Serpeverde, Splendora attendeva con il respiro sospeso che  le sue compagne si addormentassero al più presto. 

Quando la notte finalmente cadde, con la mappa  stretta tra le sue mani e passi silenziosi come un'ombra, uscì dal dormitorio e attraversò il corridoio, sentendo il cuore battere forte. Ogni scricchiolio del pavimento la faceva trattenere il respiro.

Arrivata alla sala comune di Serpeverde, Splendora si fermò un attimo, scrutando attentamente l'oscurità che la circondava. Aprì con cura la Mappa del Malandrino, cercando di orientarsi tra i complicati passaggi sotterranei che si nascondevano sotto il castello. Segui con attenzione la linea tratteggiata che indicava un corridoio segreto nascosto dietro uno dei pesanti arazzi appesi alle pareti.

Sfiorò il tessuto con le dita e lo spostò di lato. Davanti a lei  tre pietre sporgenti attirarono la sua attenzione. Erano disposte in una forma triangolare, ognuna con un piccolo serpente inciso sopra. 

Le schiacciò, una dopo l'altra, e le pietre si mossero lentamente, girando su se stesse, fino a formare un'apertura. Un passaggio segreto si rivelò davanti ai suoi occhi:  Sapeva che questo passaggio era un'opportunità unica, ma anche che rappresentava un rischio enorme, sapeva anche che questo era solo l'inizio. 

Ora doveva comunicare con i suoi amici e prepararsi per ciò che li attendeva. 



Ephemeral Antidote - Remus Lupin [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora