spille-pov Anastasia

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"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"
Seneca

Avevo davanti all'incirca una quindicina di ragazzi, dovevo presentarmi a tutti e soffrivo di ansia sociale, ottimo inizio direi.

Con tono molto imbarazzato enunciai:
-"ehm mi chiamo Anastasia e ehm ho diciassette anni e ehm sono polacca ma è da quando sono piccola che vivo qui, a Roma".

Alcune ragazze mi squadravano, altri ragazzi parlavano sottovoce tra loro.

Fai un bel respiro Anastasia, è tutto okey, si staranno solo chiedendo perché una ragazza cambi scuola al quarto anno. Calmati Anastasia, non sapranno mai perché hai deciso di cambiare scuola.

Va tutto bene. Va tutto bene. Va tutto bene. Va tutto bene. Va tutto bene.

-"Anastasia tesoro, è tutto okey? Hai un colorito particolarmente pallido".
La professoressa mi destò dai mei pensieri, mi stampai un sorriso finto in faccia. Dire che andava tutto bene era più facile rispetto a parlarne.
Con tono cordiale le dissi:
-"Professoressa mi deve perdonare, stavo solo pensando a dove sedermi perché non vedevo nessun banco libero".
La professoressa mi rispose affermando:
-"oddio Anastasia perdonami, vado subito a chiamare la bidella per fare aggiungere un banco".

La professoressa uscì velocemente dalla classe ed io rimasi in piedi ad aspettare che entrasse quando notai che una ragazza con un caschetto nero completamente tatuata si alzò e mi raggiunse.

Tranquilla Anastasia non può farti nulla sei dentro ad una classe piena di persone, non può farti nulla, non può farti nulla.

Si fermò proprio dinanzi a me, mi squadrò e mi informò :
"Ciao Anastasia, piacere sono Valeria. Ti va di sederti vicino a me?".

Portava i capelli dietro le orecchie e ciò faceva intravedere i suoi numerosi buchi, aveva un'eyeliner molto particolare, artistico oserei dire. Aveva numerosi piercing, quelli più visibili erano un piercing tra la cartilagine presente tra le due narici, uno al sopracciglio destro, uno che vi si trovava nella parte sinistra del labbro inferiore e potrei giurare di averne intravisto uno sulla lingua mentre parlava. Indossava un jeans nero leggermente strappato sulle ginocchia ed un maglioncino del medesimo colore ma qualcosa di particolare attirò la mia attenzione. Una spilla, con su scritto "quarticciolo lover". Sbiancai, ne ero certa.

Respira ed inspira. Respira ed inspira. Respira ed inspira. Respira ed inspira.

Una vocina nella mia testa mi ricordò:"Non puoi dirle di no Anastasia, ti prenderanno tutti per strana. Siediti vicino a lei."

Siediti vicino a lei. Siediti vicino a lei. Siediti vicino a lei. Siediti vicino a lei.

Con tono molto titubante le comunicai:
-"Certo che mi voglio sedere vicino a te...perché dovrei dirti di no"

Nel mentre la professoressa rientrò e disse in malo modo alla ragazza dal caschetto nero di sedersi. Io non parlavo molto anzi non parlavo mai però se c'era una cosa che proprio non sopportavo erano le ingiustizie così rivolgendomi alla professoressa dichiarai con voce sicura:

-"Mi scusi ma non ha motivo di trattarla così, questa ragazza è stata l'unica ad avvicinarsi a me e a chiedermi se avevo voglia di sedermi vicino a lei".

Non capii perché ma sia la professoressa che Valeria si guardarono e sorrisero.

Nel mentre la bidella entrò in classe e sistemò due banchi e due sedie.

Valeria si avvicinò al banco dove era seduta prima che io arrivassi e sorrise alla ragazza dai lunghi capelli castani che si trovava vicino a lei, prese il suo zaino nero tempestato di spille e si sedette nel banco e mi fece un segno come a dirmi di avvicinarmi e, anche se non con molta convinzione, mi sedetti vicino a lei.

Appoggiai lo zaino alla mia destra, feci scorrere la zip ed estrassi un quaderno ed il mio astuccio rosa su cui si trovavano quattro spille...devo ammettere che anche io ero un'amante delle spille.

La professoressa iniziò a spiegare ma a me purtroppo il libro di italiano non era ancora arrivato così chiesi alla mia compagna di banco con voce molto bassa:
-"scusa potresti avvicinare un pochino il libro? Purtroppo a me non è ancora arrivato".

La ragazza dai capelli color corvino mi guardò e mi disse senza pensarci neanche un secondo:
-"certo".

Chissà, magari io e la ragazza dalle iridi dello stesso colore dei quadrifogli saremmo diventate amiche...

Spazio autrice ❤️💿🎧: Ciao ragazzi/e come va? Se il capitolo vi è piaciuto vi ricordo di lasciare una stellina, per noi autrici è importantissimo❤️

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