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Pov leila
Da quando ho parlato quella sera con dylan è passata una settimana ho iniziato anche il lavoro al locale notturno, i miei bimbi si trovano bene a scuola e anche io mi trovo bene ai lavori e pagano bene devo dire, ora sto al bar che preparo dei cappuccini e preparo i vassoi di pasticcini, quando all'improvviso sento squillare il mio telefono e vedo un numero non salvato strano -scusa grace posso rispondere un attimo credo sia importante - -certo tesoro vai pure ci penso io qui- le sorrisi grata e a dai verso gli spogliatoi -pronto?- -lei è la signora brawn?- -si mi dica- -io sono la maestra Paula della scuola dei vostri figli...- entrai in panico -oddio gli è successo qualcosa? Stanno bene...- mi interruppe -si nicholas ha solo avuto un calo di zucchero, il fratello ha saputo cosa fare ma preferirei che veniste a prenderlo - tra le tante cose che poteva prendere da me quel bambino ha preso proprio la mancanza di tutto nel sangue -mi dia quindici minuti e vengo - attaccato e corsi dentro -mi scusi ma io ho un emergenza mi può dare mezz'ora e torno lo giusto sto mezz'ora in più?- la signora grace forse perché mi vide molto scosse accetto e corsi fuori senza dire nient'altro. Corsi come se dovessi fare una maratona fino alla scuola dove entrai e appena vidi un collaboratore chiesi dove posso trovare mio figlio -si sta in infermeria in fondo a destra la seconda porta - - grazie mille- e riiniziai a correre appena entrai dalla porta vidi il piccolo nick steso sul lettino con marco che gli tiene la manina , vicino suppongo l'infermiera e la maestra -salve buongiorno lei è la sorella di marco e nicholas?- scossi la testa sempre la stessa cosa ma ormai -nono sono la madre...- senza degnarle ulteriore sguardo mi avvicino al lettino e con una mano accarezzo la testolina di nick con l'altra la guancia di marco -amore mio come ti senti?- -bene mamma e che stamattina mi sono dimenticato di prendere le vitamine, scusa- non potevo rimproverarlo anche perché nemmeno io le avevo prese, ma ormai il mio corpo è abituato mentre il suo non ancora quindi ne ha molto bisogno -mamma tranquilla gli ho dato la bustina di zucchero e si è ripreso - gli sorrisi -bravo il mio ometto- gli baciai la testolina e poi mi voltai verso la maestra -posso portarli a casa o devo firmare qualcosa ?- mi passo un registro dove firmai l'uscita sia di nick che di marco - buona giornata - -arrivederci- e così dicendo uscimmo dalla scuola e ci avviamo verso il locale -mamma ora vi porta dove lavora lei e appena ha finito andiamo a casuccia a mangiare qualcosa di salutare... e non fate quelle faccine lo sapete che almeno una volta a settimana si deve , quindi nessuna storia- e in coro mi risposero - va bene mamma- io sorrisi e continuando a camminare. Una volta entrati nel locale vidi subito la testa di grace e jecob alzarsi verso di me o meglio noi, la prima ad avvicinarsi fu grace - buon dio tutto bene mi hai fatto preoccupare?- io annuii - e chi sono questi bei giovanotti- e mo speriamo che nemmeno lei mi giudichi -i miei figli - vidi la sua faccia non tanto sorpresa -ma sono bellissimi questo qui ti assomiglia molto , è bianco bianco come te- -si è svenuto a scuola e una cosa che ha preso da me ,ora vedete cosa volete che mamma ve lo prende poi mettetevi sul tavolino lì mangiate e iniziate o a fare i compiti o ....- mi interrduppe marco - si mamma non ti preoccupare sappiamo cosa fare ora vai - li accompagniai al tavolo -dai gran imprenditore cosa vuole - lui rise -per me un cornetto con la coca cola- -mhmh cornetto col succo ace e per lei- vidi che nick rise per la faccia arrabbiata di marco -per me un cornetto con una spremuta - -certo arrivano subito - li sorrisi e andai dietro al bancone per preparare l'ordine poi andai vicino a grace -grace quanto ti devo per questo?- vede il vassoio -niente- la guardai storta -dai grace veramente non glie li do se nn me li fai pagare- lei fece un sorrisino e sussurrò un sempre la solita ma credo di aver capito male , -sono 5 dollari - sorrisi e glie li porsi , mi girai e tornai a prendere il vassoio -jacob il tempo che do questo e rivengo dietro- lui annui distrattamente per vai del po di comando che ci stavano così mi sbrigai - ecco a voi signori , ora mamma va a lavoro e poi andiamo ok?- loro annuirono e così me ne tornai a lavoro, appena arrivati dietro al bancone vidi jecob che stava facendo un po un casino -vai jecob ci penso io - mi vide e lasciò un sospiro- ringraziamo il signore- io sorrisi era proprio negato a stare dietro il bancone , vidi le comandi e cosa aveva fatto, lo volevo schiaffeggiate aveva mischiato tutto e ad alcuni sarebbe arrivato freddo, presi tre vassoi e iniziai a mettere su uno un caffè lungo nero, un cappuccino e due muffin - vai jec- nel secondo misi due neri un te una cioccolata e un cappuccino con biscotti al burro, cornetti, muffin e due cookies. -vai jecc- poi mi riservai al terzo che aveva 4 caffè neri accompagnati da muffin, un cappuccino con un cookies, due espressi con cornetti con le gocce e una spremuta con biscotti al burro -jecc- vidi che venne e prese il vassoio ben pieno -attento è- lui annui poi servii i clienti al banco con due espresso con bicchiere d'acqua e a uno un cornetto e all'altro biscotti al burro -sei nuova ?- mi chiese uno dei due signori -si sono qui da poco più di una settimana - loro annuirono - ed è questo che vuoi fare nella vita?- io negai -perché volete saperlo ?- -vorremmo offrirti un lavoro, sono tre giorni che ti osserviamo all'opera sia qui che al bar , e volevamo offrirti un posto come capo bar nel nostro locale, l'orario è dalle 11 alle 5 e dalle 20 alle 3 massimo la paga è di 3500 al mese esclusi le mance che può salire e scendere in base alla clientela e dal tuo lavoro- rimasi sbalordita sia per la paga che dalle ore ma sopratutto mi avevano osservata - è un'ottima offerta mi farebbe molto piacere accettare...- vidi le loro facce speranzose e sento uno sbuffo alla mia destra - ma non posso accettare, l'orario non è a me possibile , non ci crederete ma ho due figli e ho degli orari predefiniti perché li devo andare a prendere a scuola e la sera li devo mettere al letto e no non ho una bebisitter e no non ho mai pensato di prenderla perché non voglio che crescano con lei, quindi rifiuto l'offerta grazie mille per avermi presa in considerazione- li vidi un po sbalorditi non so precisamente per quale parte del discorso , scommetto la parte che sono madre -quindi tu hai adattato i tuoi orari per loro, per questo non accetti vero?- parlò il signore che non aveva spiccato parola -essatto faccio tutto per loro- lui fece un sorrisino -siete una mamma da invidiare lo sa, mia madre non lo avrebbe mai fatto per me, anzi per noi, è da riconoscenza ciò che fate per i vostri figli , se non sono indiscreto posso chiedervi quanti anni avete voi e i vostri figli- mi sorprese ciò che disse nessuno mai che non conoscevo mi aveva detto tali parole anzi l'unica cosa che mi hanno detto è insultarmi -io ora ne ho 25 i miei figli 6- gli sorrisi -e il padre?- -non c è l'hanno, se n'è andato quando seppe che ero incinta quindi preferisco dire che sono io - lui spalancò gli occhi -quindi stai solo tu...?- io annuii -si pk mi sono trasferita qui da poco non conosco nessuno oltre al mio coinquilino e le due tra cui una psicopatica che mi odia e l'altra che sta sempre fuori, brian ma non posso dire di conoscerlo e loro- -quindi di stretto non hai nessuno- scossi la testa -siete molto forte lo sa ?- io gli sorrisi -la ringrazio- -mi dispiace che non puoi accettare il nostro lavoro però se cambi idea... questo è il mio numero- mi disse sempre lui -grazie mille, ora scusate ma devo tornare al lavoro chiedete pure se avete bisogno di qualcosa- loro annuirono e sorseggiarono il caffè parlottando tra di loro.
Ad un tratto vidi andare un uomo vicino ai bimbi e drizzai la schiena fino a che non sentii dire da loro -dylann- così rilassai le spalle, vidi che si sedette vicino a loro e iniziò a disegnare con loro, li vidi ridere e mi usci un sorrisino spontaneo sulle labbra , sentii grace avvicinami -è lui il padre dei tuoi figli?- io scossi la testa -il papà non c è l'hanno è scappato quando ha saputo di loro - -oh tesoro mi dispiace- è mi abbracció, mi persi un po in quell'abbraccio sapeva di casa, come quello di mia madre, mi staccai sentendo jac -clo ma quanto sono belli i tuoi figliiii- io gli sorrisi -grazie jac sono felice che ti stiano simpatici - - ma quello è il padre- io sospirai questa è la terza volta che mi chiedono questa cosa però ormai ci ho fatto l'abitudine - no è il mio coinquilino- lo vidi sorpreso -e il padre chi...- non lo lascio finire -non hanno un padre li ha abbandonati quando ha saputo di loro e no non è dylan è la prima volta che io lo vedo, lo conosco da una settimana- lo vedo un po sorpreso dalla mia risposta così schietta -scusa non volevo....- mi sentii tremendamente in colpa -no scusa tu davvero è che tra la preoccupazione di nick e il continuo chiedermi del padre nel giro di poco mi sono un attimo alterata ma non ti preoccupare chiedi pure - mi guarda un po e poi vedo nei suoi occhi riaccendersi la curiosità -sicura? Non ti da fastidio?- io scuoto la testa -vaivai- -oltre che sei stata forte e quello è un pezzo di merda, quando glie lo hai detto cosa ha detto come ha fatto a lasciati con i suoi figli in grembo?, come è stata all'inizio ? Hai avuto una mano? Come stavi e mo come stai?...- ok devo dire che aveva molte domande non me lo aspettavo, mi scappo un sorriso e lo fermai -sono felicissima di risponderti alle tue domande ma che ne dici dopo la chiusura casomai vieni nel nostro appartamento ti cucino qualcosa ?- lo vidi pensarci - anche perché ora abbiamo dei clienti - lui anuii e prima di acconsentire ci interruppe grace -perché invece non venite da noi ?- io la guardai, non credevo tutta questa ospitalità nei miei confronti e mi trovai un po in difficoltà anche perché non potevo far mangiate schifezze ai miei figli solo che era scortese, ma quando vidi le loro facce speranzose non potei rifiutare -accetto però niente schifezze devono mettere su qualcosa di più sano- dissi indicando i miei figli -nemmeno a te farebbe male tesoro - effettivamente aveva ragione ma non mi facevano impazzire -mhmh- batterono le mani felici come due bambini, mi scappo un sorriso e scossi la testa -allora aspetta che serviamo questi ultimi clienti e poi chiudiamo il locale , quest'oggi prima così andiamo a preparare- annuii e mi misi all'opera.

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