Felice
È da quando sono piccola che vengo considerata un'ombra, l'ombra di una delle persone che amo di più: la mia migliore amica. Carol è la ragazza perfetta. Già dalle elementari, i bambini che mi piacevano, andavano tutti dietro alla Fontaine. Io, invece, ero la biondina stupida, di cui nessuno si ricordava il nome. Alle medie la situazione è leggermente migliorata, il mio primo fidanzato è stato Blake Clarc, peccato, però, che ho poi scoperto che faceva i pensieri più sporchi su Carol. Che schifo. Del resto amo la mia vita, i miei genitori mi amano, ho pochi, ma veri amici e mi accetto per quello che sono.
Adesso, però, voglio capire per che cazzo di motivo sono stesa su un divanetto, con la testa che mi gira. Davanti a me ci sono miei coetanei che ballano sulle note di All Of The Lights. Vorrei anche capire dove sono James e Carol, intorno a me ci sono solo coppiette che si limonano, che schifo. Due ragazzi, però, attirano la mia attenzione, sono seduti sul sofà affianco al mio. Credo che uno di loro stia facendo un succhiotto all'altro. Dopo diversi minuti, riesco a vedere meglio i visi di entrambi. Ah, uno è Blake. L'altro ragazzo, invece, non so chi sia. Noto Clark girarsi verso di me, credo che avesse notato già da tempo la mia attenzione rivolta a loro due.
<<Hey Smith>> mi dice lui
<<Ehm, ciao. Non sapevo che fossi ga->> vengo fermata dalla voce di Blake
<<Sono pansessuale>>. Adesso, non so proprio che significhi pansessuale, forse è attratto dai panini? Per come è lui, può essere.
<<Significa che gli piacciono le persone, non fa differenze tra il genere maschile e quello femminile.>> dice il ragazzo vicino a lui, ha dei capelli lunghi e castani, e degli occhi grigi come non so cosa.
<<Ah, grazie per avermelo spiegato>> ci guardiamo tutti e tre, imbarazzatissimi. Dopo diverso tempo, ricomincio a parlare
<<D'accordo, potete continuarvi a baciare, io me ne andrò>>
<<Ciao>> dicono i due all'unisono. Mi alzo dal divanetto e cerco di mantenermi in piedi. Inizio a camminare, senza una destinazione, non sono io che sto comandando il mio corpo, sono semplicemente le mie gambe che si stanno muovendo. In poco tempo mi ritrovo davanti la porta della casa, appoggio la mano sulla maniglia, e la giro. Mi trovo nel vialetto, qui fuori ci sono anche altri ragazzi a parlare. I miei arti inferiori non si fermano, passeggio senza una direzione.Non ricordo nulla di quello che è successo qualche minuto fa, so solo che ora mi trovo in un terreno recintato. Facendo qualche passo in avanti noto una figura su un muretto. Mi avvicino sempre di più. È un ragazzo. Ha in mano una sigaretta, ogni tanto dà un tiro. Decido di sedermi affianco a lui, anche perché a malapena mi reggo in piedi. Intorno a noi è tutto buio, eccetto per un lampione in lontananza, ci dà solo la possibilità di guardare i tratti facciali dell'altro.
<<Ciao>> dice lui, ricambio il saluto.
<<E tu che ci fai qui? La festa è dall'altra parte>> mi domanda lui dopo un paio di minuti,
<<Beh, non lo so neanch'io>>, mi guarda incuriosito. Nè io nè lui riusciamo a vedere meglio con chi stiamo parlando.
<<Aspetta, sei ubriaca?>>, sbuffo
<<Ehm, credo di sì>> rispondo, inizia a ridere
<<Perché ridi?>> chiedo
<<Non lo so neanch'io, però, questa situazione è divertente>> accenno un sorriso.
<<Dai, vieni. Se vuoi ti accompagno dentro dai tuoi amici>>
<<Ok>>, ci incamminiamo verso il giardino anteriore.
<<Aspetta, quindi, come ti chiami?>> domanda lui
<<Felice Smith, tu invece?>>
<<Io sono Nate Thomas>> come scusa? Il ragazzo con cui ho parlato è il capitano della squadra di Football.
<<Perché questa faccia?>>
<<No, nulla>>
<<Dai, me lo puoi dire>>
<<Beh, di solito vengo sempre considerata come un'ombra, quindi è strano aver parlato con "il grande Nate Thomas">>
<<Ma io sono solo una persona, non sono diverso da tutti li altri ragazzi.>>
<<Sì, hai ragione>>. Arrivati dall'altra parte del giardino iniziamo a sentire diversa musica, credo che siano i Crystal Castels. Nate si avvicina alla porta, la apre e la lascia aperta, fa passare prima me. Entrando noto che Mia Thomas va dritto verso suo fratello
<<Nate, hai visto per caso una ragazza bionda, occhi azzurri, con un vestitino lilla? I suoi amici la stanno cercando>>
<<Ehm, sì, è dietro di me>>, faccio qualche passo più avanti e la saluto
<<Oh, finalmente ti abbiamo trovata. Fammi chiamare Carol>>
<<D'accordo>> le dico. Mia esce il telefono dalla tasca e chiama la mia migliore amica
<<Ehi, l'ho trovata>>, non riesco s sentire cosa sta dicendo la Fontaine dall'altra parte del telefono. Vabbè. Giro la testa verso Nate, sta trattenendo una grossa risata, la sua faccia mi fa ridere, quindi cerco di tenere chiusa la bocca per rimanere seria. Dopo qualche minuto vedo i miei due migliori amici correre da me,
<<Dove cazzo eri?!?>> mi domanda James
<<Sinceramente mi ricordo poco di quello che è successo, so solo che mi sono messa a parlare con Nate Thomas>>
<<Per colpa tua ho perso dieci anni di vita!>> dice con un sorrisino Carol.
<<Okay, scusatemi. Però sono ancora...sono ancora...sono ancora?>> mi avvicino a Nate
<<Che ore sono?>> gli chiedo sottovoce
<<Sono le undici e trenta>>
<<Ok, grazie>> mi sistemo i capelli,
<<Stavo dicendo, sono ancora le undici e mezza, divertiamoci un po'!>>
<<Ehm, per me va bene>> dice Nate, anche il resto del gruppo è d'accordo. Rimaniamo per un po' di secondi in piedi, attendendo che qualcuno faccia il primo passo verso la pista da ballo. Improvvisamente parte Disco, dei Surf Curse
<<Vuoi ballallare?>> mi chiede Nate porgendomi la sua mano. Rimango per un po' scioccata, però, alla fine la vita è una, quando mi ricapiterà di scatenarmi al mio primo party insieme a Nate Thomas, inoltre, sulle note di una delle più belle canzoni degli ultimi anni? Mai. Prendo la sua mano e accetto la sua richiesta. Corriamo al centro della sala, seguiti dal resto dei ragazzi. Iniziamo a ballare come non mai, fregandocene di tutto quello che ci circonda.
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Everything After You
RomanceCarol, la ragazza apparentemente perfetta con un triste episodio avvenuto nel lontano 2013, proviene da una delle famiglie più ricche e importanti della città di San Diego. Kylian, il ragazzo silenzioso, ma popolare, figlio di Rhett Edward Blackburn...