INSIEME la figlia del mio idolo

capitolo 26

Kenan yildiz aveva perso la verginità e lo aveva fatto con me...

Ricordavo ancora il suo sorriso, seguito da un bacio bello lungo la mattina dopo nella quale lo rifacemmo un'altra volta, forse ancora più speciale della precedente. Ricordavo ancora le urla dei tifosi nella prima partita, o per meglio dire ricordavo le mie urla quando entrò in campo per la prima volta al 74' minuto il mio turco in cui l'intero stadio si accorse della luce che emanava, rinominato ora da i tifosi la nuova stella della Juventus. Ricordavo la faccia scioccata di Andrea cambiaso, divenuto ormai parte fondamentale della mia vita ,quando gli dissi di quanto fosse bello fare l'amore con il numero 15 in un pranzo poco prima degli allenamenti.

I ricordi passavano velocemente nella mia testa, mentre proprio l'idolo di del piero mi stava accompagnando in stazione dove avrei preso da lì a poco il mio frecciarossa diretto a Roma

"Ti vedo pensierosa figlia del mio idolo" ormai era questo il nostro soprannome
"Va tutto bene" dissi distrattamente ammirando le strade di Torino
" tra tre settimane giochiamo a Roma vieni a vederci vero?" Mi chiese andrea seduto nel  sedile posteriore della jeep di kenan
"Giocate con la Lazio?"
"Si ti procuriamo i pass così puoi entrare tranquillamente" continuò yildiz con la mano posata sul mio ginocchio

Come avrei fatto senza di lui
Come sarei riuscita a sopravvivere senza i suoi tocchi
Come sarebbe stata la mia vita senza il continuo sfarfallio nello stomaco

Quelle paranoie mi tormentavano e si stavano tramutando quasi in rabbia

"Credo che mi facciamo entrare a prescindere visto che sono la figlia di del Piero" sbottai quasi con tono acido

Facendo rimanere di stucco Andrea seduto dietro e facendo girare il turco verso di me
"È verde" lo incitai al semaforo

Mi sarebbero mancati troppo e vedevo tre settimane un periodo talmente lungo che il solo pensiero mi stava logorando lo stomaco

Arrivati in stazione scaricando le mie valigie i due ragazzi mi seguirono fino al binario in attesa del treno

"Scusate" sussurrai ai due ragazzi e scoppiando in un pianto silenzioso
"Eii siamo qui piccola" mi prese in un abbraccio il numero 27 seguito dal 15
" mi mancherete. Promettetemi se avete un weekend libero venitemi a trovarmi, io sarò piena per via dell'accademia"
"certo appena possiamo prendiamo la macchina e veniamo vero ken?" chiede il genovese

esso annuii guardando nel vuoto con gli occhi lucidi
"vi lascio un po' da soli, chiamami quando arrivi ci sentiamo ok? mi mancherai"
"anche tu andre" e dopo un lungo abbraccio il ragazzo andò un po' più in là lasciandoci da soli nella panchina davanti al binario

"il treno 6789 diretto a roma centrale è un arrivo al binario 8"

"scusami per prima" presi il viso del mio fidanzato trovandolo con le guance bagnate
"no non piangere sennò inizio di nuovo anche io e poi divento troppo brutta per te" mormorai ridendo al turco che accennò un sorriso
"c'è la faremo vero?" mormora speranzoso
"certo che ce la faremo, nessuno ci può separare nessuno"
"io e te per sempre insieme" concluse la frase lui per me
"ti amo da impazzire kenan"
"anche io. chiamami quando vuoi, nel bel mezzo della notte durante le lezioni quando vuoi, scrivimi, urlami qualcosa forse la sentirò anche da torino però ho bisogno di te"
"si amore si"

l'ho chiamato davvero amore?

"il treno 6789 è in partenza per roma centrale chiediamo di prende posto nel proprio vagone"

"non voglio andare via"
"nemmeno io voglio che tu vada via ma tra tre destiamo ci vediamo te lo prometto, e poi ad halloween hai pausa in accademia e puoi tornare o posso venire io da te come vuoi"

lo baciai più che mai

un bacio forte, passionale, pieno di amore che provavo per lui

"ti amo ti amo e ti amo" dissi tra un bacio e l'altro facendolo ridere
"io di più"

"ultima chiamata per il treno freccia rossa in partenza nel binario 8"

"devo andare"

mi aiuto a caricare le valigie lasciandomi un ultimo bacio

"chiamami quando arrivi, quando sei in accademia e quando vai a letto ok?"
"va bene mamma"
"ciao"
"ciao amore mio, io e te per sempre insieme" disse il l'idolo di mio padre mentre la porta del vagone si chiudeva lentamente

e così dal vetro di quel maledetto treno salutai colui che aveva rapito il mio cuore per la seconda volta

e che mi aveva chiamato amore mio

stava per ricominciare la mia vita, ma sarebbe ricominciata senza una parte di me

o forse una parte della mia anima, e una parte di quel muscolo che mi batteva nel petto....

ma dopo tutto io e lui per sempre insieme no?

spazio autrice;
eccomi scusate l'assenza di una settimana ma avevo bisogno di capire bene come scrivere questo capitolo molto difficile per la nostra asia...

che ne pensate? che succederà a roma? che succederà a torino

chi lo sa...

lasciate una stellina se volete, un bacio vostra A❤️