capitolo nove.

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Dadda's pov:

Avevamo ordinato una pizza e stavamo guardando una puntata di esperienze d.m sul canale di simo, stavamo ridendo come due pazzi.
Detto sinceramente mi mancava sentirmi più rilassato, dopo la settimana chiuso in casa, perdendo anche gli allenamenti mi serviva ricominciare.

Vittoria si stava aprendo pian piano con me, ed ero felice di questo, anche se non del tutto. Non sapevo se aveva percepito quello che era successo in realtà,  il pensiero che avesse potuto capire magari l'avrebbe fatta sentire obbligata ad avvicinarsi; o semplicemente sono un paranoico, credo che anche la seconda opzione sia del tutto plausibile.

Nonostante le 300 paranoie che mi stavo inculcando inutilmente, mi faceva bene stare con lei. Riusciva a risucchiare ogni energia negativa, scorreva gioia in ogni angolo del mio corpo.
Mi sentivo libero ed a mio agio .

Puntai lo sguardo su di lei mentre si sbellicava dalle risate, era tremendamente bella mentre rideva.
Mi chiedevo se lei fosse a conoscenza della bellezza che emanava.

Mentre ero in preda dai pensieri, lei si accorse che la stavo guardando ed io girai il capo diventando leggermente rosso in viso, feci finta di niente ma ero stato colto con le mani nel sacco.

Mi passo la mano sulla spalla , accarezzandomela leggermente mentre puntò di nuovo lo sguardo sulla TV.

Dadda: vado a prendere dell'acqua,  tu ne vuoi?

Le chiesi gentilmente dandole una pacca sul ginocchio per poi restare con la mano immobile lì.
E devo ammetterlo, è davvero difficile mantenere il controllo con quei due occhioni che ha.

Lei annuì e mi sorrise ritornando subito a guardare la TV. Aprì il frigo e dopo una veloce occhiata mi resi conto che non c'era acqua fresca, così afferrai un succo, probabilmente fatto da vittoria.  Ne versai un po in due bicchieri appoggiati sul bancone, poi la vibrazione sul telefono di vittoria che era appoggiato sul bancone dove erano posizionati i bicchieri mi fece distrarre facendomi versare un po del succo sul tavolo.

Asciughi con il panno, senza conferire parola, non potevo immischiarmi negli affari di vittoria, era ingiusto. (La scrittrice aggiungerebbe un Cit. hahaha)

Quando poi nel mentre prendevo i bicchieri, il cellulare squillò di nuovo, lessi il nome sullo schermo "Yuri🥰"
Il mio sangue si gelò, il mio umore cambiò subito.
Era forse gelosia quello che stavo provando? Presi il cellulare e staccai la chiamata, spensi il telefono pensando:

"Questo coglione non può rompere il cazzo ora,  non ora."

Presi i bicchieri e andai nuovamente in camera di vittoria,  le mostrai i bicchieri e gliene diedi uno.
Le sorrisi e mi siedo dietro di lei,  letteralmente con le gambe aperte e lei tra di esse, abbracciandola da dietro.
E lei sembrò apprezzare, per fortuna direi, ne avevo decisamente voglia.

Quando lo spettacolo in TV finì lei si girò verso di me e mi spinse sul letto ridendo.

Vittoria: siete pessimi, lo sapete?

Mi disse ridendo ed io le sorrisi.

Dadda: come posso darti torto ..

Ridemmo insieme all'unisono. Ci guardammo negli occhi , fin troppo intensamente.
È inutile specificare che i miei ormoni stavano impazzendo, era complicatissimo mantenere la calma.
Pensai "o sta impazzendo o si sta facendo trasportare dal momento".

Ci ritrovammo fin troppo vicini, fin troppo,  appoggio la fronte alla sua e chiusi gli occhi cercando di riuscire a controllarmi.

Vittoria: dadda.

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