LA TERRA UCCIDE

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*flashback*

"Sono più veloce di te John", dissi ridendo e correndo per tutta la stanza. Era il mio tredicesimo compleanno e io e mio fratello giocavamo a rincorrerci cercando di rimanere svegli per aspettare nostro padre dal rientro di lavoro. La porta si aprì ma ci fu tutt'altro: mio padre era con Marcus Kane e con delle guardie. Mia madre si avvicinò a me e mio fratello e mio padre corse subito verso di noi.

"Signori Murphy, è il momento per Arthemis, ha compiuto i tredici anni" Potevo ancora udire le urla disperate di mia madre, mio padre che supplicava di non arrestarmi, io mi dimenai cercando di correre verso mio fratello, riuscì a prendergli la mano e fu l'unica cosa che senti prima di essere stata sedata dalle guardie.

Mi svegliai dall'incubo a causa dei lamenti di Jasper, i ragazzi non ne potevano più, continuavano ad urlare di stare zitto o che morisse, mi alzai e appena vidi Clarke scendere le chiesi come stesse. Non sapeva ancora nulla ma stava andando a prendere dell'acqua fresca così mi offrì io e uscì dalla navicella. Appena fuori iniziai a sentire delle urla, erano di una ragazzina così mi avvicinai: stava avendo un incubo anche lei così la svegliai dolcemente.

"Hey, hey va tutto bene, era solo un brutto sogno". "Mi chiamo Arthemis ma puoi chiamarmi Arthy, tu come ti chiami?". Non rispose, era ancora scossa. "Tranquilla non importa, è normale avere brutti sogni, credimi, se vuoi parlarne sono qui" dissi sedendomi accanto a lei.

"S-sono i miei g-genitori..." disse con ancora qualche lacrima. "Li h-hanno giustiziati e...li vedo nei miei sogni..". Mi si strinse il cuore. "Ti capisco sai? Hanno ucciso anche i miei di genitori, ero già in cella quando mi avvertirono di ciò. Tu come sei finita qui?", le chiesi asciugandole il viso.
"Quando stavano portando via le cose dei miei, ho perso la testa. Dicono che ho aggredito una guardia" concluse guardandomi. Mi dispiaceva tanto che una ragazzina come lei avesse subito tutto questo, così l'abbracciai. "Ora siamo sulla Terra, potrai stare tranquilla, ci sarò io, promesso" le dissi sorridendo. "Grazie Arthy " disse e la feci riaddormentare. Tornai con l'acqua per Jasper e mi rimisi a dormire o almeno ci provai.

Mi svegliai e appena uscì fuori, trovai i ragazzi a lavoro. Vidi mio fratello e Blake cercare di centrare il tronco di un albero con coltelli e asce e non riuscirono a centrare il bersaglio così mi avvicinai. "Quel ragazzo non mi fa dormire cazzo" disse mio fratello incazzato. "O magari non sei mirato affatto" dissi avvertendoli della mia presenza. "Sai fare di meglio sorellina?", risi di gusto a quella domanda così presi il mio coltello e mi girai guardandolo. "Direi di sì fratellone" e con rapidità mi girai di scatto e centrai il tronco. "Mai dubitare di me" dissi ridendo e recuperai il coltello.

Arrivarono Atom e un altro ragazzo riferendo che due ragazzi, Pascal e Trina, erano spariti da due giorni e non ci fu traccia di loro. John nominò un "albero speciale" che fece zittire il ragazzo. Fu scoperto da Bellamy che si baciava con Octavia e per la disobbedienza lo aveva legato ad un albero tutta la notte. "Smettila John, non è divertente" dissi guardandolo con serietà. "Forse sono i Terrestri" ipotizzò Atom. "O si sono appartati, va di moda ultimamente" continuò mio fratello e gli diedi uno schiaffo sulla nuca con una mini risata di Bellamy. Ne avevo abbastanza così decisi di aiutare Octavia.

"Ti aiuto io" le dissi con un sorriso. "Atom mi ignora, c'entra mio fratello come al suo solito". "Tuo fratello è uno stronzo delle volte" e ridemmo insieme. "Murphy vieni qui" mi chiamò Blake e con riluttanza mi avvicinai. "Che ti serve?". "Andiamo a caccia, verrai con noi. Abbiamo bisogno di cibo e avendo con noi la Dea della Caccia sarà più fortunato il bottino". Gli feci un sorriso ironico e accettai, ordinò a mio fratello di rimanere a controllare il campo e prima di andare organizzammo la battuta in una tenda.

Octavia entrò arrabbiata e parlò con il fratello di Atom: era a conoscenza che Bellamy lo avesse spaventato solo perché beccati assieme, che stronzo. Udimmo l'urlo di Jasper e Octavia corse verso di lui, volevo andare anche io ma venni fermata da Bellamy. "Che cazzo fai? Il mio amico sta male e voglio vedere cosa succede". Corsi alla navicella e vidi Clarke con un coltello che esportava la pelle di Jasper, idea geniale. Octavia pensava che lo stesse uccidendo ma lo stava salvando. Bellamy arrivò dicendo che Jasper non poteva sopravvivere, che era spacciato e una causa persa.

𝓜𝒚 ℬ𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓'𝒔 𝓑𝒆𝒔𝒕𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora