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Pov leila
Quando prima a tavola dylan mi ha fatto quella domanda ci sono rimasta, me la fanno spesso, e non mi piace rispondere ma ho deciso di essere gentile per nom fare una brutta impressione , per fortuna dopo la risposta non ne ha fatte altre e lo apprezzo. Ora mi trovo sul divano ad accarezzare i miei bimbi che si sono addormentati, più li guardo più penso che siano la cosa più bella della mia vita , mi sento così in colpa per farli crescere così, però questo ci ha riservato la vita e va bene così non potrò dargli l'amore di un padre ma posso dargli tutto l'amore che ho dentro di me e farò di tutto pur di renderli felici.
A pensare pensare credo di essermi addormentata perché sento qualcuno toccare nic e mi alzo di soprassalto , vedo dylan che cerca di prenderlo in braccio - che fai?- -vi siete addormentati, qui state scomodi , pensavo stareste stati meglio nel letto- lo guardo per un po riflettendo che effettivamente aveva ragione ed è stato gentile a pensarci, così annuisco e lo aiuto prendendo marco, vedo che è molto delicato nei movimenti e quando gli sposta i capelli, dopo essergli caduti sul faccino, mi fa nascere un sorriso spontaneo.
Dopo averli messi a letto, gli feci una domanda senza pensare ,come il mio solito - che ne dici di una cioccolata calda ....- mi schiaffeggiai mentalmente una cioccolata davvero leila avrà trent'anni e tu che gli offri una cioccolata, bha avvolte mi sembro stupida -... c..cioè una tisana, una camomilla,...wisky..- mi interuppe vedendo che stavo iniziando a sparare stronzate - va benissimo la cioccolata- io annuii rossa in viso, prima di uscire però diedi un bacio ai bimbi e andai seguita da dylan in cucina.
Una volta pronta la cioccolata la versai in una tazza e glie la misi davanti , quando la assaggio vidi passare una luce strana nei suoi occhi che non seppi bene decifrare, ma sono più che sicura che ci è piaciuta da come si è laccato il labbro superiore -ti piace?- alzò gli occhi in una maniera così sexy che credo fosse solo nella mia immaginazione , lo vidi annuire -allora hai detto che fai il commercialista, ti è sempre piaciuto ?- a questa domanda ci mise un po per rispondermi perché prima mi fissò intensamente negli occhi come a volermi dire qualcosa ma lasciò perdere e rispose -si mi ha sempre affascinato come lavoro come il barman - semplice e schivo insomma , non so se questa mia curiosità gli possa dare fastidio perciò preferii chiederlo- ti sto dando fastidio con le domande?- mi guardò un'altra volta in quel modo che io non riesco a capire, e dopo intensi minuti lo vedo scuotere la testa -no non mi da fastidio ma non parlo molto con le persone di cose personali- mi usci un ghigno perché è come se...., so che mi prenderete per pazza, ma io credo che sapevo già la risposta che avrebbe dato ed è una cosa così strana, ho come la sensazione di averlo già ...frequentato ma credo proprio che io mi sbaglia.
Continuiamo a parlare per un po, devo dire che è un uomo interessante, abbiamo anche cose in comune, e devo dire che la sua compagnia non mi disapiace, prima che io me ne ritorni in camera devo per forza levarmi questo dubbio -posso farti una domanda un po strana? Sei libero di non rispondere o prendermi per pazza- lui annui - ma io e te ci siamo già incontrati prima?- vidi per una frazione di secondo un ghigno malinconico per poi cambiare radicalmente espressione -nei tuoi sogni forse - mi strizzo l'occhio per poi andare verso il corridoio, lo seguii e mi fermai davanti alla mia porta -sarà buonanotte dylan- -buonanotte Cloe- si giro e spari dentro la sua stanza. Erano le sette e mezza e avevo preparato i zainetti per i bambini loro si stavano finendo di vestire - bambini su a che state?- dovevamo fare presto dato che stavamo a piedi e alle 8 dovevano entrare , li vidi venirmi incontro -i denti li avete lavati?- vidi che alzarono gli occhi al cielo e fecero dietrofront , ogni volta la stessa storia dopo la colazione si scocciante sempre di lavarli , nel mentre che finii di preparare anche il mio vidi un dylan in pantalone di tuta e canotta entrare dalla porta di ingresso, credo sia andato a correre dato il sudore, e per poco non mi sento male a quella visione celestiale, mi destai dai miei pensieri quando lo vidi scuotere la mano davanti ai miei occhio , mi riscossi e lo guardai mortificata -scusa hai detto?- lui fece un sorrisetto che mi fece sprofondare nella vergogna, spero solo che non mi sono fatta rossa -devi accompagnarli a scuola?- io annuii - e devo andare a lavoro, BAMBINI IL MOSTRO VI HA MANGIATO IN QUEL BAGNO SU MUOVETEVI, scusa- andai in bagno a prendere quelle due pesti dato che non mi rispondevano e vidi che stavano giocando col dentifricio, mi scappo un sorriso ma stiamo in un fottuto ritardo e non faremo in tempo -ma siete incredibili veramente, su muovetevi marco vieni prima tu- diedi altre due tre spazzolate e poi gli sciacquai la faccio -muoviti vai a mettere il giubbino- gli diedi una pacca sul sederino per invogliarlo e passai a nic -siete incredibili -lui sorrise e dopo essersi pulito segui suo fratello, mentre io pulivo il casino che avevano fatto.
Andai subito dentro, quando era tutto pulito, e presi anche il mio zaino e il giubbotto- su andiamo siamo in ritardissimo - proprio in quel momento sbuca fuori dalla porta dylan -vi va un passaggio?- io mi girai verso di lui lo guardai come per dire sul serio e poi guardai l'ora e vidi che avremmo fatto ritardo se non avrei accettato -se non ti è di disturbo ci farebbe molto comodo- lui annuì prese le chiavi e andammo.
In macchina i bambini erano felici per il primo giorno di scuola , o semplicemente per essere entrati nella macchina di dylan, quando arrivammo li accompagno dentro davanti alla classe, dette le salite raccomandazioni , augurandogli buona fortuna e per qualsiasi cosa di chiamarmi, uscii dalla struttura dove con mia grande sorpresa ci trovai dylan -mi hai aspettato?- lui annuii non me lo aspettavo e... é strano, ma lo ringrazio perché mi salva dalla figuraccia del ritardo il primo giorno.
Quando arriviamo lo ringrazie e distrattamente ci lascio un bacio sulla guancia per poi scappare dentro quando me ne sono resa conto ormai ero entratacosi dcossi la testa e iniziai a guardai il posto ed era una caffetteria molto carina , c'erano dei tavoli in legno con le poltrone rosse il pavimento a scacchi, nell'angolo a destra un jubox mentre a sinistra una piccola libreria e difronte si paravano tutti i macchinari per il caffè, il banco con i dolci, la cassa e una porta dove credo ci sia il laboratorio.
Alla cassa c'era una signora molto graziosa, era vestita con un grembiulino bianco e rosso, a scacchi, con un taschino davanti del pizzo intorno e il none del locale inciso sulla parte destra, aveva i capelli neri che tendono al grigio e due bellissimi occhi celesti, mentre ai tavoli passava un ragazzo molto giovane avrà poco meno la mia età, aveva i capelli castano chiaro e gli occhi uguali alla signora, credo sia suo figlio,le labbra sono carnose e ha un grazioso nasino all'insù, la sua altezza è paragonabile ad un armadio, sicuramente supera il metro e 85, è vestito con un pantalone nero e una maglietta bianca , di corporatura noto che è messo abbastanza bene, mi ridesto dai miei pensieri e mi avvicino al bancone dove subito mi accoglie la signora -salve benvenuta da dolcius cosa posso servirle?- che carina ha una voce così soffice che mi ricorda mia madre per poco non mi vengono gli occhi lucidi, dio quanto mi mancano i miei genitori -no signora non sono qui per mangiare , sarei qui per quel posto di lavoro- là vedo alzare la testa e quando lo fa spalanca gli occhi, cos'è non si aspettava che venissi... strano avevo avvisato che venivo -mi avete detto di passare questa mattina- la vedo scuotere la testa come per risvegliarsi -sei cloe?- io annuii -in persona e lei è grace?- lei annuii e vidi che continuava a guardarmi con gli occhi spalancati e un viso che stava iniziando ad essere pallido - signora si sente bene ?- vedo che iniziano a tremargli un po le mani così decisi di fare il giro e mettergli una mano sulla schiena , la feci accomodare su una sediolina vicino alla cassa -aspettate qui vi prendo un bicchiere d'acqua- lei annuii io mi girai intorno per vedere dove prendere l'occorrente, trovai un bicchiere, lo zucchero vicino al caffè e l'acqua nel frigo , li presi e mescolare il tutto per poi portarlo alla signora il più veloce possibile , mi inginocchiai difronte a lei e glie lo porsi aiutandola a bere , dopo un po vidi venirci incontro il ragazzo con una faccia preoccupata - mamma che succede? Ti senti male?- disse preoccupato e lei rispose che andava tutto bene, io l'avevo aiutata, poi si rivolse a me -grazie per averla aiutata, cosa posso servirle per sdebitarmi- io alzai gli occhi su di lui e noto che ha la stessa reazione della madre quando incontra i miei occhi , ma cosa ho di strano ho capito che sembro una pazza psicopatica per i miei capelli stamattina , però manco a fare così -c..cosa ci fai qui?- io nn so se mi hanno preso per la regina Elisabetta ma continuo a non capire il loro comportamento -voglio giocare a paddle- mi guarda stranito, ma ci voleva scusa secondo te perché sto qui -ho chiamato pochi giorni fa per il posto di lavoro e la signora grace mi aveva risposto che potevo passare questa mattina per poter vedere le mie capacità nel settore ed eccomi qui- lui sente attentamente -che sbadata non mi sono presentata , sono cloe- gli allungo la mano e lui un po stranito me la ristringe -io sono jecob- mi venne un sorrisino -come quello di twilight , non è che se ti faccio arrabbiare mi sbrani?- dissi con un sorrisino alla fine, so che è fuori luogo ma non riesco a frenare la mia maledetta lingua, alzo gli occhi su di lui un po imbarazzata per ciò che ho detto ma vedo sorridere sia lui che la mamma -scusa mi è uscito- metto una mano davanti alla bocca mentre lui scuote la testa ridendo - posso iniziare anche mo stanno arrivando dei clienti e lei si riposa un po- dico verso grace che annuisce e dice al figlio di farmi vedere un po tutto e spiegare cosa servono, annuii non era per niente difficile quello che dovevo fare era mettere le cose sui piattini/vassoio e preparare le bevande qualora le chiedessero, fortunatamente sono in grado di farli tutti, i primi clienti che servo al bancone sono due uomini che mi chiedono un caffè lungo e un cappuccino , appena li finisco li metto entrambi davanti a loro , non so perché ma mi sento molto agile in questa cucina infatti subito faccio le loro ordinazioni e anche quelle che mi da jecob , infatti ne rimane sorpreso.
Dopo circa tre ore che sono qui vedo grace chiamarmi -ditemi pure- lei mi guardo -primo non darmi del voi so di essere vecchia ma non così tanto dai, e poi sei molto brava se vuoi il posto di lavoro è tuo- faccio un saltino di gioia e senza pensarci mi slancio verso di lei dandogli un forte abbraccio, appena mi rendo conto di cosa sto facendo mi stacco e le chiedo scusa sentendo le guance iniziare a prendere calore, lei in compenso mi diede una carezza sul viso tranquillizzandomi , mi venne in mente che dovevo ricordargli che io potevo restare solo fino all'una poi dovevo scappare -scusate se sono inopportuna, ma non so se vi ricordate che vi dissi che potevo restare fino all'una non ci sono problemi vero?- la vidi negare e feci un sospiro di sollievo -ora torno a lavoro allora- annuii e tornai a lavoro per altre due ore.
Dopo queste due ore mi tolsi il grembiule che prima mi avevano dato e andai a salutare grace -allora ci vediamo domani grace e grazie mille per il posto- - di niente tesoro ci vediamo domani- io annuii poi mi fermai a salutare Jacob, che si rivelò davvero un bravo ragazzo, ho scoperto che è più piccolo di me di tre anni si aggira all'incirca sul 21 anni, ha una bella parlantina e gli piace giocare a basket , lavora qui per aiutare sua madre quando non è impegnato al college, ha detto che ha due fratelli uno della mia età l'altra più piccolo di due anni , lo vedo che si volta verso di me e si avvicina- te ne vai?- io annuisco e il suo sguardo si rattrista -ci vediamo domani?- lui riflette per poi annuire -si domani ho i corsi il pomeriggio- gli faccio un sorriso per poi salutarlo con una scollata di mano e dirigermi fuori. Sono appena arrivata fuori la scuola dei miei bambini che dovrebbero uscire a momenti infatti sento il suono della campanella per .poi vedere i bambini uscire e andare incontro alle mamme e quando nick e marco mi adocchiano fanno lo stesso e mi corrono incontro felici -allora vi piace ?- li vidi annuire freneticamente e iniziare a raccontare tutto quello che hanno fatto a scuola mentre torniamo a casa -mamma lo sai che molte cose che il maestro diceva noi le sapevamo già?- disse nick e marco aggiunse -si infatti quando spiegava il maestro era noioso- effettivamente avendoli già abituati a scrivere e interloquire bene si trovano avvantaggiati su questo campo, -sentite sempre ciò che vi spiegano con attenzione anche se lo sapete già, ripassare fa sempre bene nella vita dovete sempre apprendere o per lo meno riapprendere ciò che sapete già, e non fate vedere che voi sapete già di cosa sta parlando , così che se vi farà una domanda o dovrete dimostrare, voi sapete già come fare, per questo è importante studiare, così da sapere come rispondere alle domande che la vita vi metterà d'avanti senza fare la figura degli stupidi che rimanete senza risposta facendo sentire chi vi ha posto il quesito superiore, voi dovete sempre saper dimostrare , con educazione e rispetto , che sapet rispondere a ciò che vi chiedono- li vidi annuire , lo so che penserete che non è discorsi per bambini di sei anni ma farli crescere già con questa mentalità gli servirà in futuro -hai ragione mamma- io gli sorrisi contenta che nonostante i paroloni i concetti li hanno capiti.
Appena arrivati sul nostro piano una volta aperta la porta vidi una scena che mi fece seccare la bocca...

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