𝓜𝒚 ℬ𝒓𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓'𝒔 𝓑𝒆𝒔𝒕𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅

COMPETENZE TERRESTRI

Ci misimo a correre il più in fretta possibile fin quando Monty non cadde a terra inciampando su delle ossa; mentre lo aiutavamo, Clarke raccolse quello che doveva essere un teschio ma aveva due facce.

"Che cosa sono?", non lo ammisi ad alta voce ma potevo dire di essere davvero spaventata dentro di me, non lo ero mai stata così tanto. Ad interrompere i nostri pensieri, fu un urlo: era Jasper ed era ancora vivo per fortuna. Clarke iniziò a correre verso la parte da dove stavamo fuggendo con Finn che le corse dietro per fermarla.

"Clarke aspetta, stiamo dietro gli alberi, è più sicuro per tutti noi", le dissi raggiungendola. Guardammo il punto dove era rimasto il ragazzo ma non lo trovammo, era sparito.
"Ma dov'è?", chiese Monty spaventato per l'amico. "Lo hanno preso", rispose Clarke anche lei spaventata.

Decidemmo di correre verso il campo, l'unico posto sicuro al momento per noi e avvertire anche il resto dei ragazzi di quanto successo. Appena arrivammo trovai una cosa orribile: mio fratello con Wells che gli puntava il coltello alla gola.

"JOHN" urlai correndo verso di loro. "Lascialo andare, ADESSO" e il ragazzo mollò la presa su mio fratello ma John cercò di ributtarsi addosso al ragazzo e lo fermò Bellamy. "Basta Murphy, basta così" così mi avvicinai e gli controllai le ferite mentre Bellamy accorse sua sorella che era ferita.

"Dov'è il cibo?", chiese Bellamy. "Niente Mounth Wheather", gli rispose Finn. Bellamy chiese cosa fosse successo così gli risposi.
"Siamo stati attaccati". "E da cosa?", domandò Wells. "Non da cosa, da chi. A quanto pare l'ultimo Terrestre morto sull'Arca, non era l'ultimo Terrestre" rispose Finn.

"Le informazioni che ci avevano dato erano sbagliate, a quanto pare la gente è riuscita a sopravvivere qui quindi possiamo anche noi, la buona notizia è che non ci uccideranno le radiazioni, ma lo faranno i Terrestri" dissi a tutti quanti.

Wells domandò dove fosse Jasper e Clarke gli rispose che era stato preso ma poi notò che non aveva più il bracciale, gli chiese chi fosse stato e puntò il suo sguardo su Bellamy e mio fratello.

"John quanti?", mi rivolsi a mio fratello e rispose 24 e che aumentavano. "Siete degli idioti" disse Clarke. "L'Arca sta morendo, per questo siamo qui, dobbiamo informarli che la Terra è abitabile e chiederà aiuto contro chi ci ha attaccati, se ve li togliete uccidete non solo noi ma anche loro" finì Clarke.

"Stiamo meglio così, lei è una dei privilegiati e quanti di noi possono dire lo stesso. Siamo in grado di badare a noi stessi e quel bracciale vi rende dei prigionieri ma non siamo più dei prigionieri, dicono che dimenticheranno i vostri crimini ma non siamo criminali, siamo combattenti e sopravvissuti, i Terrestri dovrebbero avere paura di noi" concluse Bellamy con l'esaltazione di tutti.

Infondo aveva ragione: sono stata una prigioniera, lontana dalla mia famiglia per quattro annie definita criminale ma ora ero libera finalmente.

Portai mio fratello nella navicella per sistemargli le ferite. "Non vedo il bisogno di fare risse fratellino, siamo finalmente liberi e inizi a fare risse" gli dissi ridendo e contagiando anche lui. "Hai avuto paura?", mi chiese una volta finito di ripulirlo dal sangue.

"Beh, vedere un ragazzo infilzato davanti agli occhi non è il massimo", gli dissi com ironia. "Io intendevo quegli anni rinchiusa nella cella", mi girai guardandolo e mi sedetti di fronte a lui.

"Si, è stata dura, poi aver saputo che dopo un anno dall'arresto la mamma è stata male, papà ha dovuto rubare e la sua morte ha solo aggravato la mamma e ha portato al tuo di arresto, mi ha fatta sentire una merda. Essere stata la causa delle loro morti...".

Mi trattenni dal piangere e mi abbracciò forte, era bello sentire finalmente le sue braccia e il suo calore. Venimmo interrotti da Clarke che salì di fretta sulla cima della navicella e controllato che mio fratello stesse bene la seguì.