Capitolo 15

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                          ESTER

Quando ha detto che si ricordava l'indirizzo credevo scherzasse

E INVECE NO!

Si è ricordato davvero dov'era casa mia e ha appena parcheggiato la sua splendida moto nel mio vialetto

La parte peggiore non è nemmeno questa ma che sono da sola in casa!

Non mi sorprendo di mio padre perché è compito suo restare al ristorante fino all'orario di chiusura ma non mia mamma

Credevo che sarebbe stata qui,come ogni pomeriggio del resto,finché non ho ricevuto una suo messaggio nel quale mi diceva che sarebbe tornata più tardi a causa di nuovi ordino da fare al negozio

Sta tranquilla niente panico!
Ripeto a me stessa prima di saltare in aria al suono del campanello 

Mi incammino verso la porta e quando la apro una figura alta quasi quanto la porta stessa invade il mio campo visivo

Non si muove però,rimane fermo sul ciglio della porta e mi guarda come se stesse aspettando che io faccia qualcosa

<<Hai intenzione di entrare o no?>> dico rompendo il silenzio
<<Mi aspettavo un'invito più carino,sono pur sempre un ospite>> mi risponde con tono impertinente
<<Se vuoi posso invitarti carinememete ad andare affanculo>>
<<Mamma mia quanto sei aggressiva>> dice mentre entra nel mio soggiorno e posa il casco per terra vicino all'appendi abiti

<<Allora dove ci mettiamo per fare i compiti?>>
<<Da quella parte,in cucina>> gli rispondo indicando l'ingresso verso la sala da pranzo
<<Non nella tua camera?>> dice in tono provocatorio e con un ghigno stampato in faccia al quale rispondo con una risata sarcastica
<<Scordatelo,dai cammina>>

Arriviamo in cucina e ci sediamo uno di fianco all'altro al lungo tavolo di legno posto di fronte all'isola,dove avevo già posato il dizionario ed il mio quaderno di latino

<<Allora ti farò fare qualche esercizio per capire che tipo di lacune hai in questa materia>> mi dice mentre fruga nel suo zaino alla ricerca del libro di testo
<<Dimmi quanta dimestichezza hai con il latino>>
<<Se parli di capacità pratiche allora nessuna>> dico con fare scontroso

Questa materia scolastica mi fa impazzire insomma perché dovrei studiare una lingua che parlava un popolo ormai sepolto sotto terra da secoli!!

<<Ottimo direi,facciamo così ti insegnerò un metodo per capire come analizzare una frase correttamente>> dice aprendo il libro degli esercizi,si ferma ad una pagina e sceglie l'esercizio numero 16 dove ci sono tante frasi abbastanza brevi

<<Scegli una frase>>
<<Ehm...4>>
<<Perfetto,ora leggila ad alta voce>>
<<Okay...Cum in urbem veniebam,in Iovis aedem cum amicis accedebam et patriae deos colebamus>>

Mi sono già persa che diamine!!

<<Ora ascolta attentamente quello che ti dico,devi cerchiare tutti i verbi>> mi spiega ed io seguo le sue indicazioni
<<Adesso dato che alla fine di ogni verbo c'è una virgola o una congiunzione significa che sono come delle frasi divise tra di loro>>
<<Questo significa che devi analizzare un verbo alla volta e capire a quale soggetto si sta riferendo,ci sei fino ad ora?>> mi domanda ed io annuoisco,
<<Bene trovami il paradigma del primo verbo>>

Prendo il vocabolario ed inizio a sfogliarlo finché non trovo il paradigma corretto
<<Allora...Venio,is,veni,ventum,venire>> non appena finisco di leggerlo mi blocco

PAIN HAS CHANGED US   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora