Acqua, mare, onde, spuma... erano le uniche cose che Pietro riusciva a vedere dalla portafinestra posizionata proprio al fianco del suo letto. Seppur fosse Dicembre provava un'irrefrenabile voglia di buttarsi in quell'immenso specchio d'acqua. Sfortunatamente, però, non poteva rischiare di ammalarsi vista l'imminente competizione a cui lui e i suoi amici avrebbero dovuto partecipare. Decise, quindi, che si sarebbe accontentato di un lungo bagno con tanto di bombe effervescenti che si era prontamente portato da casa.
Dopo appena due minuti di ammollo sentì il telefono vibrare sul lavandino di fianco a lui. Prese il dispositivo e vide chi lo stava chiamando: Marco.«Che vuoi?»
«Come che voglio, è due cazzo di ore che busso a questa fottutissima porta, hai intenzione di aprire o devo buttarla giù?»
Al che Pietro rimase in silenzio tremendamente imbarazzato per aver dimenticato che l'amico era fuori senza chiavi e lo aveva pregato di aprirgli appena fosse tornato.
«Ao il gatto t'ha mangiato la lingua?»
«No, no...» Non sapeva che dire.
«Quindi? La apri sta cazzo di porta o devo andare dalla biondina giù a chiederle le chiavi di scorta?»
«No, no ora ti apro» fece una breve pausa prima di aggiungere «Un secondo» e terminare la chiamata.
Posò subito il telefono dove lo aveva preso, si alzò in piedi e si avvolse un asciugamano bianco sui fianchi. Di solito non aveva problemi a farsi vedere nudo dai suoi amici, d'altronde non erano rare le volte durante le quali si lavavano insieme dopo essere stati in piscina o alle terme ma con Marco provava un certo imbarazzo. Non riusciva a darsi una spiegazione soprattutto perché il ragazzo era colui con il quale aveva legato di più in quei quasi cinque anni di collettivo.
Finalmente, dopo aver aspettato più di venti minuti fuori dalla porta come un emerito deficiente, Pietro si decise ad aprirgli la porta. Quando sentì il rumore della serratura che si sbloccava, Marco alzò lo sguardo dal telefono al ragazzo che aveva di fronte. Non appena si accorse delle condizioni in cui Fares gli aveva aperto spalancò gli occhi e un leggerò pizzichio gli scaldò le guance, sorpreso dalla sua stessa reazione varcò subito l'uscio in malo modo per andare a buttarsi sul letto. Subito venne avvolto da un profumo intenso e ipnotico proveniente dalle lenzuola.
«Sto gran cazzo ci dormo io nel lato vicino alla finestra!»
«Chi l'ha deciso?»
«Io. Chi prima arriva meglio alloggia.»
Marco sbiascicò un leggero «Stronzo», per sua sfortuna, però, il biondo lo sentì.
«Stronzo sarai tu che stai usurpando il mio posto, fossi arrivato un po' prima mi avresti trovato lì. Perciò alza quel cazzo di culo che ti ritrovi e scansati da lì»
Caph si irrigidì di nuovo, quindi quel buon profumo che aveva sentito apparteneva al suo compagno di stanza? Che gli stava succedendo? Da quando aveva rotto con Silvia non gli era più capitato di provare attrazione per alcuna nuova ragazza. Con i suoi amici aveva soprannominato quella situazione "shock post traumatico dovuto a tradimento pubblico". Quella definizione era stata creata prettamente per sdrammatizzare lo sconforto che il ragazzo provava ma più il tempo passava, più si ritrovava a osservare gli uomini mentre passeggiava per le strade di Empoli. Non credeva di essere gay, d'altronde era stato con delle ragazze nel corso della sua vita ed era estremamente certo di esserne stato innamorato o per lo meno l'attrazione sessuale l'aveva provata, non escludeva però la possibilità di provare sentimenti di tipo romantico anche per i ragazzi. Quello di cui non si capacitava era il perché si sentisse così strano quando si trovava intorno a Pietro, insomma, lui era il suo migliore amico, si davano consigli a vicenda su come rimorchiare, non poteva nemmeno lontanamente pensare di poter provare certi tipi di sentimenti e sensazioni quando erano insieme, era semplicemente inconcepibile.
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5:40//faresxcaph
FanfictionSi conoscono da anni, sono amici da anni, anzi sono migliori amici da anni. Com'è possibile che dopo tutto questo tempo due ragazzi che si ritenevano fratelli capiscono che quello fraterno non è di certo il rapporto che li lega? Incentrata principa...