"Perché dolore
è più dolor se tace"
-G. Pascoli
⋆。゚。⋆。 ゚☾ ゚。⋆«Non voglio parlarne, per me è un capitolo chiuso» dissi chiudendo gli occhi e sospirando. I piedi penzolavano dal letto di Bex, mentre tenevo le braccia distese come se stessi disegnando un angelo sulla neve, sulle sue lenzuola rosse.
Non la vidi, ma capii dal suono secco che aveva appena lanciato qualcosa contro la sua toeletta da trucco. Si voltò verso di me, poggiando i gomiti con nonchalance sullo schienale della sua sedia in velluto, fissandomi con aria interrogativa.
«Krystal, amore della mia vita, luce dei miei occhi...sei venuta qui da me, interrompendo la mia routine di skin care accompagnata da Lana Del Rey, annunciando che volevi parlare. Ora eccomi qui, vestita con una vestaglia rosa confetto, pronta a farti da psicologa... e tu ti rifiuti di dirmi cosa c'è che non va! Mi spieghi come dovrei prenderla?»Il suo tentativo di stemperare la tensione era evidente, e dovetti sforzarmi per non lasciar trapelare un sorriso. Tuttavia, conoscevo fin troppo bene Bexley: quello era il suo modo sottile di farmi concentrare su qualcosa di frivolo per distogliermi da ciò che contava davvero. Una strategia che spesso funzionava, ma in quel momento la mia mente era troppo immersa nel vortice dei miei pensieri per cedere così facilmente.
Il suo sguardo rimase su di me per un istante di troppo, come a voler leggere ciò che stavo cercando disperatamente di nascondere.
«In realtà c'è una cosa di cui vorrei parlare»
«Ti ascolto!» rispose lei prontamente, alzandosi dalla sedia e sedendosi accanto a me. Mi girai di lato sul materasso, appoggiando il fianco e sostenendo la testa con un braccio, il gomito puntato sul letto.«Hai trovato qualcosa sui bambini scomparsi?»
Bingo.La sua espressione fu più eloquente di qualsiasi parola. Il suo sorriso si spense appena e una lieve tensione le increspò la fronte. Avevo colpito nel segno, toccando proprio l'argomento che avrebbe voluto evitare.
Il silenzio che seguì fu quasi palpabile, carico di argomenti non detti. Bexley abbassò lo sguardo per un attimo, le dita giocherellavano nervosamente con l'orlo della vestaglia, un gesto che conoscevo troppo bene. Cercava di guadagnare tempo, di costruirsi una scusa o forse solo di trovare il modo giusto per eludere la domanda.
«Krystal...» sospirò infine, ma non aggiunse altro. Era chiaro che stavo camminando su un terreno pericoloso, e lei lo sapeva meglio di me.
«Ho fatto delle ricerche...»
«E...?» la incalzai, aspettando con impazienza.
«Senti, possiamo evitare di parlarne? È un argomento delicato...» Si morse il labbro inferiore, distogliendo lo sguardo dal mio, come se volesse sottrarsi alla conversazione.«Faccio questo lavoro da anni, Bex, so perfettamente quanto possa essere delicato.»
Lei sospirò, visibilmente combattuta, prima di proseguire. «Non ti piacerà quello che ho scoperto.»
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Poker of Aces
Romance«Non tutti i mostri vivono sotto il letto; alcuni vivono dentro di noi» Ci troviamo a Mosca, una delle città meno sicure d'Europa, dove i tassi di criminalità sono ogni giorno in aumento e le forze dell'ordine si dimostrano insufficienti per porvi f...