Mi sveglio nel letto con un gran dolore al braccio, apro gli occhi e vedo la chiazza di sangue che ho lasciato come se nulla fosse sul mio braccio per tutta la notte.
Mi alzo e la disinfetto stringendo i denti dal dolore, metto un cerotto e lo ricopro con una benda color carne per mimetizzare un pó la ferita."Oggi non so se riesco a venire a prenderti al massimo chiama Papà" dice Clara mentre accosta "mi farò dare un passaggio" dico mentre apro la portiera "Linda é nostro padre" "lo so ed io non ci sto bene quanto te", sbatto la portiera e vado via.
Faccio il solito percorso tra le popolari e vado al trucco e parrucco.
"Linda oggi metterai questa tuta" mi mostra una tech nike rossa "ah si va bene" mi alzo la prendo e vado dietro un separé allestito per cambiarsi.
Infilo il pantalone con tantissima difficoltà.
É stretto.
Non entra nemmeno se stringo la pancia.
Provo la felpa che anche quella sta stretta.
La zip non sale e se la sforzo rischio di romperla.
"Ehm ragazze che taglia é?" Chiedo mostrandomi solo la faccia "una M perché?" Chiede una delle due "é che ecco" sospiro "non mi sta" ammetto imbarazzata "ma come la M é enorme come fa a non starti" dice sempre lei con affare arrogante "già" dico imbarazzata "non pensavo fossi così grassa" ride, inizio a piangere e corro via.
Corri non so dove ma mi scontro su qualcuno "scusa" dico senza guardarle la persona in faccia "Linda" tiro su la faccia e vedo lui.
"Zaccaria" dico "perché piangi" Chiede sempre nel suo modo freddo "no nulla devo andare" mi blocca prendendomi dal braccio e mi chiude tra le sue braccia calde "che é successo " Chiede con il mento sulla mia testa, faccio no con la testa per negare di non volerglielo dire "dimmi" mi tira su il viso facendo combaciare i nostri occhi color nocciola "ho provato dei vestiti e non mi stavano ho chiesto che taglia erano e le due ragazze del trucco mi hanno derisa dicendo che non si aspettavano che fossi così grassa" dico tra le lacrime "chi sono queste" indico le due ragazze in lontananza che stanno guardando il telefono.
"Va bene" mi prende per mano e mi trascina verso le due tipe.
"Chi delle due ha detto che Linda é grassa?" Chiede Zaccaria incazzato, le due non parlano e si gira a guardarmi, faccio un cenno con la testa per fargli capire che é la bionda alta "dimmi un pó che cazzo ti passa per quella testa é" urla "sai che cosa passa la gente a sentire le cazzate che escono dalla tua bocca?" Urla alla bionda "i-io" cerca di parlare lei "te sei una troia ecco cosa sei siete licenziate andatevene" Zaccaria mi trascina ancora una volta verso il portone del suo palazzo e si ferma "cosa devi metterti?" Chiede mentre si accende una sigaretta arrabbiato "una tech rossa" dico "ti do la mia" "no Zaccaria fa nulla" "smettila vieni" apre la porta e lo seguo fino al secondo piano, entriamo in casa sua e lo seguo fino alla camera da letto.
Apre l'armadio e tira fuori la tuta "tieni" la osservo bene "che taglia é?" Chiedi dubbiosa "una L" dice mentre si siede a guardarmi "forse mi sta" dico prendendola in mano "li c'è il bagno" me lo indica e ci entro.
Esco dal bagno con una piccola vittoria la tuta mi sta.
"Mi sta" dico aprendo la porta del bagno.
Zaccaria é lì seduto ancora che appena mi vede non mi stacca più gli occhi di dosso, sembra quasi incantato.
"Ti sta bene" dice nascondendo il suo tilt mentale "andiamo dai" si alza ma sta volta invece di prendermi per mano la manca e mi stringe il polso dove i svariati tagli fanno ancora tanto male "ahhh cazzo" mollo la presa e mi tocco il braccio "ho fatto così forte?" Chiede lui "no no non é nulla" dico mentre il dolore aumenta, Zaccaria mi prende il braccio, tira su la manica e vede la benda "che hai fatto qui" Chiede "nulla davvero" dico cercando di togliermi dalla sua presa "stai ferma" mi blocca e toglie la benda, il cerotto é zuppo di sangue "che cazzo" dice incazzato "che hai fatto dimmelo" "i-io, ieri sera é che" tremo e riinizio a piangere "calmati cazzo" mi ritrovo ancora una volta tra le sue braccia "respira e spiega" mi prende in braccio e ci sediamo sul letto io ancora avvinghiata a lui.
"Ieri sera ho mangiato tanto, ma troppo non mi sono controllata e durante la notte sono stata male fino a vomitare e dopo mi sono sentita in colpa e-eh mi sono tagliata" dico con la voce tremante mentre ho i suoi occhi addosso "cazzo" dice "non riesco a smettere" dico sempre piacendo.
Zac non dice nulla mi fissa, fa il giochetto del triangolo passa da un'occhio all'altro fino alle mie labbra, il mio cuore batte forte e non perché sto piangendo.
Ci avviciniamo lentamente e siamo naso contro naso, sento il suo respiro sulle mie labbra e il calore delle sue mani sul mio corpo.
"Lo fai con tutte vero" dico io sussurrando "questo no" dice e mi bacia, poso le mie mani sui suoi capelli mentre chiede accesso con la lingua che io non nego.
Ci stacchiamo dopo un pó e ci guardiamo.
"Non mi comporto mai con nessuna in questo modo e so cosa pensi ma é la verità" mi accarezza la guancia "e sai perché?" Chiedo fa no con la testa mentre inizia a parlare "mi stai facendo impazzire" ammette, mille le braccia dentro appoggiandosi a quelle mentre io sono ancora su di lui "vogliamo scendere?" Chiedo io mentre gioco con i lacci della sua felpa che indosso "non ancora" mi prende il viso e mi bacia....
La giornata dopo quel bacio va avanti benissimo.
Zac mi ha aiuatta con i tagli e mi ha anche chiesto di uscire stasera, non vedo l'ora.Parte 1
