Ci sono due modi di farsi
ingannare:
il primo è credere in qualcosa che
non è vero;
il secondo è non credere in
qualcosa che è vero.
-SØREN KIERKEGAARD-❁❁❁
L'ultimo venerdì di marzo
8:27Nadia e io ci precipitiamo a rotta
di collo giù per la collina che confina
con l'edificio scolastico proprio
mentre l'ultima campanella
d'ingresso squilla alle nostre spalle.
«Su, sbrigati», le dico,
sorpassandola e superando con un
balzo il torrente che separa la
scuola dal retro dei negozi su Main
Street. «Non possiamo farci beccare».
«Vuoi rilassarti?», fa lei,
superando il corso d'acqua con
passo misurato e fermandosi
accanto a me. «È un'avventura,
Rowan. Dovremmo divertirci».
«Sì, be', dobbiamo prima arrivare
a destinazione», ribatto. Abbiamo
già saltato la scuola due volte e
attraversare questo terreno piatto e
sgombro che abbiamo davanti è
sempre la parte più snervante. Sta'
all'erta. Non perdere mai di vista
quello che ti circonda. Buffo, in
pratica uso lo stesso ritornello di
mio padre nelle sue prediche sulla
sicurezza contro di lui. «Va bene, andiamo. E cerca di
sembrare disinvolta».
«Come vuoi tu», dice Nadia come
per prendermi in giro.
E forse è solo perché sono un
fascio di nervi, visto che ora non si
torna più indietro, ma nell'attimo in
cui metto piede oltre i radi alberi, in
campo aperto, sento la schiena
formicolare, come se l'intero corpo
docente ci stesse guardando e il
preside avesse il numero di mio
padre nel tasto di chiamata rapida.
Inizio a correre verso la fila di
negozi.
«Il panico non è disinvolto»,
esclama Nadia, da qualche parte alle mie spalle.
«Corri e basta, ok?», le grido,
accelerando.
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Io che non vivo senza te -Laura Wiess-
Romanzi rosa / ChickLitLa trama si trova nel libro. Buona lettura.