Loki pov
Sentì Artemide urlare il mio nome e mi girai di scatto, la vidi tremante e con una pistola puntata alla tempia dalla gang Red Fox. Merda.. e ora cosa faccio. Erano più di 10 e da solo non ci sarei mai riuscito, mantieni la calma. Usci dal negozio con le mani in tasca ed in quel momento vidi il capo della gang, aveva il naso sanguinante, si posizionò dinanzi ai suoi compagni, << Loki! non sapevo fossi un ragazzo da relazioni serie.>> disse quest' ultimo, <<Infatti non lo sono, non è la mia ragazza.>> risposi con un alzata di spalle.
<<Allora non ti dispiace se la porto via con me per divertirmi, giusto?>> replicò il capo, eccola, la posizione perfetta, il momento giusto. <<No anzi, mi fai un piacere però dammi l indirizzo che dopo la passo a prendere.>>
Il mio punto forte era l'inganno nascosto, tutti si fidavano di me, ma ognuno si fidava di una versione di me. Io sono il falso, la reincarnazione del traditore perfetto. Colui per cui uccideresti ma per cui verresti ucciso da lui stesso.
Quando la gang si era ormai voltata chiamai Fenris, << Loki dove cazzo sei!>>, se si chiama Snake della rabbia c'era un motivo, <<Fenris, ho combinato un guaio: Artemis wurde von bande entfurhrt Red Fox.>> spiegai in tedesco cosi che le persone intorno a me non capissero, lo snake dal altra parte del telefono rimase in silenzio per qualche minuto, <<So dove potrebbero averla portata, ti mando la posizione, arriviamo.>>
Dopo una decina di minuti ci trovammo tutti dinanzi una villa bianca con al interno le moto dei Red Fox. Scavalcammo il cancello e ci affacciammo alle finestre per vedere l interno, dove sei Angizia.
<<Non è semplice entrare, ci sono videocamere ovunque.>> disse Ermes, lo snake della pazienza e anche nostro hacker, <<Quanto ci vorrebbe?>> replicò sbuffando Seth, lo snake del caos, << Una decina di minuti.>> rispose l'altro. Resisti Artemide.
Dopo il tempo stabilito arrivammo davanti la porta d'entrata, sembrava tutto troppo tranquillo, Ermes aprì la porta con una forcina per capelli, cosa se ne fa di una forcina, ci chiedemmo noi altri guardandoci. Nel esatto momento in cui la porta si spalancò sentimmo un sacco di rumori provenire dal piano superiore, <<questa casa è insonorizzata. >> disse sempre l' hacker. Nonono...ti prego, fa che non l'abbiano toccata, non me lo perdonerei mai. Iniziai a correre su per le scale fino ad arrivare alla camera da cui provenivano i suoni, è chiusa a chiave, <<Ermes, servi tu qua!>> dissi urlando ad abbassa voce.
Dopo che Ermes provò più volte ad aprire e non ci riuscì decisi di sfondarla, 1..2..3.
Entrai nella stanza e quel' che vidi mi stupì. Tutti i Red Fox erano a terra, chi senza sensi e chi morto, il loro capo invece era legato ad una sedia con una corda in bocca. Una figura ai piedi del letto attirò la mia attenzione, Artemide, aveva le gambe al petto e le mani nei capelli mentre bisbigliava qualcosa di incomprensibile.
<<Artemide..>> decisi di avvicinarmi lentamente ma lei non fece caso a me. Mi accovacciai davanti a lei ma non capì cosa disse, alla mia destra si mise Ermes, << Ho ucciso delle persone, sono come lui.>> disse quest ultimo, <<Cosa?>> replicai confuso, << E' quello che sta dicendo, Ho ucciso delle persone, sono come lui, cioè, Skotosa anthropous, eimai shan auton.>> disse in sincrono con lei.
<<Aspetta..tu capisci cosa dice?>> dissi sconvolto, va bene, non ci sto capendo nulla. Lui annuì con il capo e prese Artemide, che stava provando a strapparsi a ciocche i capelli rossi con le mani, per le braccia. Lei guardò prima il mio amico e poi quando mise gli occhi su di me, le sue iridi cambiarono colore, passarono da un castano chiaro al nero, mi sentì chiamare dai suoi demoni interiori. Si alzò di scatto, prese la pistola che era sul letto e me la puntò addosso. Fanculo me lo sarei meritato, l' ho fatta portare via da persone che neanche conosceva e che volevano fargli del male ma, non avevo altra scelta.
Mi guardai intorno, tutti i corpi morti erano stati sparati allo stesso punto. Va bene che si vendichi, ma questa se mi vuole morto non sbaglia manco la mira, mi uccide in un colpo secco.
<<Ti uccido stronzo di merda!>> disse con un tono da pazza, la osservai per intera, aveva una lunga maglia maschile indosso. <<Direi che è ora di abbassare le armi, che ne dici bellezza?>> provò a dire Seth ma lei lo infuoco con lo sguardo. << Che ne dite di liberare me prima? questa tipa è pazza.>> disse il tipo legato, beh, sicuramente non è normale per aver ammazzato tutte queste persone che non l hanno neanche toccata. Dissi tra me e me ma, uno sparo mi portò alla realtà, mi guardai alla sinistra e vidi il capo della gang perdere sangue sulla gamba.
Non ti fai problemi a sparare a qualcuno eh, piccola Angizia.
<<fanculo stron..>> neanche il tempo di finire la frase che si ritrovò la pistola in bocca ma non da Artemide, bensì da me, <<Quella che tu definisci stronza vi ha fatto il culo, da sola.>> calcai le ultime due parole per fargli comprendere in pieno il significato.
Artemide si incamminò da sola verso il piano inferiore e Fenris riprovò a richiamarla, << Bambolina, dove vai?>>, lei non lo degnò di uno sguardo, <<Vado a casa.>> disse come se fosse scontato, << E come?>> chiese quest' ultimo, << Con la moto di uno dei Red.>> e dopo sbatté la porta d'entrata, noi snakes ci guardammo in faccia come degli scemi, come se non lo fossimo poi. L ultima cosa che sentimmo fu una moto accendersi e andare via.
<<Crono ci ucciderà..>> dissi esausto, <<Crono ti ucciderà.>> dissero tutti insieme.
Perfetto mi aspettano altri lavori extra.
SPAZIO AUTRICE
Ecco il nostro amato Loki! il capitolo è un po' corto ma, secondo me, è carino. Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piace lasciate una stellina. Spero che la storia vi stia incuriosendo e che sia al altezza delle vostre aspettative. Ci vediamo presto!
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Black Snakes
ChickLituna ragazza che voleva iniziare l università in pace, una gang che doveva portare a termine degli incarichi. Un incontro voluto dal destino o meglio... dagli dei.