capitolo 23

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(è consigliato l'ascolto di Lovers di Anna of the North)







pov kenan yildiz;

mi trovavo in una jacuzzi piena di acqua calda rigirandomi l'acqua fra le mani pensando solo e costantemente ad una sola persona

era stata la giornata più bella del mondo, avevo giocato per la prima volta in prima squadra...

un sogno che si avverava

avevo ricevuto i complimenti da del piero, il mio idolo, e l'incoraggiamento da parte della persona che mi aveva rubato il cuore

pensavo, pensavo e pensavo a quanto fossi deficente fino a quando il rumore della porta attirò la mia attenzione

trovandomela davanti

dio che cosa è

in costume davanti ai miei occhi la guardavo a bocca aperta

e non perché fossi stupito della sua presenza

a proposito che ci faceva lì?

"oh" sobbalza quando trova me nella vasca
"anche tu qui?" chiesi io
"già"

era rimasta lì impalata forse decidendo cosa fare

rimani per favore

ma poco dopo si mise a sedere dall'altra parte della vasca rabbrividendo per l'acqua calda

"è stato detto anche a te di venire qui per pensare?" chiese d'un tratto
"si, mi sa che c'è lo zampino di qualcuno"

rise leggermente
"stai arricchendo il tuo vocabolario vedo"
"si ce lo zampino di cambiaso anche qui" rispondo ridendo pure io
"asia io-" iniziai a parlare notando però la ragazza avvicinarsi sempre di più a me
"sei stato straordinario oggi"
"oh grazie"

ero sicuro che la mia faccia fosse diventata rossa come la bandiera del mio paese

la guardavo, visto che ormai era a pochi centimetri da me

"non me ne frega un cazzo di un ti amo" dico io tutto di un tratto trovando coraggio

e facendola girare di scatto guardandomi negli occhi

"io ti amo si! da impazzire, come non mai! non ho mai provato nulla del genere fino ad ora, ma si ti amo e mi hanno sempre detto che per dimostrare tutto quello che si prova si usano queste due parole. ma non mi importa se te ancora non provi le mie stesse cose o non te la senti ancora di dirmelo, ti aspetterò amandoti sempre di più, non sei obbligata, puoi avere tutto il tempo che ti serve per pronunciare quel ti amo, ma non cambierà mai quello che provo per te-" inizio a parlare velocemente senza neanche sapere cosa stessi dicendo fino a quando ad interrompermi sono due labbra premute contro le mie

"ti amo kenan yildiz" dice poi staccandosi da me leggermente
"non me lo devi dire per farmi felice..."

mi bacia di nuovo ancora, questa volta con ancora più passione

"ti amo come non mai numero 15 e dico davvero! ti amo per le tue mille paranoie, ti amo perché ho in testa solo e soltanto queste labbra, ti amo perché sei diventato il centro del mio mondo adesso"

la ascoltai per poi attrarla verso di me baciandola io questa volta

salì a cavalcioni su di me continuando a baciarmi

solo dopo si stacco con un sorriso a 32 denti

come il mio d'altronde

"ciao" mormorò facendomi ridere
"dio cosa sei" dissi ammirandola e prendendola in un abbraccio

quanto mi era mancata

"sono un coglione"
"non lo sei"
"si lo sono, sono stupido"
"forse un po'" rispose ridendo "ma ti amo anche per questo

il mio cuore oggi sarebbe scoppiato
non resisteva più

"cosa siamo?" chiesi d'un tratto
mi baciò "tu sei mio" un altro bacio "ed io sono tua" l'ennesimo bacio
"ti sta bene?"
"sei la mia ragazza allora?"chiesi speranzoso come un bambino
"si stupido"

e solo dopo urla e schiamazzi dalla finestra dietro di me

"il vostro piano è riuscito" esclama asia rivolgendosi alla squadra juventina

provocando l'inferno

"oh qui stiamo cercando di dormire" esce d'un tratto però affacciato al davanzale della finestra il padre della mia fidanzata
"chi c'è la?" chiese

asia mi butta sotto l'acqua ed inizia a conversare con mckennie dalla finestra in inglese facendo intuire al padre che fosse gente sconosciuta

il mio idolo chiuse la finestra ed io uscì di nuovo la testa dall'acqua mentre il resto della squadra iniziò ad andare silenziosamente nelle proprie camere

"scusami saresti finito nei guai turco" si scusa sistemandomi i capelli
"domani quando torno li devo tagliare" esclamo io
"e perché mi stavano iniziando a piacere così lunghi, la fascetta ti sta benissimo"
"il mister ha detto che li ho toccati troppo in conferenza stampa, sarà meglio seguire gli ordini"

il vento si stava alzando e la ragazza avvinghiata a me iniziava a tremare, ed a sbadigliare

"andiamo?" chiesi io
"vieni in camera mia?"
"sì vengo"

e così presi in braccio la mia ragazza poggiandola nel letto e cadendo entrambi in un sonno profondo sperando che tutto ciò che fosse accaduto non fosse però un sogno....

INSIEME la figlia del mio idolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora