𝓜𝒚 ℬ𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓'𝒔 𝓑𝒆𝒔𝒕𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅

RAVEN REYES

Era quasi l'alba sulla Terra. Mi svegliai per colpa dello stesso incubo e non presi più sonno. Decisi di uscire un po' fuori e incontrai la giovane Blake.

"Hey Octavia, come mai sveglia?" le domandai abbracciandola. "Non riuscivo a prendere sonno" rispose guardandomi. "Mi dispiace per tuo fratello Arthy, so cosa vuol dire essere separata dal proprio fratello da piccole", le feci un sorriso e la strinsi forte. "Grazie Oc, sei un'amica fantastica" e lei ricambiò.

Venimmo interrotte da un rumore dal cielo: era una navicella. "BELLAMY VIENI A VEDERE" gli urlò la sorella e lui uscì a petto nudo. Quando incrociò il mio sguardo mi fece un sorriso e ripensai a quel bacio che ci eravamo dati la sera prima. Stavo per avvicinarmi ma vidi due ragazze seminude uscire dalla sua tenda e il mio sorriso si trasformò in uno sguardo di delusione.

Ritornai a guardare la navicella, qualcuno era venuto ad aiutarci. "Ditemi che hanno portato lo shampoo" disse una delle ragazze seminude che riconobbi essere Roma. Guardai Bellamy e potei notare terrore nei suoi occhi, come se fosse spaventato da qualcosa o qualcuno.

Ci radunammo io, Blake, Octavia e altri due ragazzi nella tenda per parlare della navicella. Alcuni volevano partire subito ma mi misi in mezzo al discorso. "È troppo pericoloso, ci sono i Terrestri, partiremo domani alle prime luci." Tutti mi ascoltarono e ritornarono nelle loro tende. Lasciai i due ragazzi parlare tra di loro e mi sedetti davanti al fuoco. Alcuni ragazzi non ritornarono nelle tende, sorpresi per la vista della navicella. Bellamy appena mi vide, si avvicinò per parlarmi.

"Arthy fammi spiegare, non è come credi-" ma lo interruppi. "Bellamy non hai niente da spiegare, sei un uomo libero. Puoi dormire con chi vuoi e scopare con chi vuoi" gli risposi fredda. Tornai nella mia tenda a prendere dell'acqua e appena uscì, lo vidi uscire dall'accampamento e decisi di seguirlo.

Camminai dietro di lui quatta quatta per non farmi vedere, feci attenzione ad ogni ramo o foglia che pestavo quando mi accorsi di averlo perso di vista. Dove cazzo era finito? Mi avvicinai a dove avevo visto la sua figura e mi ritrovai con la bocca coperta da una mano. Mi divincolai ma non riuscì. "Shh, sono io, sono io" lo sentì sussurrare e mollò la presa.

"Cosa stai facendo? Avevamo detto che avremmo organizzato una squadra per raggiungere il luogo dell'atterraggio. Ho visto che avevi uno sguardo terrorizzato, che succede Bellamy?". Lui mi guardò negli occhi e cercò di formulare la frase. "Arthy, credimi, vorrei dirtelo ma non posso" e non ebbi neanche il tempo di rispondere che mi prese con il braccio attorno al collo sottomettendomi, il respirò mancò, mi ritrovai sdraiata nel suolo e all'improvviso buio.

Mi svegliai e in cielo era già sorto il sole, quelle poche luci che bastavano per illuminare tutto. Sentì delle urla e capì subito che furono i due fratelli. Seguì le urla e trovai Octavia e Bellamy litigare pesantemente.

"Mi hai preso in giro Bellamy, sei solo uno stronzo ed egoista. Ha ragione Arthemis ad odiarti" disse lei presa dalla rabbia. "Lo fatto per te. Per proteggerti. Se quelli dell'Arca verranno qui, e lo faranno, io sarò morto." Cosa intendeva? Cosa aveva mai fatto per temere l'Arca così tanto?

"Ho sparato a Jaha, quando scoprì che ti avrebbero mandata sulla Terra, sapevo di non poterti lasciare da sola. Mi avevano offerto un accordo per poter venire qui. Dovevo ucciderlo per salire e io avevo accettato." Non potevo crederci, ecco perché aveva così paura che sapessero che eravamo vivi.

"Hai ucciso il Cancelliere" disse Octavia shockata per quella scoperta.
"Lui ha ucciso nostra madre, messa in prigione come con Arthemis, se lo meritava. Arthemis avrebbe dovuto avere una vita felice come te, non essere trattate così" disse Bellamy con i lucciconi agli occhi. "Io non ti ho chiesto di farlo" rispose con le lacrime la ragazza, lui si scusò ma lei scappò lasciandolo lì da solo.