4.

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Ecco, lo sapeva, cazzo se lo sapeva. Aveva rovinato tutto come suo solito. Lo sapeva che era stata una mossa avventata ma in quel momento gli era sembrata la cosa giusta da fare.
Era da due settimane che pensava a quel leggero bacio, a quel piccolo, quasi insignificante, contatto. I suoi sogni erano colmi di baci come quello.

*ding*

44gangshit

faress👑
raga io torno all'hotel che son distrutto
5.40

jackie
okok, ci vediamo domani fatti il tuo sonnellino di bellezza
6.04

Era stato in quell'esatto momento che Marco aveva sentito il suo cuore spezzarsi in due. In quell'istante si rese conto di aver perso la persona più importante della sua vita, il suo migliore amico, suo fratello, il suo Pietro.

Erano due settimane che per un motivo o per un altro non metteva piede nel Bunker ma sapeva che quel giorno ci sarebbe dovuto andare per forza: dovevano decidere che canzone candidare a Sanremo per poi cominciare a provarla all'infinito. Durante il suo periodo di assenza gli altri avevano già cominciato a parlare del pezzo da portare e soprattutto della cover che avrebbero cantato durante la penultima serata di festival. C'era stata qualche proposta ma si trovavano ancora in alto mare e nessun nome di quelli proposti soddisfava tutti i componenti del collettivo. Perciò era necessario che quel giorno Caph si recasse al Bunker, dovevano per forza trovare qualcuno da invitare e c'era bisogno di più aiuto possibile.

Appena arrivato davanti alla porta dello studio, Marco fece un respiro profondo prima di portare la mano alla maniglia per abbassarla ed aprire la porta. All'interno della stanza si trovava solo Faster che stava beatamente stravaccato su un divanetto a guardare il telefono.

«Eilà Andre!» Lo richiamò il platinato.

«Hey Caph come va?» Chiese allora Faster.

«Tutto ok, perché?»

«Come "perché"? È due settimane che sei scomparso»

«Non sono scomparso! Ho sempre risposto su WhatsApp» Rispose indignato Marco.

«Sì ma non ti abbiamo più visto»

«Avevo da fare» Non era vero, non era assolutamente vero. Era stato a casa tutto il tempo alternando il letto al divano, alla cucina e al bagno. Aveva avuto bisogno di un po' di tempo interamente per sé per pensare a come affrontare Fares e spiegare ciò che aveva fatto. In quel periodo aveva avuto modo di ragionare bene ed era arrivato alla conclusione che cercare di dimenticarsi di Pietro sarebbe stata la scelta migliore.

In quel momento si aprì di nuovo la porta da cui entrò Piccolo che, senza guardare in faccia Andrea, si precipitò nel portico sul retro accompagnato dal suo iPad.

«Che mi sono perso?» Domandò Caph. Faster sbuffò infastidito per poi alzare gli occhi al cielo.

«Niente, solo il solito Duccio che non è capace di stare ai giochi» Cominciò Andrea «Hai presente la serata a Sanremo, no?» Marco annuì così il corvino continuò il suo racconto. «Dopo esserci staccati mi fa "ma non ti piacevano solo le ragazze?" e io gli ho risposto "infatti, solo figa" e allora lui si è offeso e se n'è andato. Da quando siamo tornati qui non mi ha più rivolto la parola, né un saluto né niente.»

5:40//faresxcaphDove le storie prendono vita. Scoprilo ora