capitolo quattordici.

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flashback di simone.

si sentivano urla strazianti provenire dalla stanza di mia madre, dove i dottori stavano visitando vittoria.
quel giorno è successo un po' di tutto, mi sentivo esausto, riccardo era accanto a me.
avevo ancora le lacrime agli occhi.

vittoria: LASCIAMI!!! LASCIAMI!!! PER FAVORE, lasciami...

Vittoria urlava con la voce rotta mentre piangeva e singhiozzava.
Vittoria non stava bene, non so cosa le stesse succedendo, ma non era lucida.
Ha detto che doveva uscire e andare con Alessandro, ma Alessandro era morto, ci ha dato dei pazzi, ci ha insultati e mentre cercavamo di raccontarle cosa era successo per farla ragionare è diventata aggressiva.

Avevo la faccia tra le mani, Riccardo mi accarezzava la schiena cercando di consolarmi.
Ma le sue urla ti facevano venire la pelle d'oca.

Vittoria: NO!!! NOOOO!! MI FATE MALE BASTA !!! ALEE...ALE TI PREGO VIENI QUI , AIUTAMI... VI PREGO BASTAA!!

Urlava con tutto il fiato che aveva in corpo, c'erano circa 20 persone a tenerla ferma, mia madre provava a farla ragionare, mio padre era fuori che parlava per mio fratello...
Mi alzai dal letto ed entrai nella stanza , dietro di me c'era Riccardo..
Mia sorella appena mi vide scoppiò a piangere ancora di più,  provava a venire verso di me , ma la bloccavano... aveva lividi sui polsi e sulle gambe, lei non cedeva, provava a liberarsi.

Vittoria: Simo ti prego aiutami,  mi stanno facendo male...v-voglio solo andare da Alessandro,  diglielo che sta bene, ti prego ...AHIAA, MI FAI MALE, LASCIATEMI A-ANDARE VI PREGO... perché mi fate questo...

Mi avvicinai a lei, stavo piangendo e anche il muco mi colava dal naso.

Simone: lasciatela stare... me la vedo io...

Guardarono mia madre per conferma, mentre sentivo Riccardo dietro, pronto ad aiutarmi, vittoria rimase sdraiata, immobile a causa del dolore...
Tremava tantissimo, sembrava avesse freddo.

Simone: mà , dammi una coperta..

Le accarezzai la testa e lei mi guardava mentre piangeva singhiozzando.
Appena mia madre mi diede la coperta gliela misi subito addosso, piangevo a dirotto... io stavo malissimo perché era morto mio fratello piccolo, ma lei...a lei è morta la sua metà.

Simone: stai bene ora?...

Sussurrai con in sottofondo ancora le sirene dell'ambulanza,  dei pompieri e dei carabinieri...
Vittoria annuì e appoggiò la mano sulla mia..

Vittoria: m-mi stavano f..f-acendo male..

Simone: lo so...l'importante è che ora stai bene, okay?.. prova a dormire un po...

Vittoria: io..io n-n-non posso... Alessandro non è ancora rientrato,  ho paura ... quei uomini mi fanno male...
Aiutami ti prego..

Sussurrava vittoria, ed io non riuscivo a non trattenere le lacrime,  ero distrutto...

Simone: non si avvicinano più,  però tu fai la brava...

Vittoria: quella donna...

Indicò nostra madre ed io seguì la sua mano che si muoveva lentamente con lo sguardo, vidi mia madre che piangeva mentre guardava con un fazzoletto sulla alla faccia per asciugare le lacrime.

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