Nadia risponde al messaggio.
"Non posso. Shopping con Danica".
Sì, lo sapevo, ma Vinnie se n'è
andato perciò non ha più
importanza.
Mi chiedo se papà sappia del
video.
Per forza. Probabilmente ha
appena visto il telegiornale.
Fantastico, come se non stesse
già abbastanza male. Esasperata, vado sul retro a
cercare la borsa, afferro tre dollari,
apro la cassa e li cambio in monete.
Amplifico i movimenti, conto due
volte gli spiccioli e mi assicuro che
le tre banconote che ho messo nel
cassetto siano ben visibili, perché
se c'è effettivamente un sistema di
videosorveglianza ed Eva mi ha
visto prendere i soldi, voglio essere
sicura al cento percento che mi
veda rimetterli a posto.
Infilo le monete nella lattina
comune vicino al telefono, scrivo un
appunto sul blocchetto - "Eva, ho
messo qui degli spiccioli trovati
nelle tasche dei vestiti. Va bene?" - e lo lascio dove lo vedrà per forza.
Fiuuu.
Mai più.
E per non dimenticarmene e non
far arrabbiare Terence domattina,
risintonizzo la radio sulla sua
stazione, in tempo per sentire le
ultime note di un ritmo funky. Sì, è
ok. Sono cresciuta con questa roba,
i miei genitori l'adorano, ed è
comunque decisamente meglio
della stazione che piace a Eva.
Torno ad appollaiarmi sullo
sgabello dietro al bancone, e
guardo distratta il cielo scurirsi e le
nuvole avvicinarsi, mentre etichetto
le divise di Vinnie, che poi porto nel retro e ficco nella cesta del venerdì.
Mio padre non ha fatto nulla di
sbagliato quel giorno sul cavalcavia.
Lo so, perché se sto in piedi vicino
alla scrivania, chinata verso destra
e guardo tra gli alberi, riesco a
vedere il cavalcavia dalla mia
camera da letto.
Anche mia madre e io abbiamo
visto, quel giorno.
Bene, perché era una limpida
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Io che non vivo senza te -Laura Wiess-
ChickLitLa trama si trova nel libro. Buona lettura.