𝓜𝒚 ℬ𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓'𝒔 𝓑𝒆𝒔𝒕𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅

ADDIO FRATELLO

Quella mattina fu terribile: Wells era morto, come minimo ucciso dai Terrestri durante la guardia, Clarke era a pezzi e non faceva altro che stare tutto il giorno nella tomba del ragazzo. Avevano fatto pace e aveva scoperto che non era stato lui a denunciare il signor Griffin ma la madre di Clarke. Lui si era solo dato le colpe per proteggere la sua amica. Una cosa molto carina ma che gli è costato la vita adesso.

Clarke tornò alla navicella e si fece levare il bracciale, in modo che Monty potesse usarlo per parlare con l'Arca e anche per far provare alla madre il dolore che sentiva per aver saputo la verità.

Ormai il campo era in progresso. Ogni ragazza e ragazzo si dava da fare per proteggerci dai Terrestri, io aiutavo Charlotte a sistemare dei fili attorno ad un palo quando un ragazzo cadde per la stanchezza. Provai ad avvicinarmi ma mio fratello mi precedette. "Hey, credi che i Terrestri staranno fermi ad aspettare che finiamo la recinzione, potrei sostituirti persino con la ragazzina", disse indicando Charlotte. Il ragazzo disse di avere solo bisogno di bere un po' così Bellamy gli ordinò di prendere dell'acqua per il ragazzo.

"Ci pensi tu? disse rivolgendosi a Charlotte che si precipitò a prendere il tronco. "Stavo scherzando" disse ridendo e contagiò anche me. Ci guardammo per un po' e lui prese il tronco dirigendosi nella palizzata. Ripresi il mio lavoro quando mio fratello fece una cosa disgustosa: si mise ad urinare sul ragazzo. Ora era troppo. Mi avvicinai e prima che potesse farlo il ragazzo, spintonai mio fratello. "Cosa pensi di dimostrare così? Sei solo un patetico stronzo" e gli sferrai un pugno in faccia ma venni bloccata dai suoi amici che mi tennero ferma. "Lasciatela andare, uno su tre di voi si ritroverà con un occhio nero" e mi mollarono mentre lui si ripuliva il naso dal sangue e ordinò di tornare al lavoro.

Decisi di prendere io l'acqua per il ragazzo e gliela passai, mi ringraziò e tornai al mio posto. Finito di lavorare, decisi di allenarmi fuori dal campo, nelle vicinanze. Diedi pugni e calci all'aria, come se avessi davanti una persona vera. Sentì dei passi dietro di me e appena sferrai un pugno, mi ritrovai parata da lui. "Piano Dea della Caccia, potresti fare male a qualcuno, risparmiati per i Terrestri", accennai un sorriso e gli chiesi cosa fosse successo: erano state trovate le dita di Wells e un coltello vicino al campo così ci dirigemmo alla navicella.

Trovai Octavia, Jasper e Clarke. Quest'ultima esaminò il coltello, era fatto col metallo della navicella, proprio come il mio. A quanto pare non erano i Terrestri ma uno di noi.
Presi il mio coltello e presi anche quello esaminato da Clarke: erano uguali, non poteva essere mio. Avevo un'idea di chi potesse essere ma non ero tanto sicura. C'era un assassino in mezzo a noi e speravo tanto non fosse stato lui.

Clarke voleva avvertire il campo ma Bellamy la fermò. "Guarda cosa abbiamo ottenuto. Stanno lavorando ad una palizzata, abbiamo pattuglie e che ti piaccia o no che pensino che siano i Terrestri è un bene." "Positivo per te, li spingi a lavorare per la paura", rispose Clarke e Bellamy non ci mise molto a non smentire la cosa.

"Bellamy ha ragione Clarke, poi come vorresti fare? Chiedere chi sia stato e aspettare che si faccia avanti? Non sai di chi sia quel coltello" le dissi io.

"Ah davvero? Io invece lo so benissimo e lo sai anche tu Arthemis. È di tuo fratello. Ci sono una J e una M" disse mostrandomelo. "No John non è così, non è un assassino lo conosco" cercai di convincerli ma provai più a convincere me stessa. "Evidentemente non abbastanza " mi disse Clarke acida e uscì di corsa dalla navicella e la seguì subito.

"FIGLIO DI PUTTANA" urlò Clarke spintonandolo e mi avvicinai. Clarke gli fece vedere il coltello e lui, riconoscendolo, chiese dove fosse stato trovato. "Dove lo hai buttato dopo aver ucciso Wells" gridò Clarke e tutti i ragazzi del campo smisero di lavorare per sentire tutto. John non capiva di cosa stava parlando, dicendo che fossero stati i Terrestri.