Dadda's pov:
Erano circa le 8:20 di sera, avevo appena finito di allenare Ilaria, una ragazza che aveva appena iniziato un percorso di perdita di peso.
Finalmente era l'ultima, amavo molto la palestra, mi aiutava a sfogare tutta la mia rabbia e la mia insicurezza, spesso esagerando anche un po.
Ma quella sera, avevo decisamente bisogno di riposare e rilassarmi essendo che sono uscito la mattina presto dopo essere andato a dormire alle 2 di notte.Dadda: Perfetto, sei stata bravissima Ilaria.. per ora abbiamo finito, ci vediamo la settimana prossima alla stessa ora, mi raccomando, non mollare, mh?
Gli dissi appoggiando una mano amichevolmente sulla sua spalla e strinsi il pugno in segno di forza.
Erano questi i lavori che mi davano soddisfazione, vedere una ragazza con insicurezze lavorare su se stessa anziché piangersi continuamente addosso, perché un po di sconfitta ci sta, ma perdere completamente la speranza di avere il corpo che si desidera, mai.Ilaria: grazie daniel, alla prossima!
Gli sorrisi gentilmente e la salutai con la mano, allungando poi successivamente la mano verso il mobile dei manubri sulla quale era appoggiata la mia borraccia con acqua dentro e la mia asciugamano nera che di solito uso per asciugare il mio sudore.
Camminai a fatica verso il corridoio della palestra, sulla quale c'era uno spogliatoio solo per I personal trainer.
Iniziai a levarmi la maglia e i pantaloni ed entrai in doccia.
Rimasi attaccato con le mani al muro, lasciando che l'acqua calda scorresse sulla mia testa, sperando che in qualche modo facesse svanire tutto lo stress accumulato.Appena finì la doccia, mi legai un asciugamano pulito alla vita e uscì dalla cabina doccia.
Mi vestì, mi misi un pinocchietto semplice bianco e una t-shirt nera , per poi recarmi in macchina .Non mi capitava spesso di essere così stanco, e come tutti sanno, quando sono stanco sono particolarmente nervoso e sensibile.
Appena parcheggiai fuori al nostro palazzo, notai vittoria fuori dal portone, aveva un vestitino rosa corto e aderente con dei décolleté bianchi , i capelli raccolti con due ciocche che le cadevano sul viso e degli orecchini d'oro penzolanti .
"Che strano " pensai così spensi la macchina, presi il mio borsone e mi avvicinai a lei, che era concentrata sul telefono.
Dadda: Ciao Vicky!
Lei distolse lo sguardo dal telefono e mi guardò accennando un piccolo sorriso.
Vittoria: Ciao dadda
Dadda: che ci fai qui fuori?
Lei mi sorrise nuovamente
Vittoria: uhm, aspetto una persona, tu invece?
Dadda: Palestra.
Con chi si sarebbe vista quella sera? Forse con qualche sua amica? Può darsi.
Vittoria: Oh capisco , beh l'importante è che stai bene, ieri mi sono preoccupata un po.
Dadda: Ma va, tranquilla, ero solo un po stanco, in realtà tutt'ora..
Vittoria: allora dovresti proprio andarti a riposare
Annuì e gli diedi un piccolo bacio sulla testa per salutarla. Andai nel palazzo e schiacciai il pulsante dell'ascensore.
Mentre aspettavo però , vidi una macchina bianca a me familiare, dalla quale uscì fuori Yuri.
Rimasi immobile, paralizzato, si stavano forse frequentando?Si abbracciarono e lui gli lasciò un bacio sulla guancia prima di salire entrambi in auto e partire.
Non so per quale ragione, ma quello che avevo visto non mi era piaciuto affatto.
Non sapevo decifrare quello che stavo provando, sinceramente mi sentivo in completa lotta con me stesso, iniziai a tremare.
" è la stanchezza " Dissi tra me e me .Salì al nostro piano e la prima cosa che feci appena arrivato al nostro piano fù bussare alla porta di awed.
Ripetutamente, finché lui non aprì.Mi guardò stranito e si sposto per farmi entrare.
Awed: ue dadda, che è successo?
Dadda: ho visto tua sorella con Yuri.
Dissi io con il tono serio mentre entrai in casa e lasciai il mio borsone all'entrata.
Simone era particolarmente stranito dal mio comportamento.Awed: lo so, dovevano uscire questa sera...ma perché è successo qualcosa?.
Dadda: no, è che mi sono stranito.
Awed: Dadda, dici la verità, che è successo.
Dadda: niente simo, niente! Porco Diaz, non mi piace che Vittoria debba uscire con quel donnaiolo .
Dissi scazzato appoggiandomi all'isola della cucina.
Simone si avvicina a me e mi guarda.Simons: oh dadda, ti devi calmare. Fammi capire , qual'è il vero problema?
Rimasi in silenzio e fissavo il vuoto, effettivamente, qual'era il problema?
Simone: agg capit, ora è tutto chiaro...ti piace seriamente mia sorella?
Guardai Simone con gli occhi spalancati, ma che stava dicendo??come avrei potuto rispondere ad una domanda che non sapevo nemmeno si potesse porre.
Dadda: Ma che dici..ascolta lascia stare, ho dormito poco e sono stanco,vado a dormire. Buonanotte.
Non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere che me ne andai, lasciando anche il mio borsone a casa di Simone.
Entrai in casa, spensi tutte le luci e provai a dormire, ma con scarsi risultati.
Così accesi il cellulare , andai su instagram per distrarmi ma quello che vidi mi fece tutt'altro che distrarre.
Yuri mise una storia, aveva scattato una foto a vittoria, erano ad un ristorante.Cliccai sul tag di vittoria , Guardai il suo profilo, lei non pubblico niente.
Un bel niente..Alla fine mi addormentai a furia di guardare le sue foto sul suo profilo.
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♡•CHE TU SIA MALEDETTO•♡
FanficVittoria Paciello, non che la sorella di awed (Simone paciello) , decide di trasferirsi a Milano insieme al fratello per accompagnarlo nella sua nuova avventura lontano dalla loro amatissima Napoli. il loro rapporto era odio e amore, come cani e ga...