Capitolo 2

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San Diego, California 2023

A volte, i ricordi sono come polvere che si accumula nel tempo.

Mi chiamo Carol Aurelia Fontaine e ho sedici anni. La mia famiglia è una delle più ricche e potenti della città, per questo devo mostrare, molte volte, il mio lato migliore, per non provocare danni ai miei genitori. Nel lontano 2013, quando avevo solo sei anni, ho subito una...violenza sessuale da parte di un uomo a me sconosciuto. Mi è difficile parlare di quello che ho passato in quell'arco di tempo, ma sto provando a spolverare i miei ricordi, non devo essere passiva. Posso, però, andare fiera del fatto che quello stronzo sia ora in carcere, a marcire. Del resto, la mia vita è perfetta, ho degli ottimi amici, dei genitori molto presenti e vado bene a scuola. Però, c'è un sogno che mi assilla da anni: mi ritrovo in un vastissimo salotto, i mobili, il pavimento e le mura sono nere e dorate. Dopo un po' di tempo sento dei passi provenienti da dietro una porta e infine entro in uno stato di ansia, ogni volta che la porta si sta per aprire, puntualmente mi sveglio.

Oggi è il mio primo giorno di scuola, frequento il secondo anno alla San Diego High School. Sono le sette di mattina, è ora di prepararmi. Mi alzo dal letto e corro giù.

<<Buongiorno a tutti>> dico

<<Buongiorno piccola>> mi risponde mio padre Eric,

<<Giorno Carol, pronta per il primo giorno di scuola?>> mi domanda mia madre,

<<Ovviamente, non vedo l'ora>>. Mi siedo a tavola e trovo già pronta la colazione: una semplice ciotola di latte con i cereali al cioccolato. 

<<Non so se sia vero, ma Julia, la mamma della tua amica Felice, mi ha detto che da quest'anno,  arriverà alla vostra scuola, beh, il figlio di un boss mafioso, arrivano dalla Colombia.>> ah, bene, conoscerò un uomo di cui la famiglia uccide chiunque da' fastidio, non so se preoccuparmi.

<<Bah secondo me sarà una bufala>>  dice dopo diverso tempo mio padre,

<<Anche secondo me>> continuo io, in realtà potrebbe essere vero, ma voglio tranquilizzarmi. Finisco di mangiare e volo al piano di sopra, non voglio fare tardi. Apro l'armadio, almeno oggi voglio vestirmi carina, prendo un abito Audrey Mar De Margaritas, blu e bianco, e il solito paio di Air Force. Vado nel mio bagno e mi trucco un po', metto pochi prodotti, infine, per i capelli, mi faccio dei boccoli. Mi metto davanti allo specchio, voglio vedere come sto. Ammetto che mi vedo proprio bene, vado fiera del mio aspetto, o almeno, oggi. Prendo lo zaino e sistemo le ultime cose prima del nuovo inizio. Scendo di corsa, sono le otto e venti di mattina, vorrei arrivare un po' prima per riuscire a salutare tutti.

<<Pronta amore?>> mi chiede mio padre

<<Sí, possiamo andare>>. Saluto mia madre ed esco di casa, in poco tempo sono già in macchina. Da quando è successo quel che è successo, non voglio stare fuori casa da sola, quindi, siccome mio padre deve andare a lavoro, mi accompagna sempre lui. La macchina parte e in radio c'è WILDFLOWER di Billie Eilish, adoro questa canzone. Osservo le strade della mia città pensando all'anno che mi aspetta.

<<Siamo arrivati, buona scuola piccola>>

<<Grazie, a dopo>> scendo dalla Range Rover di mio padre e mi avvio verso la scuola. Arrivata davanti all'istituto tiro un respiro profondo, so di aver attirato l'attenzione di tutti, sono la più popolare.

<<Pronta per un nuovo anno infernale?>> la voce assillante di Felice, la mia miglior amica, mi fa spaventare,

<<Cazzo Fel, mi hai spaventata>> le accenno un sorriso che lei ricambia.

Everything After YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora