Capitolo 13

33 4 5
                                    

                        ESTER

Sono sdraiati sul mio letto mentre continuo a rimuginare su ciò che è successo poco fa

Sono in confusione,non riesco a capire come comportarmi
Non posso permettermi questo tipo di problema,non dinuovo

Un donnaiolo che va dietro a qualunque essere femminile che sia disposta ad aprire le gambe per lui

Arrivata a questo punto inizio a pensare che i maschi li facciano tutti con lo stesso stampino

Mentre sono immersa nei miei pensieri sento qualcuno bussare alla porta

<<Terremoto ci sei?>> domanda mio padre mentre apre la porta per sbirciare

Appena vede che sono effettivamente in camera la apre del tutto e mi guarda insospettito

<<Come mai già qui?>>

Dovrei inventarmi una qualunque cosa per scamparmela,mentirgli anche se a fin di bene ma nel profondo so di non poterlo fare...non a lui

<<Ehmm io sono...son– okay non ci sono andata a scuola oggi>> gli confesso mentre seppellisco la faccia nel cuscino

Sento i suoi passi farsi più vicini così tolgo il cuscino dalla faccia e lo vedo mentre si siede sul letto di fianco a me

<<Posso sapere perché>>

Mi chiedo se vedrò mai quest'uomo arrabbiato con qualcuno!

<<Ecco è complicato da spiegare e in questo momento non mi va di parlarne>>

Non fraintendetemi parlerei volentieri ad Aaron dei miei problemi,come faccio sempre del resto,ma in questo momento sono talmente confusa che non sarei neanche in grado di spiegare a me stessa il mio stato d'animo figuriamoci ad un'altra persona

Lui annuisce e mi accarezza la guancia per farmi capire che se avessi bisogno di sfogarmi lui c'è

<<Come vuoi tu terremoto,ora ti chiedo però di andare fuori casa perché c'è una bella sorpresa per te>>
<<Amo le sorprese>> dico mentre mi alzo dal letto con un sorriso a trentadue denti
<<Lo so bene>>

Scendo le scale di corsa e mi dirigo verso la porta d'ingresso, la apro ed esco nel vialetto di casa ma non c'è nulla

Ma che diavol–

<<BHUU!!>>
<<AHHH>> urlo per lo spavento
<<MA TU SEI FUORI DI TESTA MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO>> urlo contro Jackson mentre lui se la ride come un matto

<<Dovresti vedere la tua faccia è esilarante>> dice continuando a ridere e io gli rispondo facendo una smorfia indispettita
<<Perché sei qui,credevo fossi alla tua scuola a goderti la pizza>>dico sfottendolo

<<Dopo il tuo interessantissimo racconto ho provato a prendere quella dannata pizza ma non c'è lo fatto>> dice fingendosi afflitto e la cosa mi fa sorridere
<<Perché?>>domando ancora sorridendo
<<Mio padre è venuto a prendermi e mi ha dato la notiziona delle notizione>> dice mentre si avvicina verso di me e mi mette il braccio intorno alla spalla
<<E a chi potevo raccontarla se non alla mia adorata Tata>>

Come farei senza questo ragazzo,probabilmente avrei il morale a terra il 50% delle volte dato che l'altro 50% sono le mie ragazze

<<Okay allora la notiziona?>>
<<Aspetta,rullo di tamburi...triiiiiiiiiiiin...ti presento il tuo nuovo vicino!!>> dice facendo un sorriso a trentadue denti

Per la felicità gli getto le braccia al collo e lo abbraccio,lui ricambia stringendomi altrettanto forte

<<Jay è fantastico>> gli dico staccandomi dall'abbraccio
<<Lo so vero,ora dovrai sopportarmi notte e giorno,a scuola,a casa e anche fuori casa>>
<<Nessun problema,ci sarà da divertirsi>>
<<Oh ci puoi scommettere>>

Dopo la bella sorpresa che ho trovato in giardino io e Jay siamo entrati in casa e abbiamo deciso di parlare un pó davanti ad un bel vassoio di biscotti fatti in casa da mio padre

Ora siamo seduti uno vicino all'altro sul bordo dell'isola in cucina

<<Fammi capire tu hai davvero intenzione di non prendere nessuna iniziativa?>> mi dice Jackson con la bocca piena di biscotti
<<Esattamente, non mi va di rivivere la stessa storia una seconda volta>> rispondo secca

<<Amica mia ti ricordo che lui non è Trevis>> dice appoggiandomi una mano sulla spalla
<<Ma il suo intento è ottenere proprio quello che Trevis voleva ma che non ha avuto>>

<<Questo è vero,ma lui sembra ammaliarti molto più di Trevis>> dice con sguardo sagace
<<Soltanto perché le sensazioni sono diverse non significa che io debba essere una delle sue puttanelle Jay>>


<<Hey la mia amica non è la puttanella di nessuno>>

La sua affermazione mi fa ridere,sono felice di aver trovato un'amico come Jay,se non ci fosse lui inizierei davvero a pensare che il genere maschile ragioni sempre allo stesso modo sull'argomento ragazze ma lui ogni volta mi fa ricredere

Sconsolata appoggio la testa alla sua spalla e lui appoggia la sua guancia sulla mia testa

<<Cosa dovrei fare secondo te? Evitare qualunque essere maschile per non soffrire più e rimanere zitella e vergine fino ai 30anni>> dico con lo sguardo perso nel vuoto
<<Dovresti imparare ad affrontare questa tua paura del rimanere ferita da una relazione,non ti fa bene toglierti la possibilità di fare nuove esperienze per colpa di uno stronzo che ti ha intralciato il percorso anni fa>>
Io non rispondo ma mi limito ad annuire

Forse ha ragione non posso continuare a respingere chiunque per via del passato,
Rimaniamo coerenti del fatto che non voglio una relazione con Mr. Occhi ipnotici,ma forse dovrei iniziare ad imparare a non essere terrorizzata all'idea di riprendere in mano la mia vita sentimentale e girarla a mio piacimento sta volta

<<E se alla fine va male a 30anni ti sposo io >> dice lui ironicamente e io gli tiro uno scherzoso schiaffo dietro la nuca mentre rido.

PAIN HAS CHANGED US   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora