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Sono qui all'areoporto che saluto i miei genitori e la mia migliore amica, perché sto per partire per Londra con i miei due marmocchi. Vedere mia mamma in lacrime mi distrugge, ma mi capirà se voglio staccare un po' la spina dopo quello che mi hanno detto - miraccomando bambina mia stai attenta e per qualsiasi cosa chiama, anche solo per parlare con qualcuno - io annuii, era sempre troppo apprensiva e non mi lasciava uscire di casa se prima non mi faceva tremila raccomandazioni, non era lei se non me ne faceva nemmeno una, poi passai ad abbracciare mio padre - miraccomando quando vedi qualche bell'uomo subito il numero o scrivimi subito che ci penso io ad aiutarti- scossi la testa esasperata, lui trovava sempre il pretesto per fare quella battutina per tirarti su di morale, ed infine abbracciai il mio migliore amico - miraccomando qualsiasi cosa scrivimi, mi mancherai piccola peste- -anche tu scemo, e se trovi attraente qualche paziente scrivimi ci penso io e ricordati sempre che sono io la tua paziente preferita- lui mi scompiglió i capelli e ridemmo.

Per ultimo salutai mia madre - mamma dai non piangere capiscimi era necessario per me, ci sentiamo ogni giorno, e poi ritornerò mica sto andando al patibolo - lei sorrise - mi mancherete - gli sorrisi accarezzandogli le guance cancellando le lacrime che le rigavano il viso, - anche voi mamma - sentii chiamare da l'altoparlante il nostro volo così presi le manine dei ragazzi e mi diressi verso il gait.

Mi sentii tirare dalla manica sinistra e mi voltai trovando il volto di marco - dimmi amore mio - - ma stai male per quello che ti ha detto la nonna?- -se è per quello sappi che ci siamo noi che ti ascoltiamo, non sarai mai sola - continuò la frase Nick e mi venne quasi da piangere da quanto i miei ometti mi capiscono e mi aiutano in tutto pur avendo solo cinque anni , per la loro età sono molto composti e ben educati non posso che esserne più fiera, mi abbassai alla loro altezza - si la mamma sta un po' giù per quello che mi hanno detto però voi cancellate tutta il male che è in me - loro mi abbracciarono poi mi rialzai e ci imbarcammo.

Arrivati ai nostri posti misi a sedere i ragazzi dentro e gli allacciai le cinture, misi nello scompartimento i due zainetti e il mio - ragazzi comunque la meta è ohhh rullo di tamburi - loro batterono le loro manine sulle gambe - Londra, dove ci sta la ruota panoramica più grande del mondooo- vidi i loro occhi brillare , questo lato lo avevano preso da me , adoravo le giostre , i parchi e le schifezze che contenevano , spero che qui a Londra riuscirò a portarci i miei figli e a farli divertire un po'.

Eravamo decollati da una mezzoretta e vedevo i miei figli guardarmi come per chiedere qualcosa -amori miei il volo dura altre sei ore potete tranquillamente giocare con il tablet o vedere un film sullo schermo qui, però in silenzio e composti , altrimenti vi levo tutto e per il resto del viaggio non farete niente intesi?- l'ultima parte la chiesi con una finta autorità, non riuscivo a sgridare i miei figli anche perché non me ne davano quasi mai modo, però un po' di autorità ci vuole sempre altrimenti si prendono troppe libertà, vidi salire e scendere le loro testoline in modo affermativo e presero i loro tablet iniziando a giocare insieme , vederli ridere e scherzare insieme felici è una delle cose più belle che possa vedere nella mia vita , dopo un po' che li osservo distolgo lo sguardo e prendo il libro che stavo leggendo mettendomi sotto per cercare di finirlo .

Dopo sei lunghe ore un libro finito, il battere e perdere a mario kartho contro i miei figli, siamo atterrati e ci troviamo ad aspettare il taxi che ci porterà all'appartamento - mamma - mi sento chiamare - dimmi amore - - ma in questo appartamento saremo soli?- questo era un partivolare che non avevo detto a loro- guarda mamma quello è libero- mi tirò l'altro marmocchio e fermai il taxi feci salire i bimbi e misi le valigie dentro il cofano e poi salii con loro, -dove vi porto?- chiese il taxista - 2 di bear gardens, grazie- mi girai verso Nick - non saremo soli ma avremo dei conquilini, non so chi siano so solo che una si chiama Cristal - i bimbi mi guardarono un po indecisi - e scusa mamma perché stiamo andando dove ci stanno persone che non conosciamo?- giusta osservazione - perché è molto vicino alla scuola che frequenterete e vicino al lavoro di mamma, se dovevo prenderne solo uno tutto per noi sarebbe costato troppo e mamma non poteva coprire tutte le spese- loro annuirono - va bene mamma allora facciamo i bravi - io li guardai con soddisfazione -bravi bambini miei- gli diedi rispettivamente un bacio tra i bei capelli che si ritrovano.

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