5. my heart on paper - part one

107 7 4
                                    

#flashback

poco più di un anno prima taehyung camminava tra i corridoi affollati della scuola, lo sguardo basso e due occhiaie sotto agli occhi, segno dell'enorme stanchezza che provava.

ultimamente i suoi genitori non ne volevano sapere di smetterla di urlarsi a vicenda.

era successo spesso, in passato, che ci fossero periodi in cui non andavano d'accordo, ma la loro faida durava una settimana o due massimo, mentre ora andava avanti da mesi.

fortunatamente taehyung non si era mai ritrovato nella scomoda posizione di dover prendere parti e dare ragione all'uno o all'altra ma ciò non rendeva il tutto meno stressante.

si stava impegnando parecchio per distrarre la piccola soyeon, sua sorella, da quella situazione, portandola spesso al parco o a prendere un gelato insieme, ma lui era solo un ragazzino di 16 anni non poteva certo fare da genitore a una bambina per così a lungo. non che gli dispiacesse, in realtà, ma era terribilmente stanco.

soprattutto quando i suoi genitori, convinti che i figli stessero dormendo comodamente nelle loro stanze, facevano partire discussioni anche nel bello mezzo della notte.

e taehyung avrebbe davvero voluto ignorare il tutto, mettersi un paio di cuffie e gettarsi tra le braccia di morfeo ogni sera, ma proprio non ci riusciva a ignorare la situazione, soprattutto da quando una strana, brutta sensazione aveva cominciato a invadere le sue viscere.

forse le cose non si sarebbero risolte pacificamente come in passato.

scosse il capo nel tentativo di scacciare brutti pensieri dalla mente e mentre, assonnato, cercava il suo armadietto, un fastidioso vocio di ragazze accanto a lui cominciò a invadergli le orecchie.

cosa c'era di così interessante da causare quella commozione così presto la mattina?

-è jeon, sta arrivando, tieniti pronta!

ah, pensò taehyung quando riuscì a distinguere ciò di cui stessero parlando.

jeon jungkook.

il moro non aveva mai capito cosa ci fosse di così eclatante in quel ragazzo da far impazzire i corridoi di quella scuola ogni volta.

soprattutto se persino lui, un piccolo recluso che si rifiutava categoricamente di avere a che fare con drammi scolastici e che non era riuscito a farsi ancora nemmeno un amico perchè troppo timido, era venuto a conoscenza di quel nome. contro la sua volontà, chiaramente.

era dal primo anno che gente, principalmente ragazze, bisbigliava il suo nome nei corridoi e una volta che taehyung ebbe capito a chi appartenesse, inizialmente poteva in un certo senso anche comprendere perchè le ragazze gli andassero dietro.

era alto, era carino ed accademicamente bravo, e da quanto aveva capito era anche figlio di una persona di un certo calibro, ma finiva lì.

in due anni di liceo taehyung non lo aveva mai visto nemmeno accennare ad un sorriso, o tantomeno a una qualsiasi altra emozione e per quanto lo riguardasse trovava la cosa altamente terrificante.

perciò si teneva alla larga, il più possibile, da lui e da ciò che lo riguardava.

-su, vai, chiediglielo!- la ragazza accanto a taehyung spinse la sua amica in avanti, bloccando la strada a jungkook.

in una situazione del genere, taehyung solitamente girava i tacchi e si rintanava nel posto più isolato della scuola fino al suono della campanella, ma in mezzo a tutta quella gente muoversi era difficile e poi doveva ancora prendere i suoi libri dall'armadietto perciò decise di rimanere.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

room for hope ;; taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora