dai miei ai tuoi occhi

Nuovi Indizi, Vecchie Ombre

CAPITOLO 3)

Un anno era trascorso da quella notte in cui Dolores Bianchi, fuggitiva dal suo passato, aveva incontrato Ava Alvarez, la ragazza dai capelli rossi che cercava disperatamente di sfuggire alla sua vita perfetta.

In quel tempo, molto era cambiato.

La loro amicizia si era solidificata, trasformandosi in un legame che nessuna delle due aveva mai sperimentato prima. Erano diventate indispensabili l'una per l'altra, trovando in quella relazione una sorta di rifugio dalle loro vite tormentate.

Ava, con la sua natura ribelle, aveva inizialmente trovato difficile rispettare le regole imposte dai suoi genitori per poter vivere da sola.

Il loro patto era chiaro: niente più gare clandestine, niente più ribellioni notturne. In cambio, Ava avrebbe ottenuto la sua indipendenza, un privilegio che desiderava ardentemente.
Dolores, dal canto suo, era diventata quasi un'icona di perfezione agli occhi dei genitori di Ava. Per loro, Dolores rappresentava tutto ciò che avrebbero voluto che la loro figlia fosse: educata, riservata, grata.

Non era difficile per Dolores assumere questo ruolo, perché, a differenza di Ava, la sua ribellione era sempre stata più interna che esteriore, nascosta sotto la superficie di un'apparente tranquillità.

I genitori di Ava, intravedendo l'opportunità di manipolare la situazione a loro favore, avevano proposto a Dolores qualcosa di impensabile: pagare i suoi studi universitari.
Ma non solo; avevano deciso che la facoltà di medicina sarebbe stata perfetta per lei.

Dolores, sorpresa e al contempo lusingata da tale proposta, si rese presto conto che non era semplicemente un dono disinteressato.

Era un ricatto, un modo per legarla a loro, per assicurarsi che Ava non avesse una cattiva influenza durante il suo periodo di "riforma".
Dolores accettò, consapevole che, se voleva mantenere il fragile equilibrio della sua nuova vita, doveva fare qualche sacrificio.